👉 Corso annuale di fotografia, anche online! Musa Fotografia

Buongiorno, abbiamo organizzato un corso ANNUALE di fotografia.
La proposta è disponibile sia in aula che online! Speriamo che il percorso didattico sia di vostro interesse!
Il corso annuale di fotografia è studiato per chi vuole avvicinarsi alla fotografia e vorrebbe raggiungere una preparazione generale nei settori e generi più importanti di questo linguaggio. Il corso parte da zero dando anche un’importante base legata all’utilizzo della macchina fotografica. Il corso dà l’opportunità di raggiungere una buona preparazione sia teorica che pratica, relativamente a tecnica e linguaggio fotografico, fino alla capacità di strutturare e costruire un progetto personale in autonomia, in diversi generi fotografici. 
­Corso annuale in aula­­
Corso annuale online­­
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Da Musa puoi seguire cinque tipi di formazione:
I CORSI PROFESSIONALI danno una preparazione completa per affacciarsi nel mondo del lavoro
I PERCORSI DI STUDIO composti da più corsi singoli e strutturati secondo una cronologia che permette di seguire un percorso di crescita omogeneo in un determinato settore della fotografia.
I CORSI SINGOLI si rivolgono a chi vuole seguire corsi unici
I CORSI ONLINE per studiare comodamente da casa
I WORKSHOP DI FOTOGRAFIA IN VIAGGIO in Italia o all’estero

I nostri incontri sono propedeutici all’affinamento della capacità visiva ed espressiva di ogni studente. Tutti sono composti da parti pratiche e teoriche. Vi saranno discussioni sugli scatti effettuati. Lo scopo dei corsi è quello di migliorare le capacità e il metodo degli studenti, al fine di cercare o affinare lo stile personale. Alcuni di questi corsi potrebbero portare a sbocchi professionali. I docenti coinvolti sono professionisti del settore e vi accompagneranno nella crescita del percorso formativo.
 
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Cammie Toloui,5 Dollars for 3 Minutes

Cammie Toloui è nata e cresciuta nella baia di San Francisco. Si è laureata in fotogiornalismo alla San Francisco State University. Il suo lavoro di fotografa documentarista l’ha portata in Russia, all’interno di ambulanze, strip club e altri mondi pubblici/privati.

Il suo lavoro è stato esposto alla Tate Modern di Londra, al San Francisco Museum of Modern Art, al New Museum of Contemporary Art di New York, alla San Francisco Camerawork Gallery e alla Wight Art Gallery di Los Angeles.

Ha ricevuto il New York Times Award for Excellence in Photojournalism, la Greg Robinson Memorial Photojournalism Scholarship e ha avuto l’onore di partecipare all’Eddie Adams Workshop.

Nel 2021 il suo libro della serie Lusty Lady 5 dollari per 3 minuti è stato pubblicato da Void.

Continua a documentare la sua vita e a svelare i tabù attraverso la sua fotografia, i suoi gioielli e la sua band, le Yeastie Girlz.

Tutte le immagini sono di Cammie Tolui

LUSTY LADY ‘5 Dollars for 3 Minutes’

Le fotografie di Lusty Lady sono state scattate all’inizio degli anni Novanta, era una studentessa di fotogiornalismo, non poteva permettersi il costo delle enormi quantità di pellicola e carta necessarie per i corsi, così facendosi coraggio fece un colloquio per diventare spogliarellista, ciò gli permetteva di guadagnare abbastanza soldi.

Durante il corso di fotogiornalismo gli venne chiesto di lavorare sulla propria vita quotidiana,

la fotografa decise così di fotografare i clienti del locale Lusty Lady Theater per cui offriva un dildo show gratuito in cambio di una o due foto. Cinque dollari significavano tre minuti di tempo per guardarla spogliarsi, posare e (far finta di) masturbarsi, mentre il cliente poteva fare quasi tutto quello che voleva.

