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Date un’occhiata alle mostre segnalate per il mese di novembre, sempre da non perdere!
Anna
Gregory Crewdson. Eveningside

Le Gallerie d’Italia di Torino ospitano, a partire dal 12 ottobre 2022 e fino al 22 gennaio 2023, la grande mostra di uno dei più grandi fotografi contemporanei, Gregory Crewdson, che presenta in anteprima internazionale a Torino, e per la prima volta in un museo, il terzo capitolo della sua trilogia commissionata per l’occasione da Intesa Sanpaolo.
La mostra “Gregory Crewdson. Eveningside”, curata da Jean-Charles Vergne, riunisce per la prima volta le tre serie del fotografo concepite tra il 2012 e il 2022. Pensate come una trilogia, offrono una prospettiva inedita su un decennio di creazione, rivelando il versante intimo dell’universo che ha fatto di Crewdson una delle figure fondamentali della fotografia. Messi in scena facendo ricorso ai mezzi propri del cinema, i suoi scatti hanno progressivamente legato insieme i frammenti di un mondo crepuscolare ispirandosi a un certo tipo di immagini cinematografiche radicate nella memoria collettiva e nella cultura letteraria americana.
Eveningside è il terzo ed ultimo nucleo della trilogia di Crewdson iniziata con Cathedral of the Pines (2013-2014) e An Eclipse of Moths (2018-2019). In contrasto con le foreste solitarie e remote di Cathedral of the Pines e dei cupi paesaggi post-industriali di An Eclipse of Moths, con la serie inedita Eveningside il fotografo esplora figure umane isolate entro i confini della loro vita quotidiana, dove l’atmosfera richiama il cinema noir classico e la tradizione del bianco e nero in fotografia, rendendo il lavoro ancora più affascinante.
Per l’occasione sarà esposta in mostra insieme alla trilogia anche una serie di scatti minimalisti realizzati in precedenza, Fireflies, un lavoro essenziale per cogliere il rimestio delle correnti che si agitano in profondità nell’arte di Gregory Crewdson. Concepita nel 1996 e realizzata con due macchine fotografiche su pellicola analogica in bianco e nero, queste immagini di lucciole offrono nella loro semplicità un tessuto connettivo e un contrappunto e testimoniano l’attitudine del fotografo alla contemplazione, una delle articolazioni fondamentali del suo lavoro.
Nella sala multimediale adiacente alla mostra verrà proiettato Making Eveningside, un video dietro le quinte con musiche originali di James Murphy degli LCD Soundsystem, e Stuart Bogie, polistrumentista-compositore americano.
Ad accompagnare la mostra anche un public program che approfondisce, amplifica e sviluppa i temi trattati dall’esposizione temporanea. Gli incontri #INSIDE, il mercoledì, alle ore 18.30, con accesso gratuito al pubblico, vedranno la partecipazione di esperti e professionisti impegnati in una serie di eventi, per condividere riflessioni e spunti in occasione delle giornate di apertura serale del museo.
Dal 12 ottobre 2022 al 22 gennaio 2023 – Gallerie d’Italia – Torino
PAESAGGIO DOPO PAESAGGIO

Nelle collezioni del Museo di Fotografia Contemporanea il tema del paesaggio ha avuto e mantiene tuttora una presenza estremamente significativa, sia da un punto di vista simbolico – il progetto stesso di Museo prende avvio dall’esperienza di Archivio dello spazio che coinvolse 58 fotografi tra il 1988 e il 1997 – sia soprattutto in ragione del ruolo seminale che la fotografia dei luoghi ha svolto nell’evoluzione della fotografia italiana a partire dagli anni Ottanta.
Un primo importante nucleo di immagini conservate al Museo è rappresentato da opere di coloro che sono oggi considerati i grandi maestri della fotografia italiana ed europea. A questo, negli anni più recenti si è man mano aggregato un ulteriore, variegato, nucleo di opere, di autori appartenenti a nuove generazioni che si sono confrontati con una nozione di paesaggio sempre più estesa.
