👉Ultimi giorni per il corso sulla narrativa trasversale – Musa fotografia –

Buongiorno, come state?

Come si racconta un’emozione, un luogo, una persona o un pensiero?
Il proprio mondo lo si costruisce attraverso tentativi e contaminazioni.
Esistono tanti codici narrativi, fatti di simboli e leggi specifiche, che dobbiamo conoscere per saper scegliere ciò che è più funzionale ai nostri bisogni.
I linguaggi sono in continua evoluzione, ma ognuno ha caratteristiche ben precise, differenti tra loro e riproducibili. CONTAMINA è basato sullo studio dei codici narrativi più importanti. 

Qui tutte le informazioni per seguire il corso tenuto da Simone Cerio, giovane e bravo fotogiornalista italiano 

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Buona giornata!

Ciao Baci! Sara 

Ecco tutti gli altri corsi di reportage e racconto fotografico:

 A prescindere che tu segua i percorsi o meno, se ti iscrivi contemporaneamente a quattro corsi, ottieni uno sconto del 10%

Questo anno scolastico è ricco di novità! Da Musa puoi seguire due tipi di formazione:

I PERCORSI DI STUDIO composti da più corsi singoli e strutturati secondo una cronologia che permette di seguire un percorso di crescita omogeneo in un determinato settore della fotografia.

Percorso autoriale Impara, trova la tua strada, scatta ed esponi

Percorso linguaggio fotografico Impara a parlare fotograficamente

Master in fotogiornalismo per sapersi muovere nel mondo del reportage professionale

CORSI SINGOLI tutti i corsi singoli organizzati per la nuova stagione scolastica

CORSI ONLINE proposta dei corsi di fotografia via web

👉Photoediting creativo: perchè, come scegliere e ordinare le tue foto in un progetto – Musa fotografia

Buongiorno, come state?

Dai che abbiamo riaperto! Vieni a visitarci! 

Vi presento un corso molto richiesto e che ha avuto molto successo nella sua ultima edizione: 

Photoediting creativo.

Per comprendere come scegliere le fotografie giuste e ordinare il proprio lavoro, enfatizzandone le qualità tramite la visione di linguaggi contemporanei e di studio su sequenze narrative. 

Data del corso 18 Dicembre 2021. 

Per informazioni

👉Lo stesso corso è disponibile online in data 5 Novembre 2021 ed è tenuto da Paola Riccardi.

Per informazioni 

Ciao! Buona giornata! 

A prescindere che tu segua i percorsi o meno, se ti iscrivi contemporaneamente a quattro corsi, ottieni uno sconto del 10%

Questo anno scolastico è ricco di novità! Da Musa puoi seguire due tipi di formazione:

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Ti aspetto!

Sara Munari 

Per informazioni sui corsi corsi@musafotografia.it

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👉Racconta la tua storia! Come costruire un progetto, con Sara Munari

Buongiorno, come state?

Questo corso si propone come obiettivo di indicare quali siano le modalità della narrazione fotografica, dalla ideazione del progetto, alla sua concretizzazione. Il corso si rivolge ad amatori e professionisti che vogliono approfondire le conoscenze di struttura e editing di un progetto fotografico pensato ed esteso. 

Il percorso prevede la realizzazione di un progetto personale che verrà strutturato e finito entro la fine delle lezioni.

Il corso è tenuto da Sara munari. 

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Studia coi migliori professionisti!

Buona giornata!

Ciao Baci!

Sara   

A prescindere che tu segua i percorsi o meno, se ti iscrivi contemporaneamente a quattro corsi, ottieni uno sconto del 10%Questo anno scolastico è ricco di novità! Da Musa puoi seguire due tipi di formazione:

I PERCORSI DI STUDIO composti da più corsi singoli e strutturati secondo una cronologia che permette di seguire un percorso di crescita omogeneo in un determinato settore della fotografia.

Percorso autoriale Impara, trova la tua strada, scatta ed esponi

Percorso linguaggio fotografico Impara a parlare fotograficamente

Master in fotogiornalismo per sapersi muovere nel mondo del reportage professionale

Storytelling per costruire una storia insieme capendo modalità e funzione del racconto

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Sara Munari 

Cosa fa uno storyteller – fotografo?

Buongiorno, queste sono alcune considerazioni che derivano da una mia lezione di fotografia a scuola, trascritte da una mia alunna (folle, ha riscritto un anno di registrazioni). Spero possano farvi pensare anche solo un pochino. Buona giornata Sara

Dal mio lavoro “Don’t let my mother know”

Cosa fa uno storyteller – fotografo?

