Head ‘n’ Groove, fotografie di Rossano Ronci

Head ‘n’ Groove – Fotografie di Rossano Ronci


Il racconto fotografico di Max Casacci, colonna portante dei Subsonica. Fotografie di Rossano Ronci

É stato un lavoro durato in totale 6 anni, partito nel gennaio 2015 chiuso nel giugno 2021 con la stampa e la divulgazione del volume.

Un progetto di storytelling che ha voluto raccontare un solo componente di una delle band più influenti e importanti del panorama musicale italiano degli ultimi 25 anni. La mia scelta di raccontare solamente la vita di Max, è ponderata, perché casacci è il componente di età maggiore della band ed è il componente che ha costruito la scatola dove tutti gli altri sono stati inseriti e fatti crescere come musicisti e interpreti.

Max casacci è un visionario, uno dei musicisti e produttori più all’avanguardia della musica italiana.

Mi sono limitato a seguirlo e a raccontare le sue convergenze di vita, raccontare il legame con la città di Torino, città che non conoscevo affatto!

Immergendomi nel suo fermento artistico musicale e non solo, ho compreso il perché Max e i Subsonica hanno scritto e suonato i pezzi che li hanno portati alla ribalta in Italia ed Europa.

Con loro ho fatto due tour europei. Il sound della loro musica nasce dalle frequentazioni di Torino che nella metà degli anni 80, ruppe le catene con la Fiat, cominciando il percorso che la ha poi portata ad essere una delle città che ha prodotto artisti in vari campi della comunicazione.

Max ha scritto i testi e le musiche dei pezzi e dei loro album più importanti, quelli degli inizi, quelli che li hanno resi la band che sono oggi, anche a distanza di 25 anni.

Ho scelto di seguire e raccontare con discrezione Casacci, perché se avessi scelto di farlo con l’intera band, avrei sicuramente perso dei pezzi per strada ed il racconto sarebbe diventato più documentativo  che narrativo.

La narrazione nella fotografia di racconto, è la chiave per raggiungere il proprio linguaggio, il proprio modo di raccontare lo scorrere delle cose e del tempo, con una macchina fotografica, a prescindere dal soggetto che si e scelto di raccontare…



Rossano Ronci (Rimini, 1970), riesce nell’impresa di raccogliere in queste pagine gli istanti
salienti delle tournée di Max Casacci con i Subsonica.
Attraverso lo sguardo in bianco e nero del suo obbiettivo, Ronci ci racconta innanzi tutto
di Max, qui definito “regista e motore immobile della band”, artista a tutto tondo che, per
quanto introverso e più defilato rispetto agli altri componenti, è capace di riportare a
unità e ordine le diverse anime creative di un gruppo geniale.
Il fotografo traspone le tensioni, il sudore, l’ebbrezza e il sangue che una performance
musicale può trasmettere, ritagliando un punto d’osservazione più ampio rispetto alle
classiche collezioni fotografiche che documentano “on stage” e “backstage”: avendo
condiviso ogni istante di numerosi tour, il fotografo restituisce molto più di un reportage. Questo è il ritratto di un’esperienza unica, capace di far percepire a chi lo guarda, il
sentimento del momento.
testi di: Max Casacci, Denis Curti, Gabriele Ferraris, Michelangelo Pistoletto, Pier Paolo Pitacco.
Max Casacci

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Due Versioni: 

Versione Deluxe Con Copertina Cartonata Serie Limitata Numerata Dalla Uno Alla 500 Acquistabile Solamente Online Su Prenotazione

Versione Con Copertina Brossurata Mille Copie In Vendita Nei Musei, Librerie Store Subsonica e Sito Subsonica


SilvanaEditoriale
a cura di Denis Curti
24 x 24 cm
144 pagine
75 illustrazioni
edizione italianabrossura
EAN 9788836645008
Costo 25 €

Le immagini di Morel di Lorenzo Zoppolato

Fotografia di Lorenzo Zoppolato

Un piccolo gioiello editoriale che consiglio a tutti, da avere in libreria. Magnifiche fotografie contenute in un bellissimo libro, curato bene! Ciao Sara

Cover “Le immagini di Morel” Lorenzo Zoppolato

Le immagini di Morel

«Le immagini che sembrano uscire da un sogno di Zoppolato. Le sue fotografie sono liriche e fantastiche. Sono eminentemente letterarie.»