Questi autori sono stati acquisiti seguendo diverse linee di ricerca: una serie di progetti partecipati e opere di arte pubblica; una serie di committenze riservate alle generazioni più giovani; la produzione o l’acquisizione di importanti lavori realizzati da alcuni importanti autori che non erano presenti nelle collezioni del Museo, artisti appartenenti a una sorta di generazione-cerniera, nati tra metà anni Sessanta e metà anni Settanta, che si sono formati in una linea diretta con la tradizione della fotografia italiana di paesaggio ma che ne hanno poi esteso pratiche e linguaggi in direzioni meno ortodosse, coerenti con l’evoluzione del contesto internazionale.
A questo ultimo gruppo appartengono i lavori dei 6 artisti che compongono la mostra PAESAGGIO DOPO PAESAGGIO: Andrea Botto, Claudio Gobbi, Stefano Graziani, Giovanni Hänninen, Sabrina Ragucci, Filippo Romano. Si tratta di autori che hanno elaborato negli anni una ricerca oggi riconosciuta a livello nazionale e internazionale, sperimentando in modo coerente linguaggi e pratiche che riflettono sul paesaggio da prospettive inedite e spesso sorprendenti.
I progetti, realizzati tra il 2010 e il 2020, sono stati acquisiti nel 2021 grazie al bando Strategia Fotografia promosso dalla Direzione Generale Creatività Contemporanea (DGCC) del MIC e vengono ora per la prima volta esposti al pubblico. La mostra complessivamente presenta oltre 100 opere.
22 ottobre – 29 gennaio 2023 – Museo di Fotografia Contemporanea – Cinisello Balsamo (MI)
Robert Capa – Nella storia

In occasione dei 110 anni dalla nascita di Robert Capa (22 ottobre 1913) rendiamo omaggio al grande fotografo ungherese con una mostra personale che ripercorre i principali reportage di guerra e di viaggio che Capa realizzò durante vent’anni di carriera, anni che coincisero con i momenti cruciali della storia del Novecento.
Realizzata grazie alla collaborazione con l’agenzia Magnum Photos, la mostra riunisce un eccezionale corpus di fotografie: oltre 80 stampe originali, alcune delle quali mai esposte prima in una mostra italiana, accompagnate da una rara intervista rilasciata dal fotoreporter a una radio americana nel 1947 e da alcuni documenti d’epoca provenienti dalla collezione di Magnum.
Attraverso sette sezioni e con un percorso diacronico vengono raccontati i più importanti reportage in bianco e nero realizzati da Robert Capa, dagli esordi a Berlino e Parigi (1932-1936) alla guerra civile spagnola (1936-1939); dall’invasione giapponese in Cina (1938) alla seconda guerra mondiale (1941-1945); dal reportage di viaggio in Unione Sovietica (1947) a quello sulla nascita di Israele (1948-1950), fino all’ultimo incarico come fotografo di guerra in Indocina (1954).
Nei suoi vent’anni di carriera ha raccontato la storia restando sempre fedele al suo celebre aforisma: “se le tue foto non sono abbastanza buone, vuol dire che non eri abbastanza vicino”.
L’azione – con tutta la sua dinamicità e forza propulsiva – spicca tra gli scatti come un fil rouge, che si dipana anche nei ritratti presenti in mostra, volutamente pochi e scelti per ricordare al pubblico i volti della Storia – come quello di Trockij ardente oratore – o della sua storia personale, come quello di Picasso, fotografato nel suo studio di Parigi dove era rimasto anche durante l’occupazione, e dell’amico Steinbeck con cui intraprese il viaggio oltre la cortina di ferro, nel ’47.