  • Crea un’identità che permetta di riconoscersi nelle situazioni del reportage sia personale, sia di documentazione effettiva. Il fotografo “vince” quando riesce a creare un filo che lo colleghi a chi guarda le sue foto, quindi in sostanza chi guarda, può riconoscersi in quella situazione specifica. Più trattiamo temi che riguardano l’uomo in generale e più avremo la possibilità che questo filo si crei. Nel caso in cui si trattino argomenti molto specifici o argomenti con linguaggi particolari, è più facile che il pubblico coinvolto sia numericamente inferiore e la storia interesserà direttamente solo chi ha a che fare con il tema scelto. Non è un bene o un male, è un ragionamento che si fa prima di cominciare, per necessità, per motivi differenti che ci spingono ad approfondire discorsi più personali e meno riconducibili ad un pubblico generico.
  • Chi è capace di raccontare storie, riesce a dare un senso alle avventure, negative o positive che riguardano l’uomo; una cosa atroce prende senso, anche se è collegata alla morte, perché fa parte della storia dell’uomo e quindi il fotografo organizzando il suo lavoro, riesce a concedere un significato a qualsiasi situazione (anche difficile da digerire). Un buon fotografo da significato a tutte le vicissitudini dell’uomo.
  • Lo storyteller crea una memoria storica e si assicura che chi arriverà dopo, possa capire come hanno vissuto i suoi predecessori (per esempio: noi sappiamo come vivevano negli anni ’50 perché vediamo le foto di quel periodo, perché ne leggiamo i testi, vediamo film ecc.).
  • Il fotografo potrebbe anche essere in grado di direzionare l’opinione del pubblico. Questo avviene soprattutto nel fotogiornalismo e nel reportage più in generale…quindi quando raccontate una storia che affronta temi sociali (non solo) sappiate di avere una grande responsabilità! Alcuni dei vostri progetti potrebbero essere in grado di far cambiare idea alle persone sulle cose.

Gli stessi concetti e molto altro sono proposti nel mio libro, edito da Emuse

Storytelling a chi? Guida pratica per fotografi cantastorie 

Proprietà della narrazione in fotografia, come raccontare.

Tirana, Sara Munari

Con il gesto di raccontare si compie una forma di “collegamento”, si crea un dialogo tra fotografo e fruitore delle immagini.

Le nostre fotografie riguardano sempre il passato e

rimandano ad un ricordo. Questo ricordo comporta una forte  componente emotiva che caratterizza la storia stessa.

Lo scopo della vostra storia è di portare ad una riflessione che riguarda i contenuti, l’elaborazione di questi e l’apprendimento di un fatto/soggetto/situazione. Le storie avranno il potere di persuadere permettendo di dare un’interpretazione della realtà.

Attraverso il  racconto di storie “riordiniamo” e diamo un senso dinamico alle nostre esperienze quotidiane. Il nostro “vissuto umano” prende forma, diviene divulgabile, accessibile e può essere ricordato.

Il discorso narrativo, quindi “il mettere in pratica” le storie che abbiamo pensato, per essere efficace, deve possedere alcune caratteristiche specifiche Jerome Bruner spiega tale processo evidenziando nove proprietà fondamentali in questo passaggio.

Queste sono le proprietà della narrazione che possono essere applicate alla fotografia:

La sequenzialità: i fatti narrati  sono ordinati  tramite una successione di tipo spazio-temporale. Per esempio il racconto di un evento specifico, un matrimonio, una conferenza ecc.

La particolarità: la trama della vostra storia  è relativa ad episodi specifici, a personaggi specifici o a luoghi specifici. Questo riguarda la scelta da parte del fotografo dell’argomento da trattare e come far “muovere” i personaggi/soggetti della storia.

L’intenzionalità: è l’interesse per le situazioni e intenzioni umane che guidano le azioni che svolgiamo perché abbiamo scopi da raggiungere, opinioni e credenze. I soggetti che fotograferete prenderanno decisioni, proveranno sentimenti e si muoveranno all’interno del racconto, proprio per queste caratteristiche voi li descriverete nella storia.

L’opacità referenziale: chi narra una storia può descrivere eventi effettivamente accaduti o può descrivere “rappresentazioni di eventi/soggetti”.  Nella narrazione le storie non devono essere necessariamente vere, ma verosimili, possibili. Infatti il concetto di opacità referenziale stabilisce che la rappresentazione ha valore, non in quanto si riferisce ad un evento/soggetto preciso, ma in quanto rappresentazione dello stesso. Possiamo raccontare un fatto realmente accaduto o spostarci nella storia descrivendo esclusivamente sensazioni o atmosfere relative ad un evento.

La componibilità ermeneutica (nome difficile, concetto semplice): consiste nel legame esistente  tra le varie parti della narrazione. Le parti della vostra storia fotografica dovranno essere equilibrate tra loro per poter comporre un racconto coerente e leggibile.

La violazione della canonicità: se la narrazione è canonica (evitate quando potete di esserlo), le parti del racconto, si snodano secondo le attese. Se nella narrazione, avvengono fatti inaspettati non esiste più linearità.

L’incertezza: quando la narrazione non è reale o non lo è del tutto, si colloca a metà strada tra realtà e rappresentazione. I fruitori possono “interpretare” i significati da attribuire alla narrazione. Per esempio quando usiamo metafore in fotografia. Lasciare aperte molte strade interpretative, questo potrebbe dare al racconto, un grado di attrazione maggiore.

L’appartenenza ad un genere: ogni  narrazione può essere inserita in un suo genere o stile che tende a rimanere costante.

Lo storytelling è in sostanza, la strutturazione delle esperienze umane attraverso i  racconti e la loro narrazione. E’ un procedimento  che fornisce alle persone  una sensibilità culturale in grado di avviare sviluppi meditativi e educativi, soprattutto in gruppo.

Abbiamo un grande compito ed una grande responsabilità, quindi sfruttiamola al meglio.

Questo è un estratto del mio libro “Storytelling a chi?” edito da Emusebooks.

Se sei interessato all’acquisto clicca qui

Buona giornata!

Sara