Ferdinando Scianna

Questo è un diario di viaggio lungo le strade della Patagonia, fino alla fine del mondo, laddove affondano profonde le radici del realismo magico: qui realtà e immaginazione hanno la stessa consistenza.

Fotografia di Lorenzo Zoppolato

Non è la somma dei chilometri a tracciare il percorso, bensì i luoghi e i soggetti incontrati, vivi in un tempo dilatato e sospeso, come catturati dagli specchi della macchina infernale inventata da Morel, raccontata nel libro di Adolfo Bioy Casares. Nel suo cammino Lorenzo Zoppolato fa esperienza di luoghi, persone e storie strappati al loro tempo. Passati lontani, soli e senza padroni che li possano adeguatamente ricordare. Futuri distopici dove tutto è ormai perduto, finanche la memoria da cui provengono. L’autore raccoglie gli infiniti pezzi di specchio rotto e li ricompone nelle pagine di questo libro lasciando al lettore il compito di individuare trame, storie e soggetti nascosti.

Realtà e immaginazione sembrano trovare vita propria nella struttura del libro nel quale una storia dalla trama lineare convive con un infinito specchio dove il tempo e lo scrittore si guardano riflessi.

Le immagini di Morel ha vinto il Premio Werther Colonna 2020 di SI Fest – Savignano Immagini Festival.

Fotografia di Lorenzo Zoppolato

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L’autore

Lorenzo Zoppolato (Udine 1990) inizia a lavorare come assistente fotografo a Milano durante gli studi universitari. Dopo la laurea entra in una multinazionale del settore pubblicitario, ma capisce presto di voler raccontare altri tipi di storie. Fotografo professionista dal 2014, vince una borsa di studio alla NABA di Milano accedendo al master in “Photography and Visual Design” e negli anni seguenti ottiene i primi riconoscimenti. Nel 2015 viene premiato come International Black & White Photographer of the Year nella categoria “Emerging Talent”, nel 2017 si aggiudica la borsa di studio dell’Ernesto Bazan Scholarship Fund for Young Photographers, poi conquista il Gran Premio Portfolio Italia FIAF (2018), il premio per il miglior portfolio all’International Month of Photojournalism di Padova (2019) e lo Storytelling Award dell’Italian Street PhotoFestival (2020). Con Le immagini di Morel ha vinto il Premio Portfolio “Werther Colonna” alla scorsa edizione del SI FEST. 

Con emuse ha pubblicato nel 2020 il volume collettivo Suite n.5.

www.lorenzozoppolato.com

Fotografia di Lorenzo Zoppolato
Titolo: Le immagini di Morel
Autore: Lorenzo Zoppolato
Testi: Lorenzo Zoppolato, Ferdinando Scianna, Denis Curti.
Data di pubblicazione: settembre 2021
Prezzo: 28,00 euro
Pagine: 70
Dimensioni: formato chiuso cm 22×15 – formato aperto cm 66×15
Peso: 280 gr.
Rilegatura: cartonato cucito filo refe
Editore: emuse https://emusebooks.com/libri/morel/
Collana: Portfolio
Fotografia di Lorenzo Zoppolato

Per l’acquisto del libro

Lorenzo Zoppolato, giovane autore da conoscere.

Buongiorno, oggi presentiamo Lorenzo Zoppolato, giovane e bravo fotografo italiano.

Qui la sua biografia e alcuni dei suoi lavori! Buona visione! Ciao

Sara

Lorenzo Zoppolato

Dal lavoro “Anime salde”


Sono nato a Udine nel 1990. A 19 anni mi trasferisco a Milano dove studio presso la facoltà di Scienze Politiche e allo stesso tempo lavoro come assistente fotografo. Dopo la laurea, lavoro all’interno di una nota multinazionale operante nel campo dell’advertising, ma capisco ben presto che sono altre le storie che voglio raccontare.

Da “Cronache immaginarie di un domatore di cavalli”

Nel 2014, con una curva irragionevole, decido di dedicarmi in maniera esclusiva alla fotografia sperando che anche lei sia d’accordo nel frequentarmi stabilmente. Vinco una borsa di studio presso la Nuova Accademia delle belle Arti di Milano e comincio a lavorare come fotografo
professionista. Negli anni immediatamente successivi, oltre a numerosi errori e a molte porte in faccia, ricevo anche alcuni premi e riconoscimenti.

