Storia di Gina. Giovane fotografa scomparsa troppo presto.

“Salve, mi chiamo Leo Scagliarini, vivo e lavoro a Roma (…). Sto cercando un professionista che possa seguire un percorso di valutazione, catalogazione, raccolta e valorizzazione del materiale fotografico di Gina Alessandra Sangermano, nata nel 1966 a Bisignano, un piccolo paese della Calabria in provincia di Cosenza, e deceduta a 40 anni a Roma, nel mese di luglio 2007. Gina, mia moglie, si era trasferita a Roma nel 1986 per studiare psicologia, ma ben presto la fotografia è diventata, come lavoro e come attività di ricerca continua, la sua passione. La breve esistenza di Gina si è concentrata su un lavoro di ricerca in molti altri campi oltre alla fotografia: installazioni artistiche, design, lampade, ceramica raku, riciclo, scritti…. In vita Gina non ha mai esposto le sue fotografie, né ha mai valorizzato le proprie opere. Dopo la sua morte ho raccolto con passione e attenzione le sue molteplici tracce per ora solo a livello fotografico quali negativi, diapositive, fotografie digitali, stampe, Polaroid, microfilm, scansionando e cercando di ordinare una parte di questo enorme materiale per me preziosissimo: a oggi circa 6600 file. La contatto, quindi, sperando in un suo riscontro. Grazie dell’attenzione! Cordiali Saluti. Leo Scagliarini”.

Inizia con una commuovente lettera la breve presentazione che vorrei fare di questa fotografa: Gina Alessandra Sangermano. La lettera è del marito, Leo Scagliarini. Viene inviata a Loredana de Pace, come richiesta di aiuto per la valorizzazione di tutto l’archivio della moglie.

Gina muore di cancro a quarant’anni, poco meno della mia età. Era una donna forte, lo si percepisce dalle fotografie, le sue fotografie. Doveva essere innamorata delle possibilità narrative che la Fotografia le proponeva e che sperimentava con passione.

Aveva una piccola camera oscura nella quale me la posso immaginare persa, come capitava a me, tra la puzza di liquido di fissaggio e i pensieri, che nella penombra della luce rossa, corrono veloci.

Pensieri che la fotografa si appuntava, scritti, immagini, appunti.

Il lavoro di riordino è cominciato e Loredana me ne ha reso partecipe.

Sono felice di aver conosciuto il lavoro di Gina e di condividerlo con voi.

Vi allego i link ai quali trovare informazioni.

LA STORIA DI GINA DISCOVERING GINA

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