Concorsi e premi fotografici in scadenza a maggio

Buongiorno, eccovi la selezione dei concorsi e premi in scadenza per il mese di maggio.

daylight

Daylight Photo Awards

Scadenza: 1 maggio 2017
Premi: $ 1.000
Fee: $35

Daylight è un’organizzazione senza scopo di lucro dedicata alla pubblicazione di libri d’arte e di fotografia. Esplorando la modalità documentaria insieme alle preoccupazioni più concettuali di fine-art, le pubblicazioni uniche da collezionare di Daylight lavorano per rilanciare il rapporto tra arte, fotografia e il mondo.
Vanno inviate da 15 a 20 immagini che dimostrino la capacità di costruire una forte serie visiva e un lavoro coesivo.

Link daylightphotoawards.com


Capricious

Capricious Photo Award

Scadenza: 1 maggio 2017
Premi: Pubblicazione del valore di $ 10.000
Fee: /

Il Capricious Photo Award è una competizione internazionale annuale, che concede ad un fotografo emergente l’opportunità di pubblicare un libro in edizione limitata. Questo è il nostro premio inaugurale.
Il premio Capricious fornirà a un fotografo le risorse e il supporto editoriale per portare a termine un corpo di lavoro. Il premio sarà giudicato da fotografi, critici e curatori, con l’intento di scegliere un fotografo il cui lavoro sia distinto in termini di punti di vista e coraggiosa rilevanza per le problematiche del nostro tempo. Il premio inaugurale continua l’eredità di Capricious Magazine, che culmina nella forma di un libro fotografico che verrà pubblicato nell’autunno 2017.

Link capricious.picter.com

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Festival di Lodi, impressioni.

Come ogni anno il Festival di Lodi si conferma luogo di incontro e scambio culturale. Oltre alle mostre, ottime, del circuito principale è possibile visitare numerose mostre dell’off. Anche in questo caso l’offerta è interessante. Le esposizioni sono distribuite nelle vie principali della cittadina. Insomma una bella giornata tra vie e viuzze, mostre e fotografi che accorrono. Mi  stupisce sempre  la collaborazione che nasce tra i volontari e gli organizzatori. Ottimo esempio.

Tra l’altro alcune mostre mi hanno anche fatta incazzare per misera invidia fotografica e poco umana. 😁

Bello anche il catalogo editore (guardalo al link) Emuse. In vendita a 20 euro piuttosto che 25.

Le mostre che mi hanno emozionata maggiormente, non in ordine di preferenza. Cliccate sulle foto per ingrandire.

In-depth analysis area | NANCY BOROWICK – A Life in Death

The Embrace

Howie and Laurel Borowick embrace in the bedroom of their home. In their thirty-four year marriage, they never could have imagined being diagnosed with stage-4 cancer at the same time. Chappaqua, New York. March 2013.

His and Hers

Howie calls these “his and hers” chairs. He sits beside Laurel, his wife of thirty-four years, they get their weekly chemotherapy treatments, side by side at Oncologist Dr. Barry Boyd’s office. Greenwich, Connecticut. January, 2013.

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“Sei un bastardo che tu faccia o non faccia la foto”

Pochi mesi fa, gli attentati all’aeroporto e alla metropolitana di Bruxelles; non si contano i filmati e le fotografie che sono apparse su tutti gli organi di informazione. Una di queste, scattata dalla giornalista georgiana Ketevan Kardava, ha riportato a galla l’annosa questione di quanto sia lecito/etico scattare questo tipo di fotografie invece di prestare assistenza.

slide_483400_6631386_free.jpg                                                                                       (Ketevan Kardava)

La risposta della Kardav a chi le chiedeva se non fosse stato più utile posare la fotocamera ed aiutare le vittime, è stata: “Non so come ho fatto. Non so come ho scattato quella foto. Come giornalista è stato un mio istinto, in quel preciso momento, ho realizzato che per mostrare al mondo cosa stava succedendo in quegli attimi di terrore, una foto era più importante”.

