Visita a Les Rencontres d’Arles 2017

Di Gianluca Micheletti

Les Rencontres internationales de la photographie d’Arles, per chi non lo sapesse, è tra i più importanti e prestigiosi festival di fotografia internazionali, che si svolge ogni anno tra luglio e settembre nella caratteristica cittadina di Arles, nel sud della Francia.
Il festival è stato fondato nel 1970 dal fotografo Lucien Clergue, dallo scrittore Michel Tournier e dallo storico Jean-Maurice Rouquette.
Le mostre sono esposte in vari luoghi molto suggestivi della cittadina, tra cui cappelle medievali e complessi industriali dismessi.

Il festival è un osservatorio sulle pratiche fotografiche contemporanee e quest’anno presenta circa 40 mostre suddivise per tema come, Latina, Disturbi dal mondo, Messa in scena, Strani collezionisti, ecc…

Sono riuscito a visitare il festival per la prima volta lo scorso 11 agosto e l’esperienza per me è stata totalizzante. Come dicevo, i luoghi sono molto suggestivi e anche se alcuni sono imponenti, non soffocano le mostre come al contrario può accadere nelle nostre cappelle “troppo” decorate.

Il biglietto di un giorno, il Day Pass, costa 33€ (29€ online) e da accesso a tutte le mostre tranne a quella di Annie Leibovitz, che è organizzata dalla Fondazione LUMA LUMA e costa 3€.

Durante la mia visita alle mostre ho cercato di ottimizzare i tempi per vedere il più possibile ma in un giorno solo non è fattibile godersi l’intero festival, c’è veramente molta fotografia di alto livello e si è costretti a rinunciare a qualcosa.

Vi metto alcune foto che ho scattato durante la giornata.

 

Personalmente gli autori che conoscevo e che mi hanno toccato maggiormente sono stati Michael Wolf con “Life In Cities”, in particolare l’allestimento “The Real Toy Story” con gli operai cinesi che assemblano giocattoli a basso costo per soddisfare la richiesta mondiale; e Roger Ballen con l’installazione da brividi “The House Of The Ballenesque”. Una vera casa che va dalla cantina alla soffitta e comprende oggetti, manichini e fotografie. Qua si entra direttamente nel “set” di Ballen e si passa da semplici osservatori a protagonisti / soggetti, con sensazioni di ansia e curiosità che ti tengono bloccati nelle stanze.

Per chi non c’è stato e ha la possibilità di andarci, c’è tempo fino al 24 settembre per visitare il festival. Non perdetevelo se potete.

Info:
Link festival rencontres-arles.com
Il programma delle mostre expositions

Ciao!
Gianluca

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