In seguito ad una domanda di ieri di un iscritto al blog, ho cercato alcune regole di base per la Street Photography. Se siete interessati al genere, date un’occhiata.
Questi i consigli di Henri Cartier Bresson
- Focalizzarsi sulla geometria
- Essere pazienti
- Viaggiare
- Essere fedeli ad un solo obiettivo
- Fotografare i bambini
- Non essere invadenti
- Guardare il mondo come un pittore
- Non tagliare le foto
- Non sviluppare le foto da soli
- Pensare solo alla prossima fotografia
Questi i consigli di Garry Winogrand
- Scattate molto
- Seguite la vostra pancia (istinto)
- Sorridete sempre (non come ebeti, questo lo dico io)
- Portate la macchina all’occhio, non scattate senza inquadrare
- Non tagliate le fotografie
- Staccatevi emotivamente dalle vostre fotografie
- Guardate fotografie di altri autori
- Attenzione a forma e contenuto
- Amate la vita
- Non definitevi Street photographer
Questi i miei consigli
- Viaggiare leggeri, poca attrezzatura e la macchina in mano per scattare in velocità.
- Cercate di previsualizzare la scena che sta andandosi a creare. Anticipate gli attimi.
- Non cercate solo in luoghi turistici e affollati.
- Siate attenti a tutto, spesso la foto è dietro di voi.
- Prestate attenzione al contesto e agli sfondi.
- State attenti alle eccezioni che vi si parano di fronte. La street è fatta di eccezioni.
- Evitate i senzatetto i barboni e disagiati. Per questo leggete Ando Gilardi (esagerato ma fa riflettere).
- Cercate nuove prospettive cambiando angolo di visione.
- Fate tanta pratica, avvicinarsi alle persone, all’inizio è la cosa più difficile.
- Prestate attenzione alla luce, è fondamentale in qualsiasi tipo di fotografia scegliate di cimentarvi.
- Siate pronti a scattare e a muovervi rapidamente.
- Non aver paura di fotografare da vicino.
- Infrangete le regole compositive, cromatiche e formali.
- Date senso anche al contesto.
- Interagite con i Soggetti, se è necessario
- Divertitevi
Grazie per i preziosi consigli, auguro a tutti di farne tesoro ,di mantenere lo sguardo entusiasta dei bambini e l’umiltà per imparare sempre.
Grazie a te!😃
Ai consigli aggiungerei:
evitate la retorica,
annotate i contrasti, le incongruenze.
Fra quello che non si deve fotografare in Europa ci sono anche i Bambini, putroppo
Verissimo! Grazie Franco…
Ho trovato questa raccolta di consigli molto utile e stimolante, forse qualche singolo punto come ” focalizzarsi sulla geometria” di HC Bresson o “attenziione a forma e contenuto” di G. Winogrand meriterebbero un loro sviluppo autonomo…
Lo affronteremo al più presto come da tua richiesta! Ciao
Grazie Sara !
“non tagliare le foto”, questa non l’ho proprio capita. 🙂
Ciao Stefano, ogni foto che si taglia, per avvicinare i soggetti, oppure per eliminare parti che non si erano percepite in fase di scatto, è un errore in fase di ripresa!!!
Senza entrare in questioni etiche che riguardano la postproduzione digitale e fermo restando che l’obiettivo è di fare una bella foto all’interno dell’inquadratura, le forbici hanno sempre fatto parte del corredo dei fotografi in qualsiasi epoca, non vedo perché farne a meno. Se la foto tagliata acquista in bellezza e in valore artistico, perchè rinunciarvi?
Perchè è il fotografo che ci rinuncia, sapendo di aver fatto un errore in fase di scatto! Io non taglio mai le mie foto, ma ognuno sceglie per sè!
Grazie per i consigli…molto preziosi! Se posso suggerire le lezioni di fotografia di Willy Ronis, raccolte nel volume “Le regole del caso”. Ronis ha fatto parte dei grandi fotografi francesi “umanisti” e ha fotografato soprattutto la vita e le scene di strada di Parigi. Interessantissimi i suoi suggerimenti di come trovare ordine e armonia nelle strade affollate. ..le sue parole chiavi: pazienza, riflessione, caso, forma, tempo.
Ti ringrazio moltissimo, lo conosco bene Ronis! Buona serata! Grazie
Ciao Sara,
grazie per i tuoi consigli e questo bellissimo blog.
Spero di riuscire al più presto a partecipare ad un tuo workshop.
Grazie Elisabetta, ti aspetto! Ciao Sara
Pingback: Le “contraddizioni fotografiche” di Erwitt. | MU.SA.