Ad un simile “dilemma” furono messi davanti Kevin Carter nel 1994 per la celeberrima foto della bimba sudanese con l’avvoltoio, prima di lui Franck Fournier, WPP nel 1985, con l’immagine della bimba colombiana prigioniera di una colata di fango causata dall’eruzione di un vulcano e prima ancora Eddie Adams nel ’69.

Unknown.jpeg                   les-photos-les-plus-controversees_1-diaporama.jpg    (Kevin Carter)                                                                         (Franck Fournier)

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                                                 (Eddie Adams)

Tutti i dibattiti, gli articoli e le disquisizioni, non hanno mai portato a condanna o assoluzione (mi si perdonino i termini) degli autori delle immagini e nemmeno ho l’arroganza di pensare che lo possano fare queste poche righe, ma vorrei provare a stimolare una vostra riflessione che mi auguro, anche per una crescita personale, vogliate condividere con noi. La frase che sta nel titolo è di Gilles Peress (di cui abbiamo già presentato un libro) e forse sintetizza tutta la questione, ma ho voluto provare a darmi delle risposte che, ripeto, non sono certo il Vangelo. Penso che chiunque fotografi, ma non solo, abbia dei limiti propri oltre il quale non vorrebbe o non intende spingersi, questi limiti non sono imposti da leggi, civili o religiose che siano, ma derivanti dal vissuto di ognuno di noi e proprio perché autoimposti, potremmo un giorno oltrepassarli e spostare questo confine etico un poco più in là. Questo, come dicevo, non riguarda solo chi fotografa, ma anche chi selezione le immagini da pubblicare, la testata stessa che le diffonde, fino al fruitore finale che decide se acquistare o aprire il sito di quella testata per guardare queste fotografie.

Credo, a torto o a ragione, che sia anche leggermente ipocrita scagliarsi sulla giornalista georgiana per aver fatto null’altro che il suo lavoro, ossia raccontarci, quando siamo i primi a sfoderare il nostro smartphone e scattare immagini dell’incidente accaduto sotto casa o appassionarci davanti a trasmissioni che raccontano altrui disavventure; con questo non voglio puntare il dito ne contro chi produce o pubblica queste foto, ne contro i censori delle stesse, ma invitarvi ad indagare su quali siano i vostri “limiti” e magari condividerli su questo blog.

Interessante, per chi volesse approfondire, leggere l’articolo pubblicato dall’ European Journalism Observatory sull’argomento (e che mi ha stimolato queste righe), di cui lascio il link di seguito.

Grazie a tutti….Angelo

 

Tutti i premi in scadenza a giugno, partecipate!

Eccovi una lista di concorsi e premi internazionali in scadenza nella prima metà di giugno.


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IAFOR Documentary Photography Award

Scadenza:  1 giugno 2016
Premi:  £ 1.000 più altri premi
Fee:  /
Tema:  Giustizia

IAFOR Documentary Photography Award è un premio internazionale di fotografia che mira a promuovere e sostenere lo sviluppo professionale dei fotografi documentaristi emergenti e fotoreporter.
Il premio di quest’anno sarà giudicato da una giuria di professionisti leader nel settore della fotografia documentaria e di fotogiornalismo, compreso il nostro Giudice Dr. Paul Lowe (Panos Pictures/University of the Arts London), Ed Kashi (VII Photo Agency/TALKING EYES MEDIA) e Simon Roberts.
Il tema del premio 2016 è “Giustizia”.
I candidati devono avere età inferiore ai 31 anni al 1 giugno 2016.

