Mi hanno rubato una foto, al ladro!

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Mi hanno rubato una fotografia!

Qualche anno fa l’assessore alla Cultura del mio piccolo paese, Civate, mi chiede di fotografare i commercianti rimasti nel nostro Comune. Pochissimi! Il mio avrebbe dovuto un semplice reportage con dei ritratti posati dei pochi imprenditori rimanenti.

Finito il lavoro di ‘catalogazione’ l’assessore, Angelo, mi chiede di organizzare una mostra in una bella villa vicino alla piazza centrale, con il risultato del mio piccolo ma sentito, lavoro. Accetto subito volentieri.

Il giorno dell’allestimento della mostra mi presento, attacco le foto, sistemo la stanza per l’inaugurazione e esco, vado al bar che dista circa 20 metri dalla struttura, per prendere un caffè. Eravamo in tre io l’assessore e un ragazzo che mi ha aiutato a montare la mostra. Tornando indietro, con stupore, scopro che una delle fotografie manca dal muro.

Mi hanno rubato una foto!

Beh, lì per lì la cosa mi è sembrata stupida e mi sono un po’ arrabbiata. Non so come sostituire la stampa.

Insomma, ma poi, che cazzo te ne fai di una foto del salumiere??

Dopo 5 minuti di riflessione cambio idea, penso: Che figata!.

Una persona, alla quale probabilmente quella immagine è piaciuta molto, almeno questo è quello che spero, ha rubato la fotografia …

Non sto istigando al furto di foto alle mostre (per gli stolti che commenteranno sui social senza aver letto l’articolo) , mi è solo sembrato romantico che si fossero portati via una foto di corsa, una mia foto. Mi sento fiera del fatto che qualcuno abbia quella foto appesa sopra il divano o davanti la tazza del gabinetto (che è poi il posto dove passeresti più tempo a guardarla, una foto).

Da allora, a meno che non si tratti di un fotografo professionista che campa della vendita di foto, sorrido sempre a chi mi dice che gli hanno rubato le foto in Internet (dal vero credo capiti raramente).

Campate tutti della vendita di fotografie? Non credo.

Anche se trovo pessimo l’atteggiamento di alcune testate on line che non si sognano nemmeno di citare il fotografo, oltre a non pagarlo e questo meriterebbe davvero una sanzione, un approfondimento per cambiare le cose.

Non so…ma credo di consigliarvi di avere un approccio un po’ meno rigido in questo senso.

Sono due i casi in cui avreste tutto il mio appoggio:

1) Siete fotografi professionisti e vendete foto per mangiare

2) Le foto riguardano  il progetto della vostra vita e il furto può arrecare danno alla vostra carriera come fotografo, in futuro (cosa davvero rara comunque).

In tutti gli altri casi rifletterei bene sul metterle… le foto in Internet che ha come una delle caratteristiche principali, la condivisione. Non aspettatevi che se le postate e queste hanno una valenza anche minimamente o esclusivamente estetica, non vengano distribuite e finiscano su un piccolo giornale del Burundi.

In qualche caso mi sembrate più preoccupati voi, di grandi nomi della fotografia.

Mettete sulle foto:

-Firme (che fanno ridere e che, in caso, verranno bellamente tagliate)

-Filigrane varie che non permettono di godere della foto

-© che risultano quasi ridicoli sulle foto della maggior parte di voi

Serve davvero?

Io non mi metto a sindacare sulle vostre scelte e poco mi interessano in questo senso.

Credo comunque che se vi rubano una foto, mediamente può essere una foto che piace. Magari non è nemmeno né bella, né buona. È semplicemente piaciuta a qualcuno.

Ho visto gente incazzarsi per il furto di foto davvero misere è ho visto professionisti affermati sorridere.

Forse dovremmo imparare a dare il giusto peso al nostro lavoro.

Rilassatevi.

Internet è anche questo.

Ciao Sara

 

57 pensieri su “Mi hanno rubato una foto, al ladro!

    • Ciao a tutti,
      certo l’azione del rubare non è una bella azione, questo è certo.
      Condivido il pensiero di Sara. Fotografo per il piacere di fotografare e l’idea che a qualcuno possa piacere una mia foto tanto da rubarla è una figata anche per me.
      Possibilmente colui o colei che ha compiuto il gesto, oltre ad avere la tua bella foto, ha avuto un’adrenalina a mille che valeva più di un lancio con il paracadute. Di certo poteva chiedertela in regalo ma che emozione avrebbe avuto? Così potrà essere come un bacio rubato, che soddisfazione! Se ci riesci eviti anche lo schiaffo.