Cammie Tolui:

“La verità è che ho trovato liberatorio fare la spogliarellista. Chi l’avrebbe mai detto? Mi ha permesso di liberarmi delle inibizioni sessuali; mi ha dato un enorme bacino di amicizie femminili forti, intelligenti, radicali, aperte e molto divertenti; mi ha dato la possibilità di avere un reddito decente che mi ha permesso di essere indipendente, mi ha sostenuto durante il mio percorso universitario e mi ha offerto un’enorme opportunità creativa che ha portato a una vita di riconoscimenti artistici positivi e, infine, a questo stesso libro”.

Nonostante il progetto sia stato esposto in istituzioni prestigiose, ciò che è stato mostrato sono scatti di lei, di clienti vestiti o delle poche coppie eterosessuali della serie.

Le immagini di uomini in erezione sono rimaste in gran parte inedite. “I curatori e gli editori hanno scelto le immagini in cui c’era una donna, perché è sicuro”, dice Toloui. “Siamo abituati a vedere le donne in un contesto sessualizzato. Ma per me era così frustrante che non mostrassero il vero lavoro, cioè gli uomini che si masturbano. È la maggior parte del lavoro”.

Ci sono voluti quasi 30 anni e uno specialista emergente di libri fotografici, Void di Atene, per pubblicare tutta la serie al completo;

questo riflette una maggiore apertura contemporanea sul lavoro sessuale e sulla sessualità femminile, ma anche il fatto che ora ci sono più artiste, editori e curatori donna, “quindi non sono solo gli uomini a decidere cosa può essere visto”. Tuttavia, l’autrice afferma che c’è ancora molto da fare per mostrare lo sguardo femminile e la sessualità maschile, e aggiunge che farlo aiuterà anche gli uomini. Se il patriarcato stabilisce determinati ruoli per le donne, lo fa anche per gli uomini, sottolinea l’autrice; per alcuni dei suoi clienti, il Lusty Lady era l’unico posto in cui potevano far cadere la maschera. Era l’unico posto, forse, dove potevano mostrare i loro veri desideri, la lingerie sotto l’uniforme.

Cammie Tolui:

“Questi uomini non stanno fingendo”, dice. “Tutte quelle cose che si vedono ogni giorno, uomini che devono pavoneggiarsi, ingigantirsi, camminare a testa alta o parlare da duri, sono un fardello per chi non è così. Ma agli uomini è permesso di essere qualcosa di diverso dall’ideale maschile? Questa rivoluzione deve ancora avvenire”.

Sitografia:

https://www.discardedmagazine.com/portfolio/cammie-toloui-on-creating-a-mirror-to-male-gaze/

https://www.cammiet.com/lusty-lady

https://www.theguardian.com/culture/2021/aug/16/cammie-toloui-camera-sex-worker-photojournalist

https://void.photo/5dollars

https://i-d.vice.com/en/article/v7e7km/feminist-strip-club-90s

Identità e metodo nel reportage documentario con Simone Cerio

Quante immagini produciamo oggi senza sapere il perchè?
Quante fotografie raccontano davvero di noi?

IDEM (Identità e Metodo) è un percorso ideato per chi sente l’esigenza di rappresentare il mondo che lo circonda in maniera personale e riconoscibile.

Simone Cerio è un fotografo documentarista italiano, molto conosciuto per la sua ricerca sul tema dell’identità e delle disuguaglianze. La sua didattica è basata su un metodo specifico, sviluppato a partire dall’esperienza diretta sul campo e da una ricerca profonda sulla fotografia documentaria e sulle nuove tecniche narrative.
Nel percorso di IDEM verrà data particolare attenzione alle attitudini individuali e al proprio vissuto, allo studio di molteplici approcci fotografici, attraverso tecniche di confronto, in un processo di ricerca di quelle tematiche e narrative in cui ci riconosciamo, semplicemente perché affini a noi stessi.Tutto è impostato sulla produzione di un progetto personale, partendo dal suo concepimento fino all’output più funzionale per il pubblico.­