Link iaforphotoaward.org


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Alfred Fried Photography Award

Scadenza:  1 giugno 2016
Premi:  € 10.000 foto dell’anno
Fee:  /
Tema:  Pace

La fotografia cattura il sentimento di un momento, che riflette il mondo reale in un’immagine. Il Premio Alfred Fried si propone di mostrare gli sforzi umani per vivere insieme in pace e la ricerca della bellezza e della bontà della nostra vita. Il premio va a quelle fotografie che meglio esprimono l’idea che il nostro futuro sta nella coesistenza pacifica.
L’Alfred Fried Photography Award viene presentato ogni anno il 21 settembre, nella Giornata Internazionale della Pace delle Nazioni Unite.
Il fotografo vincitore riceverà un premio di 10.000 euro e la fotografia vincente sarà esposta nell’edificio del Parlamento Austriaco per un anno. Alla fine dell’anno, sarà aggiunta alla collezione permanente del Parlamento. Inoltre, cinque fotografi saranno selezionati per ricevere la Medaglia della Pace Fried Alfred.

Link friedaward.com

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WORLD.REPORT AWARD Documenting humanity

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Il Festival della Fotografia Etica ha il piacere di presentare la quinta edizione del World.Report Award.
Il Festival nasce e viene gestito con logiche di volontariato culturale e vuole avvicinare il grande pubblico a contenuti di rilevanza etica, utilizzando la fotografia come strumento di comunicazione e conoscenza analizzando le differenti declinazioni del delicato rapporto tra etica, comunicazione e fotografia. Il Festival si è imposto all’attenzione del pubblico per il livello qualitativo e la fama internazionale dei fotografi che hanno preso parte alle precedenti edizioni.

L’ambito dei premi è quello del fotoreportage sociale e documentaristico: le vicende degli uomini, le loro storie, gli eventi delle società, i fenomeni e i cambiamenti dell’umanità.

Il World.Report Award 2015 prevede tre sezioni distinte:

  • Master Award: Aperto a tutti i fotografi senza alcuna restrizione. Il lavoro presentato deve essere composto da un minimo di 20 a un massimo di 40 foto. Il premio corrisposto è pari a 6.000 Euro in denaro.
  • Spot Light Award: Aperto a tutti i fotografi che non hanno mai ricevuto uno dei seguenti premi entro l’1 Aprile 2015: World Press Photo, W. Eugene Smith Grant in Humanistic Photography, Pulitzer Prize, POYi Picture of the Year e World.Report Award ad eccezion fatta per le categorie dedicate ai multimedia. Il lavoro presentato deve essere composto da un minimo di 20 a un massimo di 40 foto. I fotografi che partecipano a questa sezione possono partecipare anche al Master Award. Il premio corrisposto è pari a 3.000 Euro in denaro.
  • Short Story Award: Aperto a tutti i fotografi senza alcuna restrizione. Il lavoro presentato deve essere composto da un minimo di 5 a un massimo di 10 foto. Il premio corrisposto è pari a 1.000 Euro e un corpo macchina Nikon D610.
    La partecipazione è aperta a tutti i fotografi senza limiti di età, di provenienza e di nazionalità previa donazione di 10 Euro per reportage e per sezione al Gruppo Fotografico Progetto Immagine.
    I premi vogliono essere un sostegno a chi si impegna in questo settore della fotografia che spesso non riceve un adeguato riconoscimento economico.

I reportage dovranno pervenire entro il 18 Maggio 2015.

I lavori vincitori del World.Report Award verranno esposti in occasione della sesta edizione del Festival della Fotografia Etica che si terrà a Lodi nell’Ottobre 2015.

Oltre ai tre premi, qualora la giuria reputasse meritevoli dei lavori che, per tematica, sono coerenti con quelle trattate dal Festival, quest’ultima li proporrà all’organizzazione del Festival, previo consenso del fotografo, per essere esposti in forma di mostra nel programma ufficiale della manifestazione.

http://www.festivaldellafotografiaetica.it/wra2015/

Vincitore Master Award 2014

Vincitore Spot Light Award 2014

Vincitore Short Story Award 2014

Postato da Anna