
Buongiorno a tutti, eccomi a proporvi una serie di piccole interviste fatte a fotografi più o meno giovani e conosciuti, italiani. Ho pensato fosse un buon momento per riflettere e capire la fotografia e i suoi utilizzi.
Alla domanda:
-Cosa sta significando, per te, fare il fotografo/a, poterti esprimere con la fotografia, in questo periodo così complicato?
-Che vantaggi, quali frustrazioni (se ci sono), a che scoperte ha portato?
Ognuno di loro ha risposto differentemente e ha mosso dubbi e consapevolezze che possono essere interessanti da capire.
Cercherò di farveli conoscere e apprezzare per il loro lavoro e per quello che hanno detto nelle interviste!
Ringrazio i fotografi e tutti quelli che vorranno seguirci in questa piccola avventura.
Per la pagina Instagram @fotografiamusa Personale @munari.sara – Su facebook Musa Fotografia
Pagina instagram Patrizia Riviera @patriziariviera
Patrizia Riviera nasce a Milano nel 1956 e dal maggio del 2000 vive a Bergamo.
E’ principalmente una fotografa fine art, con influenze espressioniste e pittorialiste. Fotografa per descrivere il lato emotivo della realtà, più che quello oggettivo, e usa la fotografia per raccontare una storia personale, intima. Negli ultimi anni le sue immagini hanno come soggetto la Terra, che fotografa con un senso di nostalgia e di perdita, di rispetto e stupore.
I suoi progetti personali sono stati: Unsure Feeling, che ha vinto due primi premi e la pubblicazione di un libro monografico, ed è stato esposto nelle principali città italiane e a New York, Seattle, San Francisco, in Belgio e in Slovakia.
Close-Ups, Premio Europeo Donne Fotografe di Prato, mostre personali a Roma, Trento e Marghera. In collezione alla Bibliothéque Nationale de France a Parigi
I give up: l’ultimo viaggio. Il sogno, 2° premio al Premio internazionale Rovereto, Esposto a Bergamo.
Eden, esposto nella galleria “El Bagnin de Gorla” con bando di selezione Altri Mondi 2018 a cura di Paola Riccardi; e nel 2020 Galleria Giacomq, Accademia di Belle Arti G.Carrara a Bergamo.
Ha anche affrontato tematiche di reportage sociale, destinate alla pubblicazione editoriale, come “Liberamente in Patagonia”, mostra e libro a cura di Roberto Mutti sul viaggio in Patagonia di alcuni malati di mente seguiti dalla Fondazione Emilia Bosis. “Naturalmente” e “i Viaggi della Mente” libro e mostra sui viaggi dei malati psichiatrici con carovane di carrozze e cavalli nelle pianure lombarde.
“Captivi” mostra collettiva a cura di Gigliola Foschi sulle problematiche giovanili.
“L’Inferno degli angeli” libro sulla pedofilia a cura di Massimiliano Frassi con fotografie dei bambini di strada Rumeni.
“Teatro Stalla, animali, uomini, dei”, libro su un teatro di ricerca dove recitano insieme attori professionisti, malati psichici e animali.
Dal 2003 conduce laboratori espressivi, educativi e terapeutici di fotografia.
Sito autrice www.patriziariviera.it