Identità e metodo info­

CORSI ONLINE
Per studiare comodamente da casa 

Corso annuale di fotografia online
Percorso linguaggio full
Percorso autoriale
Visual storytelling, incontro con te stesso, progetta un lavoro da zero con Sara Munari
Percorso fotoritocco e gestione immagini con Fabio Viganò NEW
Reportage fotogiornalistico con Pierpaolo Mittica
Il linguaggio fotografico con Sara Munari
Lo stile fotografico, come trovarlo con Sara Munari
Il racconto fotografico con Sara Munari
Viaggio nella fotografia contemporanea con Sara Munari
Photoediting funzionale e creativo con Paola Riccardi
Lightroom con Fabio Viganò NEW
Photoshop con Fabio Viganò NEW
Farsi strada come autori con Alessia Locatelli
Corsi ONE TO ONE
Corso base di fotografia con Fabio Viganò
Corso avanzato di fotografia con Fabio Viganò
Corso base più avanzato di fotografia online con Fabio Viganò­

­CORSI SINGOLI SUL LINGUAGGIO IN AULA

Utilizzo del linguaggio fotografico e capacità di usarlo correttamente. Corsi in aula. 

Percorso linguaggio base per l’utilizzo corretto di immagini e gruppi di immagini
Percorso autoriale – come farsi strada del mondo della fotografia

Il linguaggio fotografico con Sara Munari
Lo stile fotografico, come trovarlo con Sara Munari
Il racconto fotografico con Sara Munari
Photoediting creativo con Paola Riccardi
La costruzione del portfolio, come e cosa fare con Sara Munari
Viaggio nella fotografia contemporanea con Sara Munari
Farsi strada come autori con Alessia Locatelli
Creare un libro fotografico con Grazia Dell’Oro
Lightroom  con Fabio Viganò
Photoshop con Fabio Viganò­

CORSI SINGOLI SUL LINGUAGGIO ONLINE
Utilizzo del linguaggio fotografico e capacità di usarlo correttamente.  

Percorso linguaggio full – base per l’utilizzo corretto di immagini e gruppi di immagini
Percorso autoriale, come farsi strada del mondo della fotografia
Visual storytelling, incontro con te stesso, progetta un lavoro da zero con Sara Munari
Percorso fotoritocco e gestione immagini con Fabio Viganò
Il linguaggio fotografico con Sara Munari
Lo stile fotografico, come trovarlo con Sara Munari
Il racconto fotografico con Sara Munari
Viaggio nella fotografia contemporanea con Sara Munari
Photoediting funzionale e creativo con Paola Riccardi
Lightroom con Fabio Viganò 
Photoshop con Fabio Viganò 
Farsi strada come autori con Alessia Locatelli­

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Cristina Garcìa Rodero, avere posate d’argento non renderà il tuo cibo più gustoso

“La fotocamera ti aiuta, ma il motore è il tuo cuore o la tua testa. Avere posate d’argento non renderà il tuo cibo più gustoso” (C.G.Rodero)

Articolo di Giovanna Sparapani

SPAIN. Almonte. 1977. The virgin returns to the temple. Cristina Garcìa Rodero

Nata a Puertollano in Spagna nel 1949,  dopo aver studiato pittura presso la Scuola di Belle Arti di Madrid, decide di dedicarsi esclusivamente alla fotografia, materia che ha insegnato fino al 2007 nella stessa Università.  In un’ interessante intervista pubblicata sul sito dell’Agenzia Magnum, la Rodero racconta che dopo la laurea si era recata a Firenze per studiare fotografia, ma, delusa dagli insegnamenti ricevuti nella città del giglio, aveva optato per la fotografia di strada al fine di ottenere interessanti reportage. A questo proposito con modestia la fotografa afferma che: “Il reportage è una scuola di vita. I tuoi insegnamenti si basano su errori ed errori”.

