Come scegliere il linguaggio dei nostri progetti fotografici

Dopo aver contestualizzato il nostro racconto fotografico, dovremo definire come declinarne lo svolgimento, quindi scegliere il modo con cui lo esporremo. Abbiamo a vostra disposizione modalità narrative infinite, anche se ne esistono di basilari.

La nostra storia potrebbe avere un andamento lineare, quindi prevedere un inizio, uno svolgimento e un finale, che sia lieto o meno; oppure potrebbe essere altalenante: in questo caso si alternano momenti differenti con picchi di percezione direzionati a sentimenti o elementi contrastanti. Queste modalità si associano a differenti emozioni che il nostro pubblico proverà. Per entrare in connessione con esso in maniera più avvincente, abbiamo a disposizione buone alternative.

Se usiamo con coerenza il linguaggio più funzionale ai nostri obiettivi, il nostro messaggio risulterà più persuasivo. Nel momento in cui scegliamo il tono narrativo dobbiamo quindi, prima di tutto, decidere l’accento emozionale del racconto. Una storia costruita bene ha la possibilità di tranquillizzare, di infiammare il cuore, di scuotere, di portare allegria oppure di impaurire. Se è sufficientemente forte, nella scelta del soggetto e dal punto di vista narrativo, potrebbe anche rimanere impressa nello spettatore per sempre.

Per trasmettere il tono adeguato del nostro racconto fotografico, analizziamo le emozioni primarie che vogliamo provare a innescare negli spettatori, tratteggiamo i nostri personaggi e manteniamo la modulazione designata fino a che la storia non sarà terminata.

Avere chiara l’atmosfera che si desidera restituire rende molto più coerente la realizzazione, evitando di farci commettere errori che precludano la percezione corretta del messaggio.

I linguaggi delle immagini sono visivamente differenti e ognuno genera sensazioni diverse. Possiamo, per esempio, voler dare l’impressione di qualcosa senza descriverla precisamente, con l’intento di creare senso di instabilità, di dinamicità o confusione. In questo caso utilizzare immagini mosse, realizzate con un fuoco selettivo o con l’utilizzo di filtri, potrebbe essere di grande aiuto (come nella prossima figura).

Abbraccio tra due ragazzi che ballano in una piccola balera a Sofia, Bulgaria

Abbraccio tra due ragazzi che ballano in una piccola balera a Sofia, Bulgaria. Il mosso dell’immagine, più visibile nel contesto che sui personaggi principali, rende l’immagine poetica, intangibile e ricca di atmosfera. Non stiamo descrivendo il locale e non vogliamo dare indicazione su chi siano i ragazzi, semplicemente stiamo dando l’impressione di un legame forte. Immagini di questo tipo si offrono a moltissime interpretazioni differenti da parte dei fruitori.

Se la nostra necessità, invece, è che tutto venga percepito bene, cercheremo un approccio più realistico. In questo caso, l’elemento più importante è la scena, non gli espedienti usati o l’effetto prodotto. L’obiettivo è fornire a chi guarda dettagli che permettano di capire i luoghi, i contesti e i soggetti affinché la comunicazione sia più immediata e semplice (come nella figura seguente).

Un uomo ben vestito esegue esercizi di stiramento sulla banchina del fiume Hudson, a New York

Un uomo ben vestito esegue esercizi di stiramento sulla banchina del fiume Hudson, a New York, Stati Uniti. In questo caso l’uomo è ben visibile, così come il contesto e altri elementi molto descrittivi che non danno molto spazio a interpretazioni personali.

Si utilizza questo linguaggio nel reportage in ogni sua declinazione e in tutti i casi in cui il fotografo lo ritenga funzionale al progetto.

Un’altra opportunità potrebbe essere legata a una scelta formalista da parte del fotografo che, in questo caso, organizza la realtà all’interno dell’immagine basandosi su elementi strutturali molto forti (si veda la figura sottostante). In alcuni casi è la conformazione stessa del soggetto a motivare lo scatto, in altri è la qualità formale della posizione o della struttura degli elementi presenti a creare interesse.

Questa immagine è stata ripresa nello zoo di Rovaniemi, in Finlandia, al circolo polare artico

Questa immagine è stata ripresa nello zoo di Rovaniemi, al circolo polare artico, Finlandia. La forma del muro, la ripetitività delle figure e lo scontro concettuale tra il muro dipinto con un aspetto naturale e la natura stessa, sono il motivo per cui ho scattato. Non abbiamo, in questo caso, soggetti umani: è solo il complesso di elementi che ha reso ai miei occhi lo scatto (in qualche modo) interessante.

