Le fotografie dei tatuaggi dei criminali russi.

Nelle carceri di tutto il mondo, i tatuaggi possono diventare parte integrativa della vita di un detenuto,mostrare il crimine commesso e sono un mezzo per comunicare con gli altri. Arkady Bronnikov è considerato il principale esperto russo di iconografia del tatuaggio e ha recentemente pubblicato una raccolta di circa 180 fotografie di criminali rinchiusi negli istituti penitenziari sovietici.

Negli anni ’30 cominciarono ad emergere le caste criminali russe e con queste una cultura del tatuaggio per definire il ranghi e reputazioni. Fino alla seconda guerra mondiale, qualsiasi tatuaggio connotava un criminale professionista, fatta eccezione per i tatuaggi sui marinai.

Per esempio i tatuaggi di un ladro rappresentano il suo “abito” e indicano il suo status all’interno della comunità e il controllo che ha sugli altri ladri. I tatuaggi mostrano successi e fallimenti, condanne detentive e il tipo di lavoro svolto da criminale. Potrebbero anche rappresentare la sua famiglia.

Dagli anni ’50 Nikita Kruscev si mosse per lo sradicamento della criminalità dalla società sovietica, posizione che continuò con altri politici negli anni a seguire. Questo rallentò il diffondersi di questi tatuaggi.

Dal 1985, con la Perestroika ci fu un nuovo aumento dei tatuaggi che diventarono quasi di moda e diluivano lo status dei tatuaggi da esclusivamente criminale a mezzo di espressione personale espresso sul proprio corpo.

Le combinazioni di immagini, come una rosa, filo spinato e un pugnale, formano significati combinati. Spesso venivano utilizzati per denigrare le autorità e i leader del Partito Comunista venivano raffigurati come diavoli, asini o maiali.

(Photo credit: Arkady Bronnikov / FUEL)

Queste fotografie dei tatuaggi dei prigionieri russi furono raccolte da Arkady Bronnikov dalla metà degli anni ’60 alla metà degli anni ’80. Arkady Bronnikov era esperto in criminalistica presso il Ministero degli affari interni dell’URSS e una delle sue funzioni consisteva nel visitare le istituzioni correzionali delle regioni degli Urali e della Siberia.

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