Una delle sue più compiute e importanti ricerche è rivolta a documentare le feste popolari e le tradizioni religiose spagnole, attraverso un cospicuo numero di fotografie raccolte  nel libro España Oculta, (ed.Lunwerg, Barcellona 1989); il volume che è stato ristampato più volte e tradotto in diverse lingue, ha ottenuto al Festival di Fotografia di Arles l’ambito riconoscimento di “ Book of the year Award”. Inoltre, dopo aver vinto l’importante Premio di Fotografia Nazionale in Spagna nel 1996, è stata la prima donna spagnola nominata nel 2009 membro effettivo dell’Agenzia Magnum.

SPAIN. La TrinitŽ, Lumbier, Espagne, 1980 – Cristina Garcìa Rodero

Una profonda cultura etnologica e antropologica, ricca di riferimenti artistici e letterari, le ha consentito di indagare sulle radici del popolo spagnolo, attraverso una ricerca per immagini sul  mondo rurale e la ritualità arcaica: le sue fotografie trascendono la mera cifra documentaristica alla ricerca di una qualità estetica e narrativa potente.

Gli scatti in bianconero dai netti contrasti chiaroscurali riescono ad affascinare l’osservatore, evidenziando il mistero e una spiritualità antica che trascende una visione oggettiva della realtà. La fotografa non indugia su particolari folkloristici di facile richiamo: le persone umili, che partecipano ai riti, sono colte nella loro semplicità che le rende affascinanti e talora inquietanti, come le immagini degli uomini incappucciati vestiti di lunghe tuniche che lasciano intravedere solo gli occhi e i piedi scalzi, intangibili fantasmi che vagano in gruppo durante le processioni attraverso le strade dei paesi: il bianconero è molto contrastato, le inquadrature e i tagli sono audaci a evidenziare con forza e passione la vita quotidiana degli umili, in una parola, degli ultimi che tengono vive  con determinazione le loro tradizioni popolari e religiose.

Cristina Garcia Rodero A onze heures au Salvador, Cuenca. Spain. 1982

Il suo sguardo appassionato  si sofferma sugli atteggiamenti delle donne che sfilano incappucciate in nero e sugli uomini che portano sulle spalle pesanti croci,  evidenziando con forza come dai loro sacrifici arcaici trasudino significati legati alla sfera della  carnalità e dell’ erotismo. Di eccezionale intensità espressiva sono il ritratto dell’uomo con candelotti poggiati sulla testa che colano cera sul suo volto e della donna ritratta con quattro candele dentro la bocca che sembrano soffocarla.

Fotografia di Cristina Garcìa Rodero

“All’epoca pensavo di poter fare qualcosa in cinque anni, ma alla fine ne ho presi 15. Più facevo ricerche, più trovavo. Ed è diventata una sfida per me, scoprire queste tradizioni nascoste, farle conoscere, fare in modo che non si perdessero nella storia. Ho cercato di fotografare l’anima misteriosa, vera e magica della Spagna popolare in tutta la sua passione, amore, umorismo, tenerezza, rabbia e dolore, in tutta la sua verità raccontando i momenti pieni ed intensi nella vita di personaggi così semplici e irresistibili, come fosse una sfida personale nella quale ho investito tutto il mio cuore”. (G.C.R.).

SPAIN. 1980. Salve a la Vierge de Ujué, Lumbier. Cristine Garcìa Rodero

Cristina Garcia Rodero Waiter chocolate with churros Cartagena. Spain. 1981

Cristina Garcìa, curiosa e solidale con il genere umano di tutto il globo, si è interessata a documentare anche le tradizioni e i riti popolari e religiosi di altri paesi, dedicando particolare attenzione ai luoghi e alle tradizioni di Haiti e dell’America Latina, in particolare del Venezuela.  Il suo lavoro “Rituals in Haiti” fu esposto per la priva volta alla Biennale di Venezia nel 2001.

 In Italia, più o meno nello stesso periodo, quando fiorivano studi etnologici e antropologici, la fotografa napoletana Marialba Russo ha prodotto un prezioso lavoro in cui documenta con occhio attento e partecipato le tradizioni religiose e popolari del sud Italia.