11 novembre – 19 marzo 2023 -MUDEC – Museo Delle Culture – Milano
SIENA AWARDS 2022

Il Siena Awards scalda i motori e si prepara a mettere a fuoco gli obiettivi sul mondo della fotografia e delle arti visive. Dopo due anni di pandemia che hanno limitato il festival, senza fermarlo, l’appuntamento è in programma dal1° ottobre al 20 novembre con otto mostre fotografiche, distribuite in location diverse della città. Gli scatti vincitori del Siena Awards – SIPA, Siena International Photo Awards, Drone Photo Awards e Creative Photo Awards – saranno esposti in tre esposizioni collettive, mentre quattro saranno le mostre personali dedicate al fotoreporter indiano Danish Siddiqui, rimasto ucciso nel 2021 in Afghanistan; Ami Vitale, fotografa del National Geographic; Dan Winters, icona della fotografia internazionale e autore dei ritratti più popolari delle celebrità degli ultimi 15 anni, e Peter Mather, membro della International League of Conservation Photographers. Il Siena Awards sarà completato da una mostra diffusa nel centro storico di Sovicille e da conferenze e incontri con i fotografi internazionali protagonisti delle mostre personali e con photo editor di quotidiani, fra cui The Guardian, Washington Post e The Times.
Le mostre. L’Area Verde Camollia 85 (Via del Romitorio, 4) ospiterà gli ultimi 2 reportage di Danish Siddiqui – classe 1983 e vincitore di un Premio Pulitzer nel 2018 – ucciso il 16 luglio 2021 mentre documentava i combattimenti tra le truppe afghane e i talebani. Grazie al suo collega e amico Adrees Latif, sarà possibile vedere i suoi ultimi due lavori: “Last Stand Against Taliban” e “COVID, India’s Second Wave”.
“Hope for Extinction” è il titolodell’esposizione di Ami Vitale, ambasciatrice Nikon e fotografa del National Geographic, che sarà allestita nel Museo di Storia Naturale dell’Accademia dei Fisiocritici di Siena (Piazzetta Silvio Gigli, 2). La mostra accenderà i riflettori su un orfanotrofio degli elefanti in Kenya, un progetto che documenta il drammatico salvataggio di due giraffe di Rothschild e il trasporto di quattro rinoceronti bianchi dallo zoo di Dvůr Králové (Repubblica Ceca) alla riserva naturale di Ol Pejeta (Kenya).
L’Accademia dei Rozzi (via di Città, 36) ospiterà, invece, la mostra “Urban Foxes and Ice Grizzlies”,personale di Peter Mather, membro della International League of Conservation Photographers rappresentata dalla National Geographic Image Collection, Ambassador di Panasonic e impegnato da molti anni nella conservazione degli habitat naturali di specie a rischio estinzione in varie parti del mondo. A Siena sarà possibile vedere gli scatti di Peter Mather realizzati per due progetti: “The Last Ice Bears”, dedicata ai grizzly che pescano il salmone nel sud-ovest dello Yukon, a nord del Canada, e “Urban and Wild”, sulle volpi rosse fotografate a Whitehorse, nel Canada settentrionale, dove questa specie ha trovato una comunità ideale tra il nuovo mondo urbano e il suo naturale habitat selvaggio.
Siena Awards varca ancora i confini della città. Sovicille torna protagonista con il Siena Awards dopo le positive esperienze degli ultimi anni. Con un percorso ad anello lungo le vie del centro storico e nella piazza principale sarà possibile ammirare la mostra diffusa “Face to face”, dove decine di volti di persone di ogni età e di ogni parte del mondo si affacceranno dai palazzi del centro storico e da finestre e porte tamponate. Dalla piazza principale di Sovicille sarà possibile accedere al Centro Culturale “La Tinaia” per visitare “Dan Winters: Portraits”, mostra personale del fotografo conosciuto e pluripremiato in tutto il mondo per i suoi ritratti delle celebrità, per le sue fotografie e illustrazioni scientifiche e spaziali e per i suoi lavori di fotogiornalismo.
