Mostre di fotografia che vi segnaliamo questa settimana

Olivo Barbieri – immagini 1978-2014

«Non mi ha mai interessato la fotografia, ma le immagini.
Credo che il mio lavoro inizi laddove finisce la fotografia»
Olivo Barbieri


Attorno a questa affermazione, apparentemente paradossale, prende forma il progetto della mostra, pensata come un itinerario per leggere, con un taglio critico, inedito e ragionato, l’opera di uno dei più importanti autori della fotografia italiana contemporanea.
Una grande retrospettiva con oltre 100 opere, che inquadra, attraverso sette sezioni, i diversi temi o aree di ricerca attorno cui Olivo Barbieri ha sviluppato il proprio lavoro artistico
Fotografie e film che illustrano il percorso artistico del fotografo dalla fine degli anni Settanta a oggi, evidenziando la sua costante attenzione al tema della percezione, della capacità di vedere e interpretare la realtà.
Con le sue fotografie Barbieri mette in crisi le consuete modalità di rappresentazione, per dare vita a nuove narrazioni attraverso continui, incessanti esperimenti percettivi. L’espediente visivo – che sia l’alterazione coloristica dell’illuminazione artificiale, la sfocature della scena o la sovraesposizione, l’uso dei rendering – non è mai fine a se stesso.

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 Of soul and Joy – Social art in South Africa

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Of Soul & Joy Project is a social and cultural project initiated in 2012 by Rubis Mécénat Cultural Fund and Easigas in South Africa in the remote Thokoza township in the south-east of Johannesburg. The initiative aims to be both a visual platform and a skills development programme for the students of Buhlebuzile Secondary School. The project includes workshops led by a coordinator and internationally renowned photographers and offers to the selected trainees the opportunity to receive a post-grad education in photography at the Market Photo Workshop in Johannesburg. Furthermore, it gives the budding photographers the opportunity to meet those involved in the art market and in artistic events.

Venue details: Sint-Pietersabdij (Abbaye Saint-Pierre) Sint-Pietersplein 9, B-9000 Gand, Belgique  | Event date: from 12-06-2015 to 30-08-2015 |

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IERI OGGI MILANO

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inaugurazione giovedì 18 giugno 2015 ore 18.30

“Ieri oggi Milano” è una grande mostra dedicata alla città di Milano, composta di importanti fotografie tratte dalle collezioni del Museo di Fotografia Contemporanea.

Si tratta di un insieme di 170 fotografie e opere video che datano dal secondo Dopoguerra ai giorni nostri, di più di 40 autori italiani e stranieri, che offre un articolato scenario composto di situazioni diverse capaci di stimolare una importante riflessione sui grandi mutamenti che hanno cambiato il volto della città, dal punto di vista urbanistico (dalle macerie e le baracche del dopoguerra alle periferie in crescita, le fabbriche, i grandi cantieri contemporanei, il nuovo volto della città che si fa metropoli), socio-economico (la Milano operaia, le famiglie, i giovani, le donne, la borghesia), culturale (i personaggi del mondo dell’arte, del design, dell’architettura, del cinema).

All’interno del vasto patrimonio fotografico conservato presso il Museo di Fotografia Contemporanea (oltre 2 milioni di immagini, 33 fondi fotografici, più di 600 autori italiani e stranieri), molte sono le opere che raccontano la storia sociale, i personaggi, le trasformazioni nel paesaggio della città di Milano.

Per questa mostra sono state selezionate opere da ben 12 fondi fotografici: Raccolta antologica, Federico Patellani, Lanfranco Colombo, Achille Sacconi, Enzo Nocera, Attilio del Comune, Mario Cattaneo, Paolo Gioli, Gabriele Basilico/Milano. Ritratti di fabbriche, Milano senza confini, Idea di metropoli, Alessandro Vicario. Tra di esse vi sono capolavori di maestri della contemporaneità molto noti a livello internazionale, innovativi progetti di artisti di generazioni più giovani, oggi protagonisti dell’arte contemporanea, ricerche di importanti autori cardine della storia della fotografia italiana.

Questi gli autori presenti in mostra: Giampietro Agostini, Marina Ballo Charmet, Olivo Barbieri, Gianni Berengo Gardin, Gabriele Basilico, Luca Campigotto, Vincenzo Castella, Mario Cattaneo, Carla Cerati, Giovanni Chiaramonte, Cesare Colombo, John Davies, Attilio Del Comune, Paola De Pietri, Paola Di Bello, Peter Fischli e David Weiss, Emilio Frisia, Moreno Gentili, Paolo Gioli, Paul Graham, Guido Guidi, Giovanni Hänninen, Mimmo Jodice, Uliano Lucas, Tancredi Mangano, Paola Mattioli, Gianfranco Mazzocchi, Paolo Monti, Toni Nicolini, Enzo Nocera, Federico Patellani, Tino Petrelli, Bernard Plossu, Pietro Privitera, Francesco Radino, Achille Sacconi, Beat Streuli, Thomas Struth, Pio Tarantini, Alessandro Vicario, Massimo Vitali, Manfred Willmann, Giovanni Ziliani.