Da “Luce necessaria”

Nel 2015 vinco il primo premio all’International Black&White Photographer of the Year nella “Emerging Talent category” e sono finalista al concorso internazionale Lens Culture “Street Photography Award”.
Nel 2017, vinco la borsa di studio “Ernesto Bazan Scholarship Fund for Young Photographers”.
Nel 2018 il 1° premio “Portfolio Italia Fiaf”.

Da “Le immagini di Morel”


Nel 2019, primo premio per il miglior portfolio all’ “International Month of Photojournalism” di Padova e finalista al premio “Voglino Italy Photo Award”.
Nel 2020 vinco il primo premio nella categoria “Storytelling Award” dell’Italian Street PhotoFestival.
Espongo in mostre personali e collettive in gallerie private e spazi pubblici, tra cui SpazioForma a Milano e Museo MACRO a Roma.

Da “Piccoli grandi”

Per vedere il suo lavoro https://www.instagram.com/lorenzo_zop

Tutte le immagini sono di Lorenzo Zoppolato, vietata la riproduzione.

Lorenzo Cicconi Massi e la fotografia

Lorenzo sa alterare la realtà che percepisce trasformando l’ordinarietà dei luoghi e delle persone che frequenta in suggestioni visive potenti e coinvolgenti. Vi invito a guardare il suo lavoro e leggere la sua storia. Baci

Sara

Lorenzo Cicconi Massi

Nel 1991 discute la tesi di laurea in Sociologia “Mario Giacomelli e il gruppo Misa a Senigallia”.

Comincia il suo lavoro di ricerca fotografica in bianco e nero. Nel 1999 ottiene il primo premio al concorso Canon. Dall’anno 2000 è uno dei fotografi dell’agenzia Contrasto. Il mensile ARTE lo include fra i 10 giovani talenti del nuovo panorama fotografico italiano. I suoi lavori vengono pubblicati dalle maggiori riviste italiane e da alcune testate europee.

Nel 2007 è premiato nella sezione “sports features singles” al World Press Photo, con un lavoro sui giovani calciatori cinesi. Venerdì di Repubblica gli dedica la copertina insieme ai colleghi italiani premiati.

Sempre nel 2007 riceve il premio G.R.I.N. per la serie sui giovani “fedeli alla tribù”.

Per i 10 anni dalla scomparsa del grande fotografo senigalliese realizza il film “mi ricordo Mario Giacomelli”.

Nell’estate 2011 espone sue opere per la Biennale di Venezia padiglione delle Marche, curata da Vittorio Sgarbi. Espone i suoi lavori a ParisPhoto, rappresentato da Forma galleria.

 Nel 2012 ha lavorato per il progetto di Altagamma “Italian Contemporary Excellence” con i più importanti marchi del lusso italiano, in mostra alla triennale di Milano, Shanghai e Tokio, con volume edito da Rizzoli.

Aprile 2013 ha esposto al Museo Ferragamo di Firenze per la mostra “Il calzolaio prodigioso”.

Del 2016 è la mostra “Le Donne Volanti”, museo Nori De Nobili. Nel 2017 presso Galleria Contrasto Milano e Palazzo Montecitorio inaugurata dalla Presidente della Camera Laura Boldrini.

Nel 2017 gli viene assegnato il premio “Scanno dei Fotografi” nell’omonima città abruzzese.

Del 2018 la mostra presso la Certosa di S. Giacomo a Capri “La liquidità del movimento” a cura di Denis Curti.

Dell’estate 2018 la mostra antologica “IN ARIA” presso la rocca Roveresca di Senigallia e a Contrasto galleria, Milano.

2019 mostra “viaggio intorno a casa” presso Plenum Gallery di Catania. Vince il premio “Osvaldo Buzzi” a Benevento.

Esordisce al cinema nel 2003 con la regia del film “PROVA A VOLARE” con Riccardo Scamarcio, Ennio Fantastichini ed Antonio Catania

Lorenzo Cicconi Massi        www.lorenzocicconimassi.it

email  lorenzocm@alice.it

Mob. +39 3394728460

Tutte le immagini sono di proprietà di Lorenzo Cicconi Massi.

