Andrew Miksys (Seattle, 1969) negli ultimi quindici anni ha vissuto a Vilnius, Lituania, paese di origine della sua famiglia e paese in cui ha ambientato i suoi lavori. Nel 1995 andò per la prima volta in Lituania per conoscere dei suoi lontani parenti; inizialmente non entusiasta della visita, una volta arrivato in madrepatria rimase esterrefatto dalle persone e dai posti che questo luogo ospitava. In quel momento decise che sarebbe tornato in Lituania diverse volte per fotografare questo luogo in bilico tra presente e passato. Il primo di questi numerosi viaggi fu nel 1998 .

Andrew Miksys, DISKO (foto presa da https://www.vice.com/en_us/article/mv5bdq/lithuanian-discos-andrew-miksys
In un’intervista per VICE racconta ciò che lo spinse a tornare in Lituania e quindi ad approfondire vari progetti. Ciò che principalmente lo affascinava era il forte richiamo al passato dell’ex USSR. Il cambiamento della Lituania negli anni Duemila da ex Repubblica Sovietica a Stato membro dell’Unione Europea fu drammatico dal punto di vista culturale. É in questo contesto che Andrew Miksys porta avanti il suo progetto DISKO. Il lavoro è incentrato sulle piccole discoteche dei villaggi rurali: questi luoghi, che ora stanno via via scomparendo, erano un posto in cui i giovani si potevano sentire liberi e moderni. Luoghi scoperti per caso nel 1999 quando vide un gruppo di ragazzi entrare in un edificio con una cassa di birra e mosso da curiosità decise di seguirli . Nel corso degli anni decise di documentare queste discoteche improvvisate prima che queste scomparissero.
“Most of these discos are located in Soviet-era culture houses. Sometimes, I would rummage around the back rooms and find discarded Lenin paintings, old Soviet movie posters, gas masks, and other remnants of the Soviet Union,” scrive Miksys. “I was fascinated by all this debris of a dead empire. It seemed like a perfect backdrop to make a series of photographs about young people in Lithuania – a crumbling past, and the uncertain future of a new generation together in one room.”

DISKO non fu l’unico lavoro di Miksys ambientato in Lituania; infatti il progetto BAXT, unito al progetto BAXT revisited, si propone di raccontare la vita della popolazione rom di questo paese ed, in un secondo momento, porta Miksys a fotografare le sue immagini appese ed incorniciate sulle pareti nelle case di queste persone.
L’ultimo progetto realizzato è TULIPS ambientato in Bielorussia; questo lavoro è stato realizzato tra il 2010 ed il 2015 anni durante i quali il fotografo ha documentato l’identità bielorussa soprattutto in occasione delle festività in cui viene celebrato il passato in stile sovietico.
Le fotografie di Andrew Miksys sono stare esposte internazionalmente in esposizioni presso il Seattle Art Museum, Vilnius Contemporary Art Centre, Kaunas Gallery, la “Ў” Gallery of Contemporary Art a Minsk, e la Maureen Paley Gallery. I suoi lavori sono stati elogiati dalla Fondazione Guggenheim, da Fulbright, e dalla Aaron Siskind Foundation. Nel 2016, ha vinto il Balys Buračas Prize for Photography. Inoltre i suoi lavori sono apparsi in diverse pubblicazioni del calibro di DAZEN The New Yorker, Harper’s, HOTSHOE, BuzzFeed, VICE, e AMERICAN SUBURB X .

SITOGRAFIA
https://www.vice.com/en_uk/article/mv5bdq/lithuanian-discos-andrew-miksys
https://www.dazeddigital.com/photography/article/25885/1/lithuanian-diskos-andrew-miksys-europe-youth
http://www.andrewmiksys.com/contact
Di Ylenia Bonacina