Per la varietà dei fondi fotografici indagati, il numero e l’importanza degli autori, la diversità degli approcci e degli stili (dal reportage classico, alla fotografia di architettura e paesaggio, al ritratto ambientato e di studio), oltre che dei formati e delle presentazioni, la mostra costituisce anche una concreta opportunità per il pubblico di venire a diretto contatto con decine di significative opere fotografiche appartenenti alle collezioni del Museo di Fotografia Contemporanea: un vero e proprio incontro con il Museo.

L’ambiente espositivo dello Spazio Oberdan ben si presta a una narrazione chiara e utile ai visitatori: nell’ampio salone al primo piano sono presentate opere datate dalla metà degli anni Novanta a oggi incentrate sul paesaggio urbano, dal centro storico alle periferie ai grandi cantieri, fino ai grattacieli di recente costruzione, di una Milano postindustriale e postmoderna, quasi tutte di formato molto grande e a colori; nelle stanze che si susseguono nella “balconata”, fotografie che vanno dal dopoguerra agli anni Ottanta, prevalentemente dedicate alla storia della città, alla società milanese, al lavoro operaio e alle fabbriche , ai principali personaggi dell’arte e della cultura, con tipici formati “storici”, quasi tutte in bianco e nero, che rimandano alla funzione di memoria tipica della fotografia.

Catalogo: Ieri oggi Milano, Silvana Editoriale, Cinisello Balsamo, 2015, edizione bilingue inglese/italiano, 144 pagine, 104 immagini a colori.

mostra ideata e realizzata dal Museo di Fotografia Contemporanea
promossa con Città Metropolitana di Milano, Comune di Cinisello Balsamo, Regione Lombardia e Triennale di Milano
con il sostegno di Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo attraverso Arcus Spa, Società per lo sviluppo dell’arte, della cultura e dello spettacolo
in collaborazione con Amici del Museo di Fotografia Contemporanea

Spazio Oberdan, viale Vittorio Veneto 2, Milano
dal 19 giugno al 30 agosto 2015
orari martedì-venerdì 12-19.30; sabato-domenica 10-19.30. chiuso il lunedì
ingresso: 6 euro; ridotti 4 euro

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SULLA ROTTA DELLE SPEZIE. Terre popoli conquiste

MAO Museo d’Arte Orientale
Torino 30 maggio – 27 settembre 2015

Il MAO di Torino, in collaborazione con National Geographic Italia e con la consulenza dello storico Alessandro Vanoli, dedica una grande mostra fotografica alle Spezie. Queste polveri esotiche e profumate con le loro mille sfumature di colori, dall’oro al carminio, provenienti da isole remote e terre lontane, in passato spinsero uomini coraggiosi a cavalcare le onde degli oceani, scatenando guerre, rincorrendo ricchezze favolose e dando il via a grandi scoperte geografiche.

La mostra è composta da 73 fotografie dei maghi dell’obiettivo di National Geographic e arricchita da antiche mappe, opere e un’installazione che evoca un suq.

Il percorso illustra le principali tappe delle rotte marittime, i mercanti e i mercati, per poi approfondire alcuni aromi in sezioni specifiche: si parte dalla tintura dei tappeti, proseguendo con sale dedicate a peperoncino, zenzero, noce moscata, zafferano, vaniglia, chiodi di garofano, cannella e sesamo, con oggetti, profumi e suggestive immagini di coltivazioni di ingredienti che ancora oggi arricchiscono i nostri piatti, alimentando il gusto e la fantasia.

Ignoto, isole sperdute nell’oceano, viaggi epici. Tempeste, malattie, predoni. Scoperte, avidità, privilegio. Lusso, cura, ostentazione, segno di distinzione sociale: un tempo, le spezie erano tutto questo e molto altro ancora. Alimentavano un potente meccanismo economico. Un’attività in grado di generare buona parte di ciò che oggi chiamiamo prodotto interno lordo e contribuiva a rendere possibili gli eventi e le guerre che hanno cambiato il corso della storia. Cosa le rendeva così attraenti? Una parte del loro potere di fascinazione dipendeva dall’uso che se ne faceva in cucina: il cibo dell’Europa medievale (almeno della più ricca) era infatti profumato da una grande varietà di spezie. Ma un aspetto altrettanto importante era dato dal considerarle, allo stesso tempo, rimedi e farmaci fondamentali.

Ai tempi dell’Impero Romano valevano più dell’oro e delle pietre preziose. Per secoli alimentarono i commerci e gli scambi su distanze enormi. La via marittima dall’Europa all’India e oltre, fino alle Isole delle Spezie (le Molucche), la cui apertura fu ottenuta in parte con l’uso della forza militare tra il XV e il XVI secolo dai portoghesi, rappresenta il punto di partenza dell’espansione europea nel mondo e del colonialismo. I mercanti europei cominciarono a spingersi sempre più a Oriente, inseguendo ricchezze, oggetti preziosi e, naturalmente, spezie.

Tra i fotografi in mostra: STEVE WINTER, JOEL SARTORE, STEVE RAYMER, PASCAL MAITRE, MARK MOFFETT, JOHN STANMEYER, BEVERLY JOUBERT, DAVID EVANS, JIM RICHARDSON, TIM LAMAN, STEVE MCCURRY, BRUCE DALE, GEORGE F. MOBLEY, WINFIELD PARKS, GEORGE STEINMETZ, JAMES L. STANFIELD, PAUL CHESLEY, MICHAEL FAY, MICHAEL S. YAMASHITA, MICHAEL MELFORD

Anna “*”

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