Si utilizza questo linguaggio quando si vuole porre l’attenzione su equilibri, simmetrie, piani, colore, luce e ritmo.

Come già detto, non è raro che linguaggi diversi siano presenti nello stesso progetto. Non esistono regole da seguire, ma ogni sperimentazione dipende da scelte personali. L’unico compito che abbiamo è incuriosire al punto tale da portare chi osserva le nostre immagini a fermarsi, riflettere, interrogarsi e conoscerci.

Questo articolo richiama contenuti da Raccontare per immagini.

Questo è un piccolo estratto del mio libro “Raccontare con le immagini“, spero possa interessarvi il tema!

Alla prossima, ciao a tutti! Sara

Quali situazioni o avvenimenti scegliere per raccontare le nostre storie

Situazione o avvenimento

La situazione o l’avvenimento, talvolta, sono il motivo per cui si inizia a lavorare. Per esempio, c’è una processione religiosa in Sicilia e allora decidiamo di andare a raccontarla. In altri casi, invece, la motivazione è data dalle azioni che il personaggio o i personaggi svolgono durante la storia.

In qualche caso il nostro portfolio non avrà una struttura narrativa, ma sarà piuttosto costruito come un elenco di immagini di genere simile, per esempio un insieme di ritratti, oppure fotografie d’architettura. In questi casi i nostri soggetti non svolgono nessuna azione e l’evento non sarà al centro delle nostre necessità di costruzione del lavoro.

Un’altra tipologia di progetto a elenco è quella del ritratto ambientato: in questo caso, il luogo e l’ambientazione svolgono un ruolo fondamentale nella percezione del fruitore finale. In questa occasione dovremo porre attenzione alla location, che tenderà a rappresentare la vita e a mostrare dettagli che rivelino particolarità del soggetto, mettendolo al centro dell’esposizione.

Nell’immagine seguente possiamo vedere un momento dei festeggiamenti di Capodanno a Napoli. L’aria era pervasa da colore giallo dovuto alla quantità immensa di fuochi di artificio sparati per l’occasione. Questo è stato, appunto, il pretesto per raccontare una piccola storia. L’avvenimento è il contesto entro il quale mi muovo con particolari di natura differente, che andranno a spiegare i personaggi e l’atmosfera nella quale essi hanno vissuto l’evento.

Napoli, ultimo dell'anno

Napoli, ultimo dell’anno.

Raccontare per immagini, di Sara Munari

Una guida ricca di spunti e consigli, adatta a tutti coloro che vogliono imparare i segreti dello storytelling fotografico.

Scegliere il luogo dei nostri racconti fotografici

Il luogo fornisce il contesto della storia, non solo dal punto di vista geografico: può dare indicazioni anche di tipo temporale e ambientale. Tutti questi elementi creano l’atmosfera del progetto e introdurranno il fruitore verso il tipo di sentimento che devono provare di fronte alle immagini. Si possono utilizzare piani ampi o più ravvicinati, fino a dettagli specifici che indirizzino la lettura, orientino il pubblico e mantengano alta l’attenzione, arricchendo la storia di elementi di contorno (come in questa figura).

Bambina che gioca con le sue oche in un piccolo paesino in Turchia

Bambina che gioca con le suo oche in un piccolo paesino in Turchia. Fotografia con un’ambientazione che ci accompagna alla lettura del nostro soggetto, rende l’atmosfera dell’immagine lontana nel tempo e arricchisce la possibile interpretazione con rimandi emotivi coinvolgenti.

Ogni racconto fotografico è ambientato in un determinato spazio: interno, esterno, collettivo, documentato, reale, immaginario. Ogni luogo può essere descritto fotograficamente con modalità differenti:

  • precisione scrupolosa (ricca di dettagli);
  • generale (con uno sguardo d’insieme);
  • modalità denotativa (oggettiva, reale);
  • modalità connotativa (soggettiva, immaginifica);
  • funzione narrativa (essenziale per far comprendere il racconto);
  • funzione simbolica (ha un significato più legato al sentire relativo al luogo);
  • funzione neutra (fine a se stessa, quando il luogo è di contorno);
  • con punto di vista fisso (un unico punto di osservazione nei confronti del luogo);
  • con punto di vista mobile (l’osservatore si sposta nello spazio);
  • con finalità informativa (fornisce informazioni utili alla storia);
  • con finalità persuasiva (vuole convincere il lettore o un personaggio della storia);
  • con finalità poetica (esterna sentimenti ed emozioni).

