Il paradossale mondo di Lars Tunbjörk

Il paradossale mondo di Lars Tunbjörk

Lars Tunbjörk nasce nel 1956 a Borås in Svezia, comincia la sue esperenzia di fotografo a 15 anni, lavorando come fotoreporter per quotidiani locali e successivamente nazionali. Da subito il suo modo di osservare la realtà di tutti i giorni lo spinge a soffermarsi su dettagli e stranezze spesso non percepite dall’occhio di molti; la sua visione particolare lo spinge a decidere di indagare queste particolarità, sviluppando uno stile sempre più personale e originale.

I suoi lavori sono spesso caratterizzati dal rapporto dell’uomo con l’ambiente e dall’influnza che quest’ultimo ha sulle persone e sulla loro vita.

Per con un documentario in bianco e nero sulla vita quotidiana svedese, gli viene assegnato il premio “Swedish Pictureof the Year”.

Il Dagens Nyheter titolava: “Lars Tunbjörk ha mostrato la Svezia attraverso la sua stessa malinconia”

Spesso nei suoi lavori possimo ritrovare una graffiante ironia che porta l’osservatore a porsi sempre una serie di interrogativi.

Nel 2005 vince il primo premio al World Press Photo, nelle sezione storie di Arte e Spettacolo, con la sua collezione di immagini dietro le quinte della Paris Fashion Week.

Lars Tunbjörk espone le sue opere in tutto il mondo. Nel 2009 ha partecipato al Photo Phnom Penh Festivalin Cambogia, durante il quale alcune delle sue fotografie sono state esposte per rappresentare la Svezia. L’ultima mostra ha avuto luogo a Tolosa nel 2013, dove Lars Tunbjörk ha presentato I Love Boras, Office e Vinter.

Le sue immagini sono inoltre raccolte presso molti musei; il MoMA di New York, il Centre Pompidou, la Maison Européenne de la Photographie di Parigi e il Moderna Museet di Stoccolma.

L’ultimo lavoro di Lars, prima della sua morte avvenuta nel 2015, è Going Mobile (2014), dove documenta le popolazioni degli Stati Uniti che hanno scelto di vivere in case mobili.

Lars Tunbjörk è rappresentato dall’Agenzia  VU’.

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