Buongiorno, ecco a voi il “Compito a casa n°7, a cura di Filippo Crea.
NOTE VARIE
*** Rilevo con rammarico che è prossima allo zero assoluto il desidero di apprendere la buona fotografia. Un <compito>, LO SPECCHIO, di certo non facile, al momento della chiusura di questo mio rilievo, non ha partorito neanche una fotina. Lo avevo previsto. Che bisogno c’è di affaticarsi con una ricerca a tema? Zia Cesarina è già orgogliosa delle mie foto. Avanti in retromarcia!
*** Mario De Biasi – Anni fa andai a intervistarlo. Umanissimo e semplice, rise di gusto quando insieme ricordammo una mia lettera al Corriere della Sera, nella quale sollecitavo per lui la concessione da parte del Comune di Milano di un < Ambrogino d’Oro>. De Biasi girava sempre con un notes in tasca, registrava il luogo o la cosa che lo aveva interessato per avvalersene magari in altro momento più opportuno.
Per partecipare alle letture dovreste inviare le vostre fotografie a pensierofotografico@libero.it con l’indicazione di nome e cognome dell’autore, e città di residenza, e il titolo del tema trattato, entro il giorno 10 di ogni mese.
Ogni persona non potrà inviare più di 4 fotografie, NOMINATE CON NOME E TEMA (es. Filippocrea ombre) (in caso non si rispettasse questa regola, l’autore non verrà considerato).
TASSATIVO PER LA PARTECIPAZIONE: le fotografie dovranno rispettare questi parametri: formato JPG – profilo colore SRGB – risoluzione 72 – dimensione max 1920 pixel per il lato più lungo – peso max 2 MB. Le fotografie che non avranno queste caratteristiche o peseranno troppo, non verranno considerate. Le fotografie non devono essere inviate in formato pdf o in qualsiasi altro formato che ne blocchi la visualizzazione singola. Per aiutarvi:
Per ridimensionare: https://www.iloveimg.com/
Per comprimere il peso: https://compressjpeg.com/it/
Questa vuole essere un’opportunità per i fotografi che hanno voglia di condividere e capire le proprie immagini, non una vetrina per pochi eletti.
Ci scusiamo se non riusciremo a pubblicare tutte le immagini, nel caso ti dovesse succedere di non venire pubblicato, ritenta coi temi successivi
Laura Anania di Genova – LE OMBRE
Laura mi scrive “invio la mia fotografia, cosciente di essere un’assoluta neofita e di avere solo da imparare e tanto” – Laura, ecco la sua fotografia che mi è molto piaciuta per la sua armonia compositiva. L’ombra del Crocifisso si disegna su di un muro che la ospita con garbo e discrezione. Mi farà piacere vedere altre sue prove.

David Guazzini di Nizza – DALL’ALTO
Una proposta che ha il suo plus nella equilibrata composizione dell’insieme. Il fotogramma ha due segmenti distinti; in alto la sabbia, in basso l’acqua che si distende quietamente. Al confine dei due si allungano, prezioso complemento, le poche ombre che generano un contrasto non invadente ed accattivante con il monocromatismo del tutto. Bravo.

David Guazzini di Nizza – DALL’ALTO
David ha tentato una escursione nel terreno scivoloso del creativo. In questo tipo di fotografia il ricorso ad un’ottica grandangolare, a motivo delle sue complesse connotazioni ottiche, è sempre difficile da gestire. La testa della donna, difatti, è deforme. La sua non è, comunque, premiante. La messa a fuoco è precaria, sia in alto quanto in basso dove l’immagine è gelatinosa e penalizzante.