PINO BERTELLI, la Fotografia ribelle, Interno4 2022, Rimini

https://www.magnumphotos.com

https://www.fotografiaartistica.it

Articolo di Giovanna Sparapani

L’articolo ha solo scopo didattico e culturale, le fotografie sono dell’autrice e non possono essere usate per fini commerciali.

Visual Storytelling, incontro con te stesso, corso con Sara Munari

Visual Storytelling, incontro con te stesso, corso con Sara Munari

Buongiorno, ecco il mio corso del cuore, Visual Storytelling!

Questo corso si propone come obiettivo di indicare quali siano le modalità della narrazione fotografica, dalla ideazione del progetto, alla sua concretizzazione. 

Sara Munari, fotografa riconosciuta a livello internazionale, vi accompagnerà in questo viaggio volto a capire, sulla base degli argomenti proposti, come costruire una storia coinvolgente e unica. Il corso si rivolge ad amatori e professionisti che vogliono approfondire le conoscenze di struttura e editing di un progetto fotografico, pensato ed esteso. Il percorso prevede la realizzazione di un progetto personale che verrà strutturato e finito entro la fine delle lezioni. Lo scopo è di progettare un lavoro finito che si basi sulle attitudini e capacità dell’alunno. Sono previsti esercizi in interni ed esterni che possano stimolare e indicare nuove vie da seguire, in termini di linguaggio fotografico. Verrà spiegato come pensare, progettare, svolgere, organizzare e presentare un progetto fotografico compiuto, imparando a portare le conoscenze tecniche a favore della visione personale per un racconto fotografico articolato che possa sfociare addirittura in un libro. Verranno affrontati argomenti anche sul photoediting più professionale e le modalità per seguire un percorso corretto, a livello autoriale.­

CORSI ONLINE
Per studiare comodamente da casa 

Corso annuale di fotografia online
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Percorso autoriale
Visual storytelling, incontro con te stesso, progetta un lavoro da zero con Sara Munari
Percorso fotoritocco e gestione immagini con Fabio Viganò NEW
Reportage fotogiornalistico con Pierpaolo Mittica
Il linguaggio fotografico con Sara Munari
Lo stile fotografico, come trovarlo con Sara Munari
Il racconto fotografico con Sara Munari
Viaggio nella fotografia contemporanea con Sara Munari
Photoediting funzionale e creativo con Paola Riccardi
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Corsi ONE TO ONE
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Corso base più avanzato di fotografia online con Fabio Viganò­Vai alla pagina dei corsi­

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CORSI SINGOLI SUL LINGUAGGIO IN AULA
Utilizzo del linguaggio fotografico e capacità di usarlo correttamente. Corsi in aula. Percorso linguaggio base per l’utilizzo corretto di immagini e gruppi di immagini
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La post-fotografia di  Isabelle Minh

Articolo di Giovanna Sparapani

Nata a Schötmar in Germania nel 1965, vive e lavora in Francia, a Parigi.

Ha studiato matematica e si è laureata in ingegneria all’École Nationale Supérieure d’Ingenieurs  a Caen in Normandia, frequentando contemporaneamente l’École Nationale Supérieure de la Photographie di Arles: dopo i suoi primi lavori svolti a Berlino in qualità di ingegnere, ha lasciato la sua professione per dedicarsi interamente alla fotografia, fino a diventare un’artista concettuale a tutto tondo.

Flickr, after Paul Sharits

“ Alcuni anni fa, quando mi sono resa conto di quanto la rivoluzione digitale avesse cambiato decisamente il nostro rapporto con la fotografia, ho deciso di abbandonare la mia pratica tradizionale del mezzo….” (I. LM) . Allontanatasi gradualmente dalla riproduzione del mondo reale, si è concentrata ad analizzare  il ruolo della fotografia nella società contemporanea, al fine di comprenderne l’essenza più profonda. Ha dedicato i suoi studi con metodica precisione – derivatale senza dubbio dalla sua formazione scientifica – ai mezzi e ai dispositivi che permettono di fissare le immagini dalle quali oggi siamo letteralmente invasi.

