Mi permetto di proporvi questo lavoro, perché mi trovo nei luoghi in cui, almeno in parte, Koudelka scattò le fotografie….e qui sembra davvero di essere ancora mezzo secolo indietro e di veder uscire da un villaggio, il fotografi praghese.
Koudelka cominciò il suo lavoro che nemmeno ero nato, (1962) e prosegui per un decennio, andando la, dove i “Cikàni” si trovavano; Romania, Ungheria, Francia, Spagna e la stessa Cecoslovacchia.
Questo mondo è forse, per la maggior parte di noi, associato alla paura e anche per Koudelka non fu diverso, ma il primo vero incontro con i Gitani, fu attraverso la musica. Appassionato di violino e cornamusa, in un festval di musiche popolari, scoprì quei suoni e quei volti; fu così che quando scoprì che il lavoro di fotografo teatrale non bastava più, ed era giunto il momento di uscire, decise di andare a scoprire quei volti e quelle usanze antiche.
Le immagini sono di grande impatto e ci si sente proiettati in quel mondo, per me che sono in questa campagna romena, la suggestione porta a credere di riconoscere il luogo preciso di questa o quella immagine.
Gustatevi le foto, dal libro, edito da contrasto.
Angelo “°”
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