Eikoh Hosoe, video e galleria fotografica.

Mostro sacro dell’ obiettivo nel Sol Levante, una delle figure più rappresentative della fotografia creativa contemporanea:

Eikoh Hosoe
(1933, Giappone)

Figlio di un prete scintoista, la famiglia, dal villaggio natale, si trasferisce a Tokio. Nel 1950, adolescente, fotografa i bambini delle truppe d’occupazione americane. Tra 1952 e 1954 si iscrive e si diploma al Tokio College of Photography, attualmente noto come Tokio Institute of Polytechnics. Nel 1959 fonda, con altri fotografi, l’agenzia Vivo (‘vita’ in esperanto). Nel 1960 espone la serie ‘Man and Woman’. Dà inizio alla serie ‘Embrace’. La prima edizione di ‘Ba-ra-Kei, premiata dall’Associazione dei Critici di Fotografia, risale al 1963. Nel 1969 pubblica ‘Kamaitachi’ e nel 1975, inizia ad insegnare al Tokio Institut of Polytechnics, dove si era diplomato. Crea la Shadaï Gallery all’interno dell’università. La sua mostra antologica al Musée d’Arts Modernes di Parigi è del 1982. Nel 1989 viene eletto presidente del comitato giapponese per la celebrazione del centocinquantenario della fotografia. Nel 1995 è incaricato della direzione del ‘Kiyosato Museum of Photography’. Nel 2000 ha inizio il tour negli Stati Uniti dell’antologica ‘Eikoh Hosoe: Photographs 1950-2000.

GUARDA IL VIDEO: https://m.youtube.com/watch?v=Xgk98N8N9Ro

“To me photography can be simultaneously both a record and a mirror or window of self-expression… the camera is generally assumed to be unable to depict that which is not visible to the eye and yet, the photographer who wields it well can depict what lies unseen in his memory.”

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