Al 2008 risale una serie di fotografie dal significativo titolo “ Trop tôt, trop tard” in cui Isabelle si dedica ad analizzare alcune immagini fotografiche del grandissimo Henry Cartier Bresson, con la finalità di destrutturare la teoria dell’ “istante decisivo”. “Henry Cartier Bresson è stato un modello per molti che si avvicinavano alla fotografia verso la fine degli anni ’80, per i quali il rispetto di alcune regole quale ‘l’istante decisivo’, la composizione bilanciata…erano garanzie di riuscita dell’immagine” (I. LM).La Le Minh intuisce che, con il diffondersi della tecnica digitale, questa teoria inizia a scricchiolare perché l’uso di Photoshop permette di intervenire per superare i difetti e ricomporre le immagini a nostro piacimento: il mondo della fotografia ha subito una trasformazione radicale. Con coraggio decide di destrutturare alcune delle foto più celebri di Cartier Bresson, togliendo ciò che per il fotografo francese incarnava “il momento decisivo” come ad esempio  il famoso ‘salto’: ne escono fuori delle immagini completamente diverse in cui la cifra dominante diviene la solitudine e il silenzio. Inoltre grazie a queste fotografie ‘destrutturate’  comprendiamo la robusta impalcatura geometrica e il deciso contrasto di ombre e luci che stanno alla base delle fotografie del grande francese.

Isabelle Le Minh, da Cartier Bresson Cartier Bresson

 Si tratta di un’operazione altamente concettuale che ci invita a riflettere sull’essenza stessa della fotografia, sui suoi limiti, sull’originalità delle immagini in un mondo in cui possono essere manipolate all’infinito.

Mi piace ricordare, in mezzo a importanti lavori che hanno visto Isabelle protagonista di numerose esposizioni in tutto il mondo, l’imponente mostra del 2017 in Normandia a Rouen, dal titolo assai esplicativo “ After Photography &Beyond”, in cui l’artista esplora i diversi campi della fotografia, soffermandosi sulla storia, gli oggetti, le tecniche, gli usi e  i principali fondamenti teorici di essa.

 Celebre la sua serie di foto del 2015, dedicata ad immortalare obiettivi fotografici delle più svariate epoche che campeggiano come geometriche sculture cilindriche su fondi rigorosamente bianchi, in composizioni che richiamano in modo esplicito le immagini degli  edifici industriali dei coniugi Becher, da cui il titolo “ Objektiv, after Bernand and Hilla Becher”.

Isabelle Le Minh, Objektiv

… non più la fotografia come mezzo per rappresentare il mondo, ma l’arte come mezzo per mettere in discussione la fotografia” (I. LM)

BIBLIOGRAFIA

A.A.V.V. After Photography & Beyond, catalogo dell’esposizione “ After Photography” presentata a Frac Normandie Rouen, Sotteville-les-Rouen nel 2017. Ed. Dilecta, Parigi

Per conoscere il lavoro dell’artista:  https:/ galeriegaillard.com Isabelle Le Minh

Tutte le immagini sono di proprietà dell’artista e sono proposte esclusivamente per scopo didattico e culturale.

Articolo di Giovanna Sparapani

Percorso su come farsi strada come autori, Musa fotografia.

Percorso su come farsi strada come autori
Buongiorno, ecco il percorso che consiglio ai fotografi che hanno voglia di capire come funziona il mondo della fotografia autoriale e che vorrebbero intraprendere un cammino personale in questo settore.
Ciao Sara  

Questo percorso, disponibile online e in aula, si propone come obiettivo di accompagnare i fotografi in una crescita autoriale consapevole, indicando quali siano le modalità di lettura dell’immagine per un suo utilizzo migliore, fino al punto massimo per un autore: un libro. Il corso si rivolge ad amatori e professionisti che vogliono approfondire le conoscenze di struttura e editing di un progetto fotografico pensato ed esteso.

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