Questo è un piccolo estratto del mio libro “Raccontare con le immagini“, spero possa interessarvi il tema!

Alla prossima, ciao a tutti! Sara

La scelta del soggetto dei nostri racconti fotografici

Il fattore che determina la quantità di interesse che la storia può suscitare, oltre alla nostra capacità di raccontare, è la scelta del soggetto al quale ci dedicheremo. Il soggetto renderà la nostra storia efficace e coinvolgente; se si stratta di un lavoro di reportage dovremmo rendere il nostro personaggio credibile, anche nei contesti più assurdi e nelle trame più avvincenti. Chiediamoci sempre che sentimento vogliamo che il pubblico provi nei suoi riguardi (affetto, pena, disgusto, compassione eccetera) e adattiamo la struttura narrativa delle immagini a lui/lei/esso. Osserviamo i nostri soggetti, impariamo a conoscerli, immedesimiamoci con loro, quando possibile. Ogni racconto fotografico che progetteremo è costituito dalle vicende che vivono i nostri soggetti.

Racconto fotografico persone che passeggiano, Berlino, Germania

Persone che passeggiano, Berlino, Germania.

Il peso del protagonista di una storia è correlato alle informazioni che fornirete su di lui. Potremo accentuarne caratteristiche:

  • fisiche (corporatura, abbigliamento);
  • psicologiche (espressioni e posture);
  • sociali (lavoro, contesto di vita);
  • legate alle azioni che compiono.

Il suo ruolo nel racconto fotografico che stiamo esponendo è determinante e può condizionare la percezione che il destinatario ha della nostra storia.

Chi è il protagonista? Chi l’oppositore? La percezione che vogliamo abbia agli occhi di chi guarda è di staticità, di evoluzione o dinamicità? Queste sono le domande che dovremmo farci, quando possibile, prima di iniziare a scattare.
Se il soggetto è un oggetto (come qui sotto), la fotografia viene definita di still life e ha la caratteristica di ritrarre oggetti inanimati. Spesso la vediamo utilizzata nella fotografia di prodotti e in questo caso risponde alle esigenze del cliente. In altri casi ancora questo genere ha uno scopo descrittivo o addirittura puramente estetico.

Racconto fotografico: fotografia di una maschera antigas, su un ponte a Berlino. Fotografia di un oggetto con funzione descrittiva nella scena

Fotografia di una maschera antigas, su un ponte a Berlino. Fotografia di un oggetto con funzione descrittiva nella scena.

Questo è un piccolo estratto del mio libro “Raccontare con le immagini“, spero possa interessarvi il tema!

Alla prossima, ciao a tutti! Sara

Come scegliere il tema di un racconto fotografico

Se visitiamo una mostra o compriamo un libro di fotografie è perché abbiamo scelto di credere a l racconto fotografico che ci viene proposto… o almeno di capire se possiamo farlo.

Questo riguarda qualsiasi genere fotografico perché, in ogni caso, siamo incuriositi, vogliamo conoscere il lavoro, che cosa l’autore è riuscito a mostrarci e come. Lo facciamo per puro gusto, per distrarci, per essere intrattenuti, per trovare noi stessi o per tentare di trovare una verità.

Il tema è un’impressione, un punto di vista, una visione della vita che affiora come filo conduttore di un’opera fotografica; è il contenuto portante del nostro racconto fotografico.

Il consiglio è sì di dare retta alla nostra impellenza di esprimere la parte più profonda di noi o di raccontare una faccenda umana, ma soprattutto di modellare il progetto attraverso un’idea che possa dare forma ai luoghi, ai personaggi e all’atmosfera che rivivranno negli scatti.

Una volta individuato il tema, dobbiamo essere sicuri che la narrazione che svilupperemo intorno a esso sia credibile, oppure dobbiamo fare in modo che anche l’incredibilità lo diventi.

Da “Don’t let my mother know”- Sara Munari

Il tema potrebbe avere essere incentrato su un argomento di rilevanza sociale, una condizione esistenziale, o un sentimento.

