1838, Daguerre sperimenta il suo apparecchio per dagherrotipi, posiziona dunque la sua attrezzatura ed inquadra il Boulevard du Temple di Parigi; Tempo di esposizione per noi pazzesco, 10/15 minuti, insomma, “scatta”, sviluppa e riconosce nella persona in basso a sinistra il primo essere umano presente in una fotografia.
Un uomo, probabilmente si sta facendo pulire le scarpe da un lustrascarpe.
Tante volte mi sono chiesta, guardando questa immagine, ma quella persona e’ in strada per caso?
Forse lo stesso Daguerre ha chiesto a qualcuno di stare fermo, in quella posizione, e questo inconsapevole e immobile e’ passato alla storia, senza nemmeno essere riconoscibile.
Forse è proprio Daguerre , quel tizio, in questo caso me lo immagino che si “scaraventa” giù dalle scale per andare a posizionarsi.
Poi mi sono imbattuta in “Lezioni di fotografia” dove Luigi Ghirri dice (che consiglio vivamente a tutti di conoscere, sia per quello che diceva che per come scattava) che: “Nessuno ci fa caso, ma qui sulla sinistra c’è una persona ferma. Alcuni dicono sia un lustrascarpe, secondo me è un omino che aveva messo lì Daguerre dicendogli di stare fermo per alcuni minuti…” e “Qualcuno sostiene che sia Daguerre stesso che, dopo aver aperto l’obiettivo, è sceso in strada e si è fermato per alcuni minuti in quella posizione, il tempo necessario per rimanere impressionato nell’immagine”.
Penso: Ahhhhh! Ho una piccola cosa in comune a Ghirri…😄 Vabbè una miseria, ma meglio che niente.
Questa rimane comunque la prima fotografia riconosciuta nella storia della fotografia, nella quale compaia la figura umana.
Curioso, eccezionale, nuovo.
Bellissimo.
PER IL LIBRO DI GHIRRI: http://www.amazon.it/Lezioni-fotografia-Luigi-Ghirri/dp/8874623127
ahahahah sto leggendo il libro in questi giorni e in particolare il passaggio da te citato devo averlo letto sabato o domenica 😀