Lorenzo terrà, per la nuova sessione scolastica, da Musa fotografia questo corso: La fotografia come viaggio intorno a casa

Premio MUSA per donne fotografe

Buongiorno, eccoci, dopo il grande successo dell’anno scorso, con la seconda edizione del PREMIO MUSA PER DONNE FOTOGRAFE 
Il premio Musa, è dedicato alla produzione di portfolio fotografici ed è rivolto a tutte le fotografe (donne), senza nessuna distinzione tra amatrici e professioniste. Il lavoro che presenterete, verrà sottoposto a giudizio insindacabile della giuria composta da esperti.
I giudici sono tutti professionisti nel settore della fotografia. L’ambito del premio è rivolto alla fotografia italiana femminile e possono partecipare fotografe che si esprimono nel settore fotografico, senza limitazioni relative al progetto da presentare scelto, che vivono sul territorio italiano.
Il premio ha due sezioni, verrà premiata una partecipante per categoria:1) Reportage, Street photography, Natura, Viaggio, Eventi.2) Progetto personale, Fotografia concettuale, Ritratto, Ricerca, Still life. 
LA DATA DI SCADENZA DI PRESENTAZIONE DELLE OPERE: ore 11:59 pm del 18 Ottobre 2020. 
Partecipa!
PREMIO MUSA PER DONNE FOTOGRAFE 
Corsi di fotografia
 I nostri incontri sono propedeutici all’affinamento della capacità visiva ed espressiva di ogni studente.Tutti sono composti da parti pratiche e teoriche.Vi saranno discussioni sugli scatti effettuati. Lo scopo dei corsi è quello di migliorare le capacità e il metodo degli studenti, al fine di cercare o affinare lo stile personale. Alcuni di questi corsi potrebbero portare a sbocchi professionali.I docenti coinvolti sono professionisti del settore e vi accompagneranno nella crescita del percorso formativo.

A prescindere che tu segua i percorsi o meno, se ti iscrivi contemporaneamente a quattro corsi, ottieni uno sconto del 10%Questo anno scolastico è ricco di novità! Da Musa puoi seguire due tipi di formazione:

I PERCORSI DI STUDIO composti da più corsi singoli e strutturati secondo una cronologia che permette di seguire un percorso di crescita omogeneo in un determinato settore della fotografia.Percorso autoriale Impara, trova la tua strada, scatta ed esponiPercorso linguaggio fotografico Impara a parlare fotograficamenteMaster in fotogiornalismo per sapersi muovere nel mondo del reportage professionaleStorytellingper costruire una storia insieme capendo modalità e funzione del raccontoCORSI SINGOLI tutti i corsi singoli organizzati per la nuova stagione scolasticaCORSI ONLINE proposta dei corsi di fotografia via web

Ti aspetto!Sara Munari
 Partecipa al Premio Musa per donne fotografe 
Per informazioni sui corsi corsi@musafotografia.it

Diario di Musa – Interviste ai fotografi – Simone Cerio

Simone Cerio – “Religo”

Buongiorno a tutti, eccomi a proporvi una serie di piccole interviste fatte a fotografi più o meno giovani e conosciuti, italiani.

Ho pensato fosse un buon momento per riflettere e capire la fotografia e i suoi utilizzi.
Alla domanda: cosa sta significando, per te, fare il fotografo/a, poterti esprimere con la fotografia, in questo periodo così complicato?

-Che vantaggi, quali frustrazioni (se ci sono), a che scoperte ha portato?
Ognuno di loro ha risposto differentemente e ha mosso dubbi e consapevolezze che possono essere interessanti da capire.
Cercherò di farveli conoscere e apprezzare per il loro lavoro e per quello che hanno detto nelle interviste!
Ringrazio i fotografi e tutti quelli che vorranno seguirci in questa piccola avventura.
Per la pagina Instagram @fotografiamusa Su facebook Musa Fotografia
Pagina instagram Simone Cerio @simonecerio

