“Open See” di Jim Goldberg

Buongiorno, questo libro mi ha sempre colpita per contemporaneità del linguaggio e struttura! Ve lo propongo! Buona giornata

Sara

Questo libro è composto da quattro parti differenti con copertina morbida, rilegati in modo indipendente e assemblati successivamente con una fascetta di cartone. Tre sono saggi fotografici che riguardano persone provenienti da diverse regioni del mondo che cercano un posto migliore dove vivere in Europa occidentale. La loro speranza è di vivere in una terra sicura, dal punto di vista economico, religioso e politico. Le fotografie sono spesso accompagnate da testi, segni, disegni, simboli e dipinti creati dagli stessi soggetti di Goldberg.

©Jim Goldberg – Left, Julian Silva, a 17-year-old West Haven, Conn., Boy Scout. Right, a photo of an affluent San Francisco couple from “Rich and Poor.”Credit…Left to right: Jim Goldberg; Jim Goldberg/Steidl

Il primo libro si apre con una strada sfocata con basso contrasto, che dà la sensazione di essere in viaggio verso una destinazione sconosciuta e misteriosa. Questa è la storia di coloro che risiedono nell’Europa dell’Est, in Russia e nelle nazioni dell’ex blocco sovietico e sognano di sfruttare le possibilità che si aprono potenzialmente in Occidente. Allo stesso modo, il secondo libro parla di coloro che risiedono in India, Bangladesh ed Estremo Oriente con sogni e speranze simili. Il terzo libro documenta coloro che in Africa risiedono nei campi profughi e vivono in condizioni pessime rispetto agli standard occidentali, sognando e pensando all’Europa come luogo di rinnovamento e speranza. Le persone sono documentate in movimento, nel tentativo di realizzare i loro sogni. Nel quarto libro il loro sogno di vivere in Europa sembra realizzato e ora affrontano la realtà che non è sempre quella che si aspettavano.

Il libro sembra essere una narrazione incerta e confusa, priva di didascalie e di impaginazione. Le fotografie non sono sempre nitidamente a fuoco e creano un senso di disagio poiché potrebbero essere di un principiante.

©Jim Goldberg “Eropa.” A former fisherman whose livelihood has been destroyed by over fishing by European countries has no choice but to think about emigrating to Europe where the there is hope of work and money (…)

Le fotografie interne sembrano essere attaccate alle pagine come se si trattasse di un album di immagini, una registrazione grezza di pensieri, emozioni e ricordi. Le fotografie non sono presentate con un linguaggio coerente. Ve ne sono alcune con una messa a fuoco nitida, una messa a fuoco morbida, profondità di campo ridotta, molta profondità di campo, un’inquadratura stretta, un’inquadratura larga, un contrasto basso, un contrasto alto, polaroid, foto decorate, foto dritte, sparse per le pagine, in bianco e nero o a colori.

Sfruttando questa modalità, viene creata una meravigliosa analogia con i difetti dell’umanità. Si commettono errori e si prendono decisioni difficili che causano errori, tristezza, infelicità, angoscia, problemi e tristezza. La vita non è mai perfetta, quindi Goldberg propone fotografie della vita che non possono essere perfette.

I suoi soggetti sono clandestini, senza documenti, poveri, costretti a scegliere o forse spinti a una vita illegale per sopravvivere.

Per approfondire

https://www.magnumphotos.com/newsroom/conflict/jim-goldberg-open-see/

https://jimgoldberg.com/projects/open-see

Per l’acquisto del libro

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