      • Ciao Valeria. Visione molto romantica la tua, che mi piace anche… bisogna fare dei distinguo perché se te la prendi per metterla sul tuo pc o su qualche profilo social dando credito all’autore, ok… ma se invece la spacci per tua, non esiste proprio… a me è capitato con dei giornali locali, semplici foto di eventi, nulla di eccezionale o artistico, ma mi sono girate…

  1. Buon giorno!
    Concordo quello che hai scritto ma come mai adesso “passi sopra” se qualcuno ti dovesse rubare una foto mentre in un altro articolo avevi menzionato un sito dove si possono trovare molte foto rubate in vendita e tra queste c’erano anche alcune tue foto? Mi sembrava di aver percepito una certa rabbia….
    Buona giornata
    Ale

    • Ciao Alessandra, quel sito era una bufala, difatti avevo immediatamente tolto l’articolo) non ero arrabbiata per le mie…c’erano fotografie di grandi autori e per grandi, intendo i più grandi e mi era sembrato assurdo! Ciao sara

  2. Successe la stessa cosa ad una mostra che feci. Al momento mi incazzai. Però mi piace il tuo sguardo … Credo che lo adotterò, se dovesse ricapitare (anche se non lo spero ….)

  3. E non ha mai rappresentato un problema per me, chiedevo solo di citate l’autore quando non veniva fatto, cosa successa anche con un sito istituzionale dell’ente turismo di una regione.
    Per me era comunque una soddisfazione. Anche quando me le chiedono comunque non le faccio pagare, ma almeno in quel caso sono più corretti.

    Buona giornata e buona settimana!

    Giorgio

    P.S. Bello San Pietro al Monte a Civate, spero di poterci tornare presto!

  4. Sembra assurdo ma è capitato anche a me, più di una volta, e la mia reazione è stata, per così dire, da manuale di psichiatria: avrei voluto incazzarmi ma in realtà ero felicissimo che qualcuno avesse apprezzato le mie foto. Anche perchè il posto dove erano finite non suscitava nè invidia nè rabbia. Insomma uno di quei siti che fanno un po’ tenenerezza ma che stanno in piedi per l’ostinazione e l’amore di chi li cura.
    Certo, se trovassi una mia foto sulla prima pagina di un “magazine” di successo, forse contatterei un avvocato (anche se odio gli avvocati), ma solo per vedere di riuscire a farci qualche soldo (il senso di felicità sarebbe comunque immenso).
    P.S.: Una volta, da ragazzino, ho rubato un quadro perchè mi serviva la cornice.
    Buona giornata.

  5. il discorso non è il fatto di “rubare” la foto in se.. perchè è vero che tanto non ci si guadagna nulla.
    Il fatto è che se vuoi una foto perchè non chiederla? Costa molto? Se lo fai per hobby mica la fai pagare

  6. Parzialmente d’accordo con quanto scrivi.
    Come certamente sai il diritto d’autore prescinde dall’essere professionisti o meno.
    Conosco fotoamatori decisamente più bravi e professionali di tanti soggetti con PI. A loro è consentito farsi rubare le foto? Il concetto praticato da alcuni che essendo sul WEB è di tutti non è vero nè corretto, anche se per un periodo di tempo lo ha pure praticato Repubblica, appropriandosi di immagini altrui senza citare neppure l’autore (fonte Google!), non dico pagarlo.
    Il furto di immagine, in un periodo in cui questo lavoro sta cambiando, ovvero scomparendo in tante delle sue forme consolidate che generavano reddito, sta diventando una consuetudine: andrebbe perseguito non incoraggiato. La stragrande maggioranza dei “Ph” da Facebook non ha nessuna conoscenza al riguardo anzi, leggo frequentemente, nei cosiddetti gruppi di Fotografia, farneticazioni deliranti sull’argomento. Andrebbero educati, anche se mi rendo conto sia impresa ardua se non impossibile. Che poi qualcuno si prenda il gattino di turno e lo usi come homepage è un altro discorso. ps: Chi si è preso la tua foto è e rimane comunque un ladro, e sicuramente non credo conoscesse Ando Gilardi. A me piace l’Hasselblad X1D, domani faccio un giro per i negozi, se non mi beccano, poi ti racconto… 🙂 Un caro saluto. F