Esistono diverse tipologie di temi:

  • temi descrittivi volti a delineare le caratteristiche di un soggetto, di un luogo, di una persona o uno stato d’animo;
  • temi espositivi, che offrono informazioni su uno specifico argomento e portano il destinatario a conoscere il soggetto;
  • temi argomentativi, che espongono il proprio punto di vista su un determinato argomento nel tentativo di convincere il fruitore che la nostra visione abbia senso.

In ogni caso, il fruitore si aspetta che dietro la nostra esposizione vi sia un messaggio, un modo di vedere la realtà, sia che si trovi di fronte a un lavoro di reportage, sia che osservi un lavoro concettuale, più ermetico e meno descrittivo.

La scelta stessa del tema, delle ambientazioni e del tipo di soggetto con un linguaggio specifico, inducono il destinatario a prendere una posizione o quanto meno, a tentare di entrare in connessione con il fotografo.

Il tema non dev’essere necessariamente lampante perché, se rendiamo tutto esplicito, rischiamo di diventare didascalici e monotoni. Il tentativo di istruire o indirizzare troppo potrebbe essere un errore che non lascia libero lo spettatore di interpretare, di dare al progetto una propria lettura. Non si racconta, quindi, solo per rispondere alla propria esigenza di esprimersi, ma anche per l’esigenza di chi guarda, che ha bisogno di emozionarsi e di entrare in empatia con noi e con la storia.

Un consiglio che do, a cui ho già accennato, è non pensare per forza a qualcosa fuori dall’ordinario. Scartare idee per paura che non siano all’altezza delle aspettative nostre e del pubblico ci porterà a una continua autocensura, mentre svilupparle ci permetterà di capire se la storia merita una possibilità. Siamo spesso troppo condizionati dal giudizio degli altri. Che cosa penseranno? Come valuteranno il mio lavoro? Li scontenterò?

Ricordiamo che saranno la nostra visione e il linguaggio con il quale presenteremo il racconto fotografico a cambiare le carte in tavola.

Quando invece le idee ci mancano, che cosa possiamo fare per inventare qualcosa di nuovo? Se siamo in questa fase o ci troviamo nella situazione di non riuscire a fare il primo passo, proviamo a farci queste domande (se scriviamo le risposte su un quaderno, potrà esserci ancora più utile):

  • Perché sento la necessità di fotografare?
  • Che cosa voglio comunicare?
  • Qual è un argomento che mi coinvolge, che conosco, a cui tengo e che desidererei condividere per dare spunti di riflessione a chi lo vedrà?

Non deve essere una lotta all’ultimo sangue per raccontare a ogni costo. Dobbiamo avere pazienza e far ripartire il processo creativo.

Se non siamo pronti a capire che cosa abbiamo dentro e a metterci a nudo, difficilmente troveremo idee buone e, anche se lo faremo, non riusciremo ad approfondire oltre la superficie.

Questo è un piccolo estratto del mio libro “Raccontare con le immagini“, spero possa interessarvi il tema!

Alla prossima, ciao a tutti! Sara

Workshop di Storytelling fotografico, raccontare Lanzarote

Buongiorno a tutti, come state? Vi propongo questo workshop a Lanzarote, una terra che mi ha rubato il cuore. Raccontiamo questo posto meraviglioso insieme?

Buona giornata

sara

Questo è un workshop di storytelling nell’isola di Lanzarote con lo scopo di raccontare in modo personale un luogo sconvolgente e impervio, in cui la componente umana si fonde con un ambiente maestoso. Scopriremo luoghi di incredibile bellezza attorniati da vulcani, da piccole cittadine sulla costa, coltivazioni alla base dei vulcani, paesaggi e persone, al fine di produrre un progetto che sia funzionale per la mostra che verrà organizzata presso Musa fotografia e un progetto personale da utilizzare per mostre, letture portfolio, partecipazione a premi, ecc.

FINALITA’
Lo scopo del workshop è duplice, costruire una mostra fotografica che verrà esposta nella sede di Musa Fotografia, pubblicata sul Blog http://www.saramunari.blog e diffusa sui social network. Costruire un portfolio personale da utilizzare per mostre, letture portfolio, partecipazione a premi, ecc. Ragionare, ideare e costruire un progetto fotografico in loco, su un tema specifico scelto dal partecipante. Le lezioni sono adatte a chi incontra difficoltà nell’ideazione di una storia e nella sua traduzione con una narrativa efficace o a chi vuole fare un’esperienza formativa sulla costruzione di una storia più in generale. Lo scopo del workshop, oltre alla costruzione di un progetto, sarà fornire delle basi concrete per poter poi sviluppare lavori personali futuri in autonomia.

