Torna Photolux! Non perdetevelo.

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Torna a metà novembre Photolux, festival internazionale di fotografia, con un programma ricchissimo. Se riuscite, fateci un salto!

Anna

Photolux Festival 2017 | Lucca, 18 nov – 10 dic

©-Jacques-Henri-Lartigue--1024x926©-Jacques-Henri-Lartigue

“Il Mediterraneo è un immenso archivio e un profondo sepolcro.”
(Predag Matvejevic)

Le parole di Matvejevic risuonano, nella loro attualità.
Il Mediterraneo è lo scenario nel quale negli ultimi anni si sta consumando l’emergenza umanitaria legata ai flussi migratori verso le coste europee, una delle più gravi per le sue proporzioni in termini di persone coinvolte e per le ripercussioni sul sistema di valori e sull’identità dell’Europa.
E oggi più che mai si avverte l’urgenza di tornare a interrogare il Mediterraneo e la sua storia, di trovare un nuovo dialogo tra le culture.

L’edizione 2017 di Photolux Festival vuole essere un focus sui fotografi del Mediterraneo e su quelli che del “mare nostrum” hanno fatto l’oggetto del proprio sguardo, che dia luogo a inedite contaminazioni e che provi a raccontare un mare dove da millenni si incontrano e scontrano civiltà che ne arricchiscono e complicano la storia.

Tra le mostre principali, vi segnaliamo in particolar modo: Jacques-Henri Lartigue | Diary of a century, Josef Koudelka | Vestiges, Paolo Verzone | Cadetti, Nick Hannes | Mediterranean. The continuity of man, Bernard Plossu | L’heure immobile. Métaphysique méditérranéenne, Albert Watson | Maroc.

©Joseph Koudelka

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Qui le mostre

Qui il programma

Qui le letture portfolio

Come sempre ricco il programma del festival: oltre alle tantissime mostre (qua sopra trovate solo le principali, ma non limitatevi a quelle),  ci saranno letture portfolio, talks, workshop e presentazioni di libri, tra cui – da non perdere – Storytelling a chi? di Sara Munari:

DOMENICA 10 DICEMBRE
ore 16:00 | Auditorium Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca, via San Micheletto, 8
Presentazione dell’ultimo libro di Sara Munari, Storytelling a chi? (ed. emuse)

Qui il link al sito del Photolux

 

Belle immagini (in un bel libro) dalla periferia di Bucarest

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Non recente, (l’edizione è del 2010) ma comunque, a mio parere, vale la pena di essere menzionato, il libro edito a Postcart.

I Cocalari vivono raccogliendo ferraglia e tutto quanto possa avere un anche minimo valore, vivono in case fatte con quel che trovano e si riscaldano bruciando qualsiasi cosa. Occupano lo spazio lasciato da un lago artifciale prosciugato, per quello che era un “sogno” infranto di e da Ceaucescu.

Tutto questo è passato attraverso l’obiettivo di Alfredo D’Amato, che è entrato in questo non mondo fatto di persone che vivono arrabattandosi da quando, dopo le rivolte del 1989, che portarono alla caduta del regime comunista, restarono senza casa.

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Foto di Alfredo D’Amato

Cocalari ci presenta uno strano mondo fatto di mezze misure (…) Alfredo D’Amato scatta le sue fotografie che è in mezzo, trova il significato ai margini e ci mostra che c’è comunque un’oscurità, una difficoltà, una frattura che attraversa questo luogo dove niente è diritto o veramente a fuoco…”

Un bel libro, fatto di belle immagini e con una introduzione di Ken Grant ed il testo di Anthony Bannon.

Postato da Angelo “.”