Giampaolo Gallarati di Pavia – QUATTRO FOTO A SEGUIRE:
Caro Gallarati, la mia missione è stata sempre quella di supportare chi si affida alla mia esperienza. Lei non supera gli esami. Per cercare di essere giudice migliore, ho cercato le sue foto in Facebook. Lei fa fotografia come quelli, tantissimi che fanno clic su qualsiasi cosa inciampano e, quindi, senza alcun obiettivo pre/meditato. Chiudo con un consiglio secco e, però, amichevole. Scelga uno/due temi (uno gradito e l’altro che le sia antipatico) e ad essi si dedichi con il massimo di impegno specifico. Mi scriverà per dirmi grazie. Avanti tutta!
*** dall’alto –In questa sua prova non c’è assolutamente un <focus>, intendo un punto di interesse che richiami l’attenzione di un qualsiasi osservatore. E’ un mix molto pasticciato. Provi a dire a sé stesso che cosa vi aveva visto di ok e cosa intendeva comunicare.

*** dall’alto – Gallarati, perché ha cucinato questo city/minestrone? Ancora una volta: dica a sé stesso quale è il <centro di interesse> di questa cosa. Quale presenza fra le molte qui mal messe insieme l’aveva interessata?

*** la notte – Boh! Doppio boh! Forse sono diventato totalmente incapace di capire. E sono fortemente disorientato. Mi perdoni!

*** Le ombre – A Napoli c’è un detto consolatorio. Eccolo: “nisciuno è nato <‘mparato>. Che ci fa quella macchia nera in adorazione di mezza colonna di marmo affetta da morbillo?

David Guazzini di Nizza – DALL’ALTO
Uno sguardo davvero ok ed una bella intuizione. La marcia in più di questa immagine è nella presenza cromaticamente forte della giovane in rosso che gioca un bel contrasto con la mediocrità dell’ambiente, e che assegna vigore ad un sito anonimo e mediocre. La presa inclinata, necessariamente obbligata dalla esigenza di mostrare i diversi piani della scala, è infine molto funzionale. (foto)

Franca Donati di Bologna – L’ATTESA
Cara Franca, ecco la sua foto che trovo decisamente coerente con il tema prescelto. E’ un foto/racconto di struttura semplice, e la cosa non è riduttiva. L’immagine ha non pochi plus suggestivi. Il primo è l’impianto scenico: Il ragazzo, “attende” con il suo trolley per terra l’autobus che sarà lì da qui a poco, ed il suo smartphone non è certo di troppo. Mi piace infine l’atmosfera del luogo, connotata da una luce solare quieta e tiepida, che è un complemento arricchente di questa sua attesa.

Giuseppe Contino di Ospitaletto – LA MUSICA
Una foto sulla musica con qualche eccesso di presenze. Io farei sparire dal lato sinistro del quadro un bel terzo secco dell’inquadratura. Per chiarire ecco la sua foto ed ecco la mia proposta <ghigliottinata> che ripulisce la sua foto da quanto c’è disturbante. Scelga lei e scelgano i lettori. La <ghigliottina> è uno strumento che consente spesso di salvare una prova compromessa da qualcosa di troppo. (qui le due foto accostate)

Giuseppe Contino di Ospitaletto – LE OMBRE
Una fotografia catturata dove? Ci venga in aiuto, e ci faccia capire dove e come l’ha beccata. Io credo che si tratti di un’immagine che lei ha scovato e <copiato>, bella e pronta, ipotizzo, da una scena teatrale, o magari da una pubblicazione d’arte. E comunque non è certamente una prova partorita da una meditata ricerca personale per una caccia alle ombre. E quindi non è roba coerente con le finalità della rubrica. (foto)

Marta Bersani di Alassio – LE OMBRE
Marta ha fatto suo l’esercizio del <fotografare a tema>. Qui una riprova del suo <far fotografia> dedicato, per cominciare, solo a due temi: le ombre e la musica. Marta ha prescelto questo scatto che, dice, non la soddisfa granché. Questa fotografia, afferma, le sembra priva di atmosfera. Condivido solo in parte; questa foto documenta, intanto, il suo impegno a cercare che è stato, a mio avviso, premiante. Non molti, difatti, avrebbero aspettato, l’ombra giusta sul fusto di una palma. Brava, Marta.