Vai al sito e scopri di più

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ULTIMI GIORNI PER PARTECIPARE – Letture portfolio ONLINE da Musa FOTOGRAFIA

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­­­­­Letture portfolio ONLINE da Musa13 Novembre 2022 
LETTURE PORTFOLIO ONLINE  Buongiorno, aperte le iscrizioni per le letture portfolio ONLINE.
Prenota il tuo posto per non perdere la tua occasione di parlare con esperti del mondo della fotografia, sul tuo lavoro. Un’opportunità di crescita e di miglioramento. Ciao, a presto!
Scopri come ci si presenta ad una lettura portfolio qui 

Per informazioni vai alla pagina delle Letture
PAESAGGI IMPOSSIBILI – Corso con Raoul Iacometti­­­­­­­
Data 26 e 27 Novembre 2022 – Orario: 09.30-18,30 circa – Docente Raoul Iacometti 
La frase di Henri-Frédéric Amiel [tratta da Diario intimo, 1839/81] riassume perfettamente il concetto di cosa vuole essere questa giornata di ricerca, individuale o di gruppo, per la realizzazione di un’immagine, o una serie di immagini, che ritragga un paesaggio diverso da quello che la maggior parte delle persone riprenderebbe.
Attraverso la fotografia abbiamo la possibilità di indagare nel nostro intimo, andare oltre, lasciando che sia il nostro stato d’animo, mutando di volta in volta al mutare del paesaggio che ci si presenta davanti, a creare le nostre fotografie. Semplicemente abbandonandosi a ciò che realmente sentiamo in quel preciso momento.
Il paesaggio è uno stato d’animo e le fotografie che creeremo, prendendo in considerazione tutti gli elementi necessari per farlo, potranno cambiare lo stato d’animo di chi poi le guarderà. 

Per informazioni  
Fotografia di Raoul Iacometti­­

Letture portfolio ONLINE da Musa13 Novembre 2022 
LETTURE PORTFOLIO ONLINE  
Aperte le iscrizioni per le letture portfolio ONLINE.
Prenota il tuo posto per non perdere la tua occasione di parlare con esperti del mondo della fotografia, sul tuo lavoro. Un’opportunità di crescita e di miglioramento. Ciao, a presto!
Scopri come ci si presenta ad una lettura portfolio qui 
Per informazioni vai alla pagina delle Letture­­­­­­­

CORSI IN PARTENZA A BREVE­­­­­­­

LO STILE FOTOGRAFICO, COME TROVARE LA PROPRIA STRADA CORSO ONLINE 
Data: 10 Novembre 
Vi piacciono molti fotografi e di ognuno avete provato a copiare lo stile, nonostante questo, le foto prodotte vi sembrano solo brutte copie. Nessuno le distinguerebbe da altre e non riuscite a trovare uno stile che vi contraddistingua? Volete provare ad acquisire uno stile personale? Partendo dal presupposto che questo è un percorso lungo e difficile, durante il corso cercherò di farvi capire quali sono i generi per cui siete più portati e come sfruttare al meglio le vostre capacità espressive, al fine di prendere una direzione nel mondo della fotografia, a prescindere dal livello di partenza. 

PERCORSO AUTORIALE NEL MONDO DELLA FOTOGRAFIA ONLINE
DataPartenza: 10 Novembre 2022 
Questo percorso si propone come obiettivo di accompagnare i fotografi in una crescita autoriale consapevole, indicando quali siano le modalità di lettura dell’immagine per un suo utilizzo migliore, fino al punto massimo per un autore: un libro. Il corso si rivolge ad amatori e professionisti che vogliono approfondire le conoscenze di struttura e editing di un progetto fotografico pensato ed esteso. 

CORSO ANNUALE DI FOTOGRAFIA LIGHT Data partenza: 19 Novembre 2022
Il corso annuale light di fotografia è studiato per chi vuole avvicinarsi alla fotografia, ha già le conoscenze di base legate all’utilizzo della macchina fotografica e vorrebbe raggiungere una preparazione generale nei settori e generi più importanti di questo linguaggio.
Tutte le lezioni sono serali o nei week-end. E’ previsto un incontro finale con presentazione dei progetti svolti. Il corso dà l’opportunità di raggiungere una buona preparazione sia teorica che pratica relativamente al linguaggio fotografico, fino alla capacità di strutturare e costruire un progetto personale in autonomia. I temi affrontati riguardano, il linguaggio, lo stile, il racconto fotografico, il reportage, il ritratto, l’autoritratto, il paesaggio ecc…Il corso insegna, oltre a capire i generi e i linguaggi per cui si è maggiormente predisposti, a sapersi muovere come autori nel mondo della fotografia. 