    • Grazie Frankie…tu hai ragione e se la cosa fosse regolamentata, sarebbe meglio. Non si riesce purtroppo (troppe foto, troppi fotografi, troppi ladri) quindi, per ora, è meglio stare tranquilli! Ciao

      • A proposito di facebook… implementano tante di quelle cazzate sul social network, fanno tanti ma tanti aggiornamenti e però non implementano una funzione anti-tastodestro/salvaimmagine.
        E qui mi riallaccio al mio intervento sopra dove dicevo che proprio non provano neppure a chiedela

      • Intendo che da facebook le foto le puoi scaricare con un semplice tasto destro del mouse e salva immagine, mentre da altre piattaforme il tasto destro del mouse è disabilitato (Flickr per esempio).
        In poche parole penso che, il diritto d’autore dovrebbe essere tutelato anche da chi mette uno spazio virtuale a disposizione, e quindi dovrebbe essere inibita materialmente la possibilità di scaricare le foto anche da facebook

      • Ciao! Si sarebbe la perfezione…credo sia impossibile avvenga, anche perché se entri nella stringa del codice, puoi rubare qualsiasi foto. (Non so se si dice così, ma so farlo😬) ciao

  7. divertente la chiave di lettura che dai all’accaduto, fa riflettere!
    Però io firmo le foto per avere riscontro con altri che la vedono, non sò se riesco a spiegarmi però se fotografo a “Maria” e poi quest’ultimo pubblica le foto (su social o su dove vuoi tu) chi vede le foto e se sono belle davvero poi mi ricontatta per avere lo stesso servizio o consapevole che io realizzerò un servizio simile… mi da fastidio se “Enzo” piglia la foto di “Maria” toglie abilmente la mia firma (che comunque io applico in un angolino e molto piccola) e poi la ripubblica a nome suo nella sua bacheca… La tua storia fa riflettere ed è interessante però poi in realtà a prescindere dall’apprezzamento di Enzo che usa per un suo scopo personale e incomprensibile a me da fastidio!

    I nomi Maria ed Enzo sono nomi di pura fantasia.

  8. Grande! Effettivamente è vero… Dovremmo essere lusingati noi che per “passatempo” scattiamo qualche foto, per chi ci mangia credo sia una grosso problema…La mostra l’ho vista, sono anche io un Civatese, è stato un piacere vedere i nostri commercianti su un bel lavoro come il tuo

  9. Cara Sara,
    se mi rubano una foto io mi inc..zzo!! Ma non perchè gli è piaciuta che quello è ovvio fa piacere. Ma perchè il furto è furto anche se è furto di una proprietà intellettuale… Come chi si appropria di frasi (o interi periodi) non sue facendole passare per sue, e qui scatta il plagio anche sanzionato pesantemente. Perche dico invece per le foto le immagini non è cosi? Perche non se ne deve menzionare l’autore?? Poi perche non si deve pagare l’autore per quel contenuto? Magari basta chiedere e gli viene concesso no?
    Ma la cosa che non sopporto Sara è che ci si dica di non metterle in internet… ma questa per noi sconosciuti è un po una vetrina… è come se ti dicessi che è colpa tua se il ladro ti ha rubato una stampa della tua mostra… in fondo tu l’hai appesa in pubblico no?! Ironia la mia certo, sono consapevole che il mare di internet a volte non ci fa nemmeno accorgere che altri utilizzano le nostre foto a nostra insaputa… magari facendoci soldi… che è questo che non sopporto. Ma anche non sopporto che vengano rubate agli amatori, che pur non vivendo di fotografia si vedono sottratti del loro lavoro intellettuale(buono o cattivo che sia). Perchè se scrivo un articolo dalla legge sono tutelata sul diritto di autore e invece con le foto non succede?? In università se mi beccano a non citare le fonti mi fanno il c…lo!! e mi espellono! Perche non chiedere che vengano citate le fonti anche delle foto.. con sanzione per chi non lo fa?… Grazie per i tuoi spunti e il tuo lavoro

      • Grazie della risposta, ma un attegiamento rinunciatario non credo favorisca il cambiamento… perchè il mondo della fotografica sta cambiando e non solo quello ovviamente.. da piu parti si chiede CC cioè il Creative Common ma non per questo tutto deve finire “aggratise”….

    • Scusa Sara ma qui non ti capisco… rubare non significa forse appropirarsi indebitamente, cioè far proprio qualcosa che non lo è? duque rubare o spacciare per propria forse si assomigliano troppo per non indignarsi per entrambe le questioni ….