Marta Bersani di Alassio – LA MUSICA
Ecco una soluzione decisamente diversa e creativa del tema. L’autrice, in breve vacanza a Calvi in Corsica, ha notato questa affiche che promuove un concerto di musica polifonica che è tipica dell’isola. Brava l’autrice che si muove senza fette di prosciutto sugli occhi, e che ha rilevato nel manifesto una gestualità tipica di questi artisti corsi che coprono le loro orecchie con una mano per meglio armonizzarsi con la coralità del gruppo. (foto)

Saverio Mirante di Meda – LE OMBRE
Le ombre qui al servizio di un foto/racconto umano. Un uomo in compagnia di una persona alla sua sinistra, ed assistito dal suo bastone, risale quietamente il fotogramma tracciando il suo percorso in diagonale. Ok per la presa inclinata che ha assegnato una misurata presa di vita ad una immagine altrimenti paralizzata.

Gaia Rocco di Vercelli – LA NOTTE
Una notte questa che ha il pregio di un racconto verista. Un campetto sportivo alla buona, male illuminato da due anemici lampioni, per una partitella serale di pallavolo, e pochi spettatori distratti. La fotografia è <rugginosa>? Vero, è sgranata e, però, chissenefrega, la narrazione ambientale e l’atmosfera dell’ora e del luogo sono pienamente raccontati. OK Gaia!

Gaia Rocco di Vercelli – LA NOTTE
Notevole suggestione in quest’opera. Due figure si muovono solitarie, messe in evidenza da una provvidenziale banda luminosa su di un palcoscenico coerente con il silenzio di sito di questa periferia piuttosto industrializzata. Una prova ottimamente messa insieme.

Walter Giacosa di Voghera – L’UOMO E IL MANIFESTO
Il luogo appartiene sicuramente allo shopping elegante. E le due figure sono decisamente complementari a quelle di carta. Composizione perfetta: le due presenze in scena sono opportunamente distanziate l’una dall’altra e ciò favorisce di molto la lettura del tutto.

Alla Prossima! Filippo Crea
Ho letto stamattina le sue letture alle mie fotografie , mi sono messo in gioco in questo esercizio conoscendo il suo stile di lettura a volte caustico e tranchant , sulla mia fotografia sul tema “Musica” ha tagliato alcune parti della fotografia ritenendole di disturbo e questa è una cosa che ho imparato nel tempo , di togliere ciò che non serve quando questo disturba perché non necessario , ma come dice un tale la fotografia la si fa in due chi scatta e chi guarda , ora questo disturbo può essere chiamato anche contorno , diversità di vedute che sto toccando e “vedendo” in vari concorsi a cui ho partecipato con riscontri contrastanti magari con le stesse fotografie , sulla seconda quella con tema “Le Ombre” vorrei un chiarimento quando dice scovato e , poi svelerò con piacere la genesi della fotografia , per inciso questa fotografia rientra nella casistica che ho accennato poc’anzi sui riscontri contrastanti avuti con la stessa fotografia e in questo caso con lo stesso tema , comunque la ringrazio per il tempo e l’attenzione dedicata ai miei e altrui lavori
cordialmente
Giuseppe
P.S. Con le letture delle altre fotografie mi trovo quasi totalmente d’accordo
Ho letto il commento del Signor Giuseppe Contino, (che mi legge in copia), che formula taluni sottili su quanto io ho scritto di lui nel Compito n° 7 – segnalando peraltro che talune sue fotografie hanno registrato sovente giudizi contrastanti in Concorsi diversi. Succede! In quasi tutte le molte Giurie che io ho presieduto sono state espresse opinioni sovente non condivise. Sono le regole del gioco. E quindi Contino metta in conto anche le mie opinioni, e consideri che le opinioni sono, anche per definizione … . Saluti, Filippo