PERCORSO LINGUAGGIO FULL IN AULA
 Data partenza: 19 Novembre 2022Questo percorso si propone come obiettivo di accompagnare i fotografi in una crescita consapevole, le lezioni partiranno da un livello base per poi arrivare ai metodi di costruzione di una storia fotografica personale, indicando quali siano le modalità di lettura dell’immagine per poter poi sfruttare il metodo, nell’utilizzo delle proprie fotografie. Il percorso sta alla base delle necessità che dovrebbe avere un fotografo in termini di consapevolezza legata all’utilizzo del mezzo fotografico. Il corso si rivolge ad amatori e professionisti che vogliono approfondire le conoscenze di struttura e editing di un progetto fotografico, partendo dal singolo scatto, fino alle basi della costruzione della sequenza narrativa. La parte relativa alla fotografia contemporanea permetterà ai partecipanti di rendersi conto di quale sia la situazione relativa ai nuovi linguaggi del mezzo fotografico, per ispirarsi e essere più consapevoli.
IL RACCONTO FOTOGRAFICO
Data partenza: 19 Novembre 
Ti senti bloccato e non riesci a raccontare attraverso le tue immagini, la storia che avevi in mente? Qualcosa che abbia senso?
Inizi cento progetti e non ne finisci nemmeno uno?
In questo corso ti spiegherò come iniziare, finire e non mollare un lavoro iniziato.
Ragioniamo su come esporre una storia che riguardi persone, luoghi eventi o oggetti, attraverso il mezzo fotografico.
E’ difficile realizzare una narrazione visuale coerente, accattivante e comprensibile, proverò a consigliarti alcuni metodi efficaci per riuscirci!Come posso sviluppare la capacità di esprimersi creativamente attraverso l’uso del mezzo fotografico? Come avere le idee necessarie per partire con un progetto?
Cerchiamo di capire quali siano i metodi per trovare idee efficaci alla produzione di progetti che mantengano un linguaggio coerente.
Fare esercizio ci permette di “osservare” la realtà e non solo di vederla. Bloccare e sfruttare frammenti utili a trasformare le idee in lavori finiti.
Dallo scatto alla selezione alla presentazione dell’immagine finale: ogni fase del lavoro del fotografo verrà presa in considerazione con il fine di realizzare un oggetto di comunicazione diretto, univoco ed efficace.

 PERCORSO AUTORIALE NEL MONDO DELLA FOTOGRAFIA
Data partenza: 20 Novembre 2022
Questo percorso si propone come obiettivo di accompagnare i fotografi in una crescita autoriale consapevole, indicando quali siano le modalità di lettura dell’immagine per un suo utilizzo migliore, fino al punto massimo per un autore: un libro. Il corso si rivolge ad amatori e professionisti che vogliono approfondire le conoscenze di struttura e editing di un progetto fotografico pensato ed esteso. 

VIAGGIO NELLA FOTOGRAFIA CONTEMPORANEA
Data 20 Novembre 2022 
Il corso ha come fine di far conoscere il linguaggio visivo e l’approccio all’idea della fotografia contemporanea, al fine di cominciare o proseguire il proprio viaggio nella fotografia con un linguaggio proprio, ma adeguato ai tempi. Verranno fornite le basi fondamentali per essere in grado di leggere la fotografia e produrre progetti personali consapevoli, attraverso l’analisi di lavori che hanno cambiato il linguaggio contemporaneo del mezzo fotografico. il percorso linguistico della fotografia, ha subito negli ultimi anni, molti cambiamenti che possono fornire utili indicazioni per un approccio nuovo, alla propria modalità di produrre. Verranno prese in considerazione tutte le opportunità di ibridazione del linguaggio, attraverso un percorso didattico volto ad ampliare la possibilità di applicazione pratiche alle idee, spesso apparentemente non declinabili in forma fruibile, trovando soluzioni per le idee dei partecipanti. Una base indispensabile per la propria cultura fotografica e per la necessità di comprendere come proseguire nel proprio cammino, nel mondo della fotografia autoriale. 
 
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