Il Siena Awards sarà completato dalle 3 mostre dedicate ai suoi premi fotografici. Nell’ex Distilleria Lo Stellino sarà possibile visitare, come ogni anno, “Imagine all the people sharing all the world”, che raccoglie immagini e video in arrivo da tutto il mondo per il SIPA, Siena International Photo Awards, oltre alla mostra “Sipa Story-Telling”, interamente dedicata a storytelling e reportage. Il Museo di Storia Naturale dell’Accademia dei Fisiocritici ospiterà “Above Us Only Sky”, con gli scatti vincitori del Drone Photo Awards, il concorso più importante al mondo sulla fotografia aerea, mentre i Magazzini del Sale all’interno di Palazzo Pubblico accoglieranno le immagini vincitrici del Creative Photo Awards, con la mostra “I Wonder If You Can” dedicata alla fotografia contemporanea.
Il festival Siena Awards è promosso dall’associazione culturale Art Photo Travel in coorganizzazione con il Comune di Siena, con la collaborazione del Comune di Sovicille e il patrocinio di Ministero della Cultura, Regione Toscana, Università degli Studi di Siena, Camera di Commercio di Siena e Arezzo. Il festival vede fra i main partner Carrefour Market, Banca Mediolanum e Gabetti Lab e fra i partner Canon, Iren SpA, Il Fotoamatore, Sienambiente, Terrecablate e Safety&Privacy.
Dal 01 Ottobre 2022 al 20 Novembre 2022 – SIENA – Sedi varie
MARK STEINMETZ – ATL
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Si legge spesso, delle fotografie di Mark Steinmetz, che sono senza tempo o sospese nel tempo. Eppure, le immagini dell’autore americano sono evidentemente e profondamente radicate nel mondo contemporaneo: è questo che fotografano, di questo mondo colgono la bellezza.
Forse sembrano sospese perché catturano momenti di attesa, ricchi di possibilità. Non è forse tutta la nostra vita così, un lungo momento di attesa? Aspettiamo l’autobus, la persona giusta, l’offerta di lavoro ideale, l’esito di un esame o anche solo una telefonata, al punto che tutta la nostra esistenza pare essere fatta di attese più o meno lunghe, mentre speriamo che i nostri desideri si realizzino.
All’improvviso, l’aeroporto sembra il luogo perfetto per Steinmetz, che osserva con calma meditativa e trasforma in rito di passaggio i gesti più semplici e banali.
Questo nuovo lavoro raccoglie immagini scattate tra il 2012 e il 2019 presso l’aeroporto internazionale Hartsfield-Jackson di Atlanta, dove, come dice l’autore, “si trovano persone che provengono da ogni parte del mondo e appartengono a diverse estrazioni sociali. E tutte sono in viaggio”.
Micamera è orgogliosa di accogliere l’artista per l’inaugurazione della prima mostra in galleria di ATL, un’opera commissionata dal Museo di Atlanta e ora esposta sulle pareti della galleria e libreria milanese. Per completare l’esposizione e rendere omaggio al lungo rapporto che ci lega, saranno incluse alcune immagini scattate a Milano nel corso degli anni.
Dal 4 novembre al 3 dicembre – MiCamera – Milano
ISABELLA ROSSELLINI BY ANDRÉ RAU

Palazzo Merulana, in sinergia con Fondazione Elena e Claudio Cerasi e CoopCulture, è lieto di ospitare la mostra “Isabella Rossellini by André Rau”, a cura di Vanessa Bikindou, in collaborazione con Fondazione Festa del Cinema.
E’ il 1981 quando Isabella Rossellini e André Rau s’incontrano per la prima volta.
Isabella Rossellini by André Rau è il riassunto degli anni della loro collaborazione, un’unione artistica che ha segnato il cambio di secolo caratterizzandolo nelle sue forme più estetiche.
Il loro rapporto è diventato simbolo di diverse campagne fotografiche, quali Lancome o servizi di moda per German Vogue.