Classe 1983.
E’ un reporter italiano specializzato in fotogiornalismo e linguaggi multimediali. Dal 2011 al 2013 viaggia in diversi paesi tra cui Usa, Grecia, Albania e Russia per realizzare reportage, tra cui quello sui giovani anti-Putin durante le elezioni presidenziali. Espone a Vienna “N.D.R.”, un lavoro dedicato alla lotta alla ‘ndrangheta, la mafia calabrese, realizzato con il supporto del Museo della ndrangheta di Reggio Calabria.
Nel 2014, completa un assignment in Afghanistan, in collaborazione con l’ONG Emergency, esposto in tutta Italia, per illustrare la storia del primo medico italiano a terminare i suoi studi in un territorio di guerra. Vincitore del Perugia Social Photo Fest 2014 e nella categoria Ong del Festival della Fotografia Etica di Lodi.
E’ docente di “Metodo e linguaggi fotografici” per Mood Photography, un centro studi di fotografia, che mira a promuovere nuove forme di comunicazione a livello nazionale. Collabora con importanti riviste nazionali ed internazionali come Vanity Fair, Il Corriere della Sera, Donna Moderna, Gioia, Alibi, Rogue, Russia Behind the Headlines, Shutr, His Life China, Internazionale, D La Repubblica, Panorama.

Ecco il sito del fotografo: http://www.simonecerio.com/index_ita.html

Diario di Musa – Interviste ai fotografi – Patrizia Riviera

Patrizia Riviera – la spiaggia vista attraverso fili d’erba, sullo sfondo il mare, cielo con nuvole

Buongiorno a tutti, eccomi a proporvi una serie di piccole interviste fatte a fotografi più o meno giovani e conosciuti, italiani. Ho pensato fosse un buon momento per riflettere e capire la fotografia e i suoi utilizzi.

Alla domanda:

-Cosa sta significando, per te, fare il fotografo/a, poterti esprimere con la fotografia, in questo periodo così complicato?

-Che vantaggi, quali frustrazioni (se ci sono), a che scoperte ha portato?

Ognuno di loro ha risposto differentemente e ha mosso dubbi e consapevolezze che possono essere interessanti da capire.

Cercherò di farveli conoscere e apprezzare per il loro lavoro e per quello che hanno detto nelle interviste!

Ringrazio i fotografi e tutti quelli che vorranno seguirci in questa piccola avventura.

Per la pagina Instagram @fotografiamusa Personale @munari.sara – Su facebook Musa Fotografia

Pagina instagram Patrizia Riviera @patriziariviera

Patrizia Riviera nasce a Milano nel 1956 e dal maggio del 2000 vive a Bergamo.

E’ principalmente una fotografa fine art, con influenze espressioniste e pittorialiste. Fotografa per descrivere il lato emotivo della realtà, più che quello oggettivo, e usa la fotografia per raccontare una storia personale, intima. Negli ultimi anni le sue immagini hanno come soggetto la Terra, che fotografa con un senso di nostalgia e di perdita, di rispetto e stupore.

I suoi progetti personali sono stati: Unsure Feeling, che ha vinto due primi premi e la pubblicazione di un libro monografico,  ed è stato esposto nelle principali città italiane e a New York, Seattle, San Francisco, in Belgio e in Slovakia.

Close-Ups, Premio Europeo Donne Fotografe di Prato, mostre personali a Roma, Trento e Marghera. In collezione alla Bibliothéque Nationale de France a Parigi

I give up: l’ultimo viaggio. Il sogno, 2° premio al Premio internazionale Rovereto, Esposto a Bergamo.

Eden, esposto nella galleria “El Bagnin de Gorla” con bando di selezione Altri Mondi 2018 a cura di Paola Riccardi;  e nel 2020 Galleria Giacomq, Accademia di Belle Arti G.Carrara a Bergamo.

Ha anche affrontato tematiche di reportage sociale, destinate alla pubblicazione editoriale, come “Liberamente in Patagonia”, mostra e libro a cura di Roberto Mutti sul viaggio in Patagonia di alcuni malati di mente seguiti dalla Fondazione Emilia Bosis. “Naturalmente” e “i Viaggi della Mente” libro e mostra sui viaggi dei malati psichiatrici con carovane di carrozze e cavalli nelle pianure lombarde.

“Captivi” mostra collettiva a cura di Gigliola Foschi sulle problematiche giovanili.

“L’Inferno degli angeli” libro sulla pedofilia a cura di Massimiliano Frassi con fotografie dei bambini di strada Rumeni.

“Teatro Stalla, animali, uomini, dei”, libro su un teatro di ricerca dove recitano insieme attori professionisti, malati psichici e animali.

Dal 2003 conduce laboratori espressivi, educativi e terapeutici di fotografia.

Sito autrice www.patriziariviera.it