      • Ciao Barbara, certo che è giusto arrabbiarsi, parlavo di approccio alla diffusione e a Internet. Anche se poi non so possono stampare, al 90% perché sono piccolissime, quindi può valere solo per l’on-line. Ciao

  10. Leggo spesso i tuoi articoli e quasi sempre sono d’accordo con te, questa volta no.
    Lo dico da professionista a cui le foto sono state spesso prese, sempre da altri professionisti. Che fossero i giornali che pur ricevendo in modo lecito le foto tagliavano la firma e dimenticavano la citazione (fino al ridicolo di quelli che dopo avere fatto questo mettono il loro copyright) fino a professionisti che se ne approprino per usi commerciali e quando scoperti accampano scuse banali arrampicandosi sui vetri. Notare tutta gente che lavora nel mondo dell’arte e che conosce bene sia il valore della proprietà intellettuale sia il concetto basico del “mi serve una cosa non mia la pago o almeno chiedo”.
    Nel caso dei professionisti è furto oltre che mancanza di rispetto, del loro lavoro, del loro percorso più o meno artistico, banalmente anche del loro tempo impiegato prima ancora ad imparare a fare una certa foto. E le stesse cose credo che valgano anche per i non professionisti, anche se non ricevono un danno economico diretto.
    Almeno è come vedo io la cosa. E ti confesso che il pensare che chi mi ha preso una foto lo ha fatto perchè quella foto gli piace non è un sollievo ma anzi mi fa arrabbiare di più, perchè se il motivo è quello danno un valore a quella foto.

    • Ciao Paolo, suggerivo ad un approccio più tranquillo, non a non regolamentare quando possibile, soprattutto per un professionista…e soprattutto se chi la usa ci guadagna sopra. Grazie mille! Ciao

      • Avevo capito ;-)))
        Però anche nel tuo approccio credo sia importante distinguere chi “ruba” e cosa ci fa. Che la foto sia di un professionista o di un dilettante credo non sia importante se chi la prende non autorizzato la usa per scopi commerciali o che comunque hanno a che fare anche indirettamente con attività che comunque muovono denaro.

  11. Concordo. Vale il chissenefrega. A volte però mi hanno chiesto una foto come copertina di un libro, o per un manifesto o un sito web, disposti a pagarla. Ciò riempie di soddisfazione e l’ho sempre data gratis.

  12. Sono d’accordo con il messaggio del post e da molto tempo ho deciso di ‘proteggere’ le mie immagini con licenza Creative Commons, così invece che farmele ‘rubare’ le offro semplicemente in ‘prestito’.
    Sapere che qualcuno apprezza una mia foto o semplicemente la trova giusta per descrivere un concetto mi fa piacere e mi fa ancora più piacere se la pubblica citando il mio nome.

  13. Fatemi capire per quale motivo bisognerebbe sentirsi appagati perchè qualcuno vi deruba,la cosa se può fare sorridere per l’aspetto ridicolo dovrebbe farvi incazzare per quello pratico. Il lavoro va sempre pagato,se fa cagare non lo si acquista, altrimenti lo si paga. Fare foto costa,costa in anni di formazione,in attrezzature,in tempo,nella stampa, nelle tasse (quando si ha partita IVA). Rubare non è solo un gesto deplorevole è un vero e proprio atto spregevole,in questo caso sia verso l’ogetto che chi l’ha prodotto. Venire derubati delle immagini sul web non è diverso,diversa può essere la gravità secondo l’uso che ne fanno,che può essere speculativo o solo frutto di un gesto idiota,ma rimane in tutto e per tutto un furto.

    • Ciao Marco, mi riferivo ad un approccio più tranquillo, chiaramente dipende dagli scopi per cui una fotografia viene rubata e dal fatto o meno, che abbia un fine di lucro. Certo non è un bel gesto, non si dovrebbe fare, ma accade. Non sono rassegnata al furto, che non condivido, ma sono stupita dalle reazioni esagerate di qualcuno. Ciao Sara

  14. Al di là di un iniziale impulso romantico, trovo che rubare una foto a qualunque titolo e in qualunque situazione sia una corposa mancanza di rispetto, sia riguado l’autore dello scatto, sia riguardo la modalità dell’azione, che fa perdere l’occasione per tutti di avere un momento di crescita comune. Rubare per me è la negazione del condividere, è l’occasione persa per comunicare. Più che arrabbiarmi, questa cosa mi mette tanta tristezza e solitudine.

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