Durante quell’incontro si strinse, quindi, un sodalizio artistico basato sull’amicizia che diede il via ad una delle collaborazioni più significative del tempo moderno. Tutto questo è testimoniato dalle foto dell’attrice fatte da Rau che dimostrano la fiducia tra i due, ma anche la grazia di Isabella Rossellini e la bravura peculiare del fotografo.
Quando si osservano le foto è quindi praticamente impossibile non notare la serenità e la sintonia del professionista che è stato in grado di catturare con una sola immagine l’umanità di una delle dive più famose del mondo moderno.
Grazie alla mostra “Isabella Rossellini by André Rau” per la prima volta è possibile godere di queste splendide fotografie tutte insieme, assaporando il cambiamento negli anni che queste sono state in grado di sottolineare.
Dal 21 Ottobre 2022 al 13 Novembre 2022 – ROMA – Palazzo Merulana
SOLO LA MAGLIA. LA TRADIZIONE TESSILE A CARPI NELLE FOTOGRAFIE DI FERDINANDO SCIANNA

“La natura del ‘miracolo italiano’ ha le sue radici più a Carpi
che nella Torino della Fiat o nella Milano della Pirelli”
Guido Vergani, Viaggio nell’Italia della maglia
Dal 16 settembre 2022 al 30 gennaio 2023, i Musei di Palazzo dei Pio a Carpi ospitano una mostra che celebra la tessitura, così come si è sviluppata a Carpi e in tutto il territorio circostante, attraverso le fotografie di Ferdinando Scianna (Bagheria, PA, 1943), uno dei più importanti e celebrati autori italiani contemporanei che, sul finire degli anni ottanta, si è confrontato più o meno direttamente con il tema della tessitura in due lavori divenuti parte della storia della fotografia.
La rassegna, dal titolo SOLO LA MAGLIA. La tradizione tessile a Carpi nelle fotografie di Ferdinando Scianna, curata da Manuela Rossi e Luca Panaro, ideata e prodotta dal Comune di Carpi – Musei di Palazzo dei Pio, con il contributo di Fondazione Cassa Risparmio di Carpi, in collaborazione con Dondi Jersey, documenta la storia di una eccellenza di Carpi che, già dagli anni settanta, ha visto una presenza importante di aziende divenute, anche nei due decenni successivi, un punto di riferimento delle principali griffe italiane.
Il percorso espositivo si apre con 11 stampe originali di Ferdinando Scianna provenienti dal suo archivio che accompagnano 26 immagini del book della campagna fotografica di moda, realizzate per la collezione primavera 1987 di Dolce & Gabbana, sulla cui passerella avevano sfilato, per la prima volta, indumenti realizzati in jersey di lana, tessuto creato proprio a Carpi da alcune aziende del comprensorio. Lo stesso book che le contiene è all’insegna della maglia, al punto che la copertina è in tela bianca.
A corredo saranno esposti 10 capi originali di Dolce & Gabbana.
La mostra prosegue con 14 fotografie realizzate da Scianna per l’associazione Magliacalze e confluite nel volume Maglia (Franco Sciardelli editore) del 1989, scattate anche nelle fabbriche di Carpi e del distretto carpigiano. Si tratta di una sorta di reportage che documenta i processi produttivi e di commercializzazione della maglia. Sono proprio i luoghi, gli ambienti, le persone che creano il prodotto a interessare il fotografo: in particolare, sono le macchine, gli operai, i visi assorti e le mani precise e decise, a rappresentare il cuore della maglieria.
La rassegna si completa con una installazione, realizzata in collaborazione con Dondi Jersey, che guarda al futuro della tessitura e che approfondisce in che modo la maglieria si presenta sul mercato con capi sostenibili, prodotti anche attraverso il riciclo dei materiali.
L’iniziativa è parte del programma del festivalfilosofia 2022 Giustizia, che si terrà a Modena, Carpi e Sassuolo dal 16 al 18 settembre 2022.
Dal 16 settembre 2022 al 30 gennaio 2023 – Musei di Palazzo dei Pio – Carpi (MO)
Grazie, penso proprio che almeno un paio riuscirò a vederle!