Quando una fotografia di strada è buona. Terza parte

Questa la seconda parte di interviste ad autori che ogni giorno scattano fotografie per strada, ottimi consigli da seguire.

Questa è la terza parte, per la prima vedi qui per la seconda vedi qui.

Quando una fotografia di strada può dirsi riuscita? Credete che basti uscire in strada per fare Street Photography? Eh no cari miei!

Ho chiesto ad alcuni bravi (a mio parere) Street photographer italiani, cosa fosse per loro una buona fotografia colta in strada, ecco le interessanti risposte. Ciao Sara

Il pensiero di  Michele Liberti

Dal mio punto di vista,una buona foto di strada,per far si che funzioni deve innanzitutto attirare l’attenzione dello spettatore in modo tale che quest’ultimo si ponga delle domande:”cos’è che mi attira in questa foto? la luce,il soggetto,la scena,la storia,le emozioni che essa contiene”; in questo modo si crea una sorta di dialogo tra chi propone lo scatto e chi l’osserva.

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Certo, chi sceglie di avventurarsi in questo genere di foto deve “vivere la strada” cogliendo quegli attimi così fugaci e veloci che sono quasi impossibili da catturare,quasi come se si camminasse contro corrente per poter fermare quell’attimo un momento prima che svanisca.

Naturalmente la foto di strada ha molte sfaccettature,tante visioni diverse,l’essenziale è cimentarsi in essa con divertimento ed ironia,evitando di prendersi troppo sul serio.

Come dico spesso:”I fotografi street devono imparare a guardare quello che li circonda per poi dargli nuova vita. Devono essere come dei cacciatori che stanno lì fermi,in cerca della loro preda.” Per essere pronti a fermare quell’istante che io definisco “l’istante zero” prima che svanisca tutto nel nulla.

https://www.flickr.com/photos/mikyliber/
Ciao a tutti, buona giornata! Sara

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