Storia di una fotografia: John e Yoko


L’8 dicembre del 1980, la Leibovitz fu incaricata da Rolling Stone di fotografare John Lennon e Yoko Ono, a scopo promozionale per pubblicizzare il loro album “Double Fantasy”. Come dice nella successiva intervista, la Leibovitz aveva sperato che sia Lennon che Ono posassero nudi, ma la Ono era a disagio e questo ha portato la fotografa ad improvvisare…

Copertina del Rolling Stone, Fotografia di Annie Leibovitz

Traduzione dell’intervista fatta a Annie Leibowitz sull’immagine

La foto di John Lennon e Yoko Ono distesi sul pavimento insieme, è stata ripresa poche ore prima che John  fosse assassinato ed era in preparazione da dieci anni. La prima immagine che ho scattato a John è stata per  il mio primo incarico importante di Rolling Stone, nel 1970. Jann Wenner stava andando a New York per intervistarlo, e l’ho convinto che sarei dovuta andare anch’io, dicendo che sarei stata più economica di chiunque altro. Yoko ha detto in seguito che lei e John sono rimasti colpiti dal fatto che Jann avesse permesso a qualcuno come me, di fotografare persone così famose. Erano abituati ai migliori fotografi del mondo. Però John non mi ha trattato come una bambina. Mi ha messo a mio agio. Era onesto, diretto e collaborativo. Quella sessione ha costituito un importante precedente per il mio lavoro con persone famose. John, che era una figura leggendaria, qualcuno che veneravo e mi ha insegnato ad essere me stessa.

Avevo le mie tre Nikon, con l’obiettivo da 105 mm, John stava parlando con Yoko, e di colpo mi guardò. È stato uno sguardo lungo. Sembrava che mi stesse fissando e io ho scattato. Quella fu la foto che Jann scelse per la copertina quando tornammo a San Francisco.

Dieci anni dopo, l’album di John e Yoko, Double Fantasy era appena uscito e Jonathan Cott aveva fatto un’intervista con John, per Rolling Stone.

Li ho fotografati nel loro appartamento nel Dakota,  all’inizio di dicembre  e poi qualche giorno dopo sono tornata con qualcosa di più specifico in mente. Ho pensato a come le persone si rannicchino insieme a letto e ho chiesto loro di posare nudi “in un abbraccio”. Non erano mai stati imbarazzati nel togliersi i vestiti. Erano nudi anche sulla copertina di Two Virgins, il primo disco che fecero insieme. Erano artisti. John non ha avuto problemi con la mia idea, ma Yoko ha detto che non voleva togliersi i pantaloni per qualche motivo.

Ho scattato una Polaroid con loro sdraiati insieme e John la guardò e disse: “Hai catturato esattamente la nostra relazione”.

Mi prese da parte e disse che sapeva che la rivista avrebbe voluto solo una sua foto, ma che lui voleva anche Yoko sulla copertina. Ha detto che era davvero importante.

La fotografia è stata scattata nel tardo pomeriggio in una stanza con vista su Central Park.

Avremmo dovuto vederci  più tardi ma quella notte, mentre John stava tornando a casa da una sessione di registrazione, un fan gli ha sparato.  Jann mi ha avvertita.

 John era stato portato al Roosevelt Hospital, ci andai e feci alcune foto della folla che si era radunata. Verso mezzanotte uscì un dottore. Mi sono seduta su una sedia e l’ho fotografato mentre annunciava che John era morto.

L’immagine ora sembra un “ultimo bacio”. Jann decise di pubblicarla sulla copertina senza parole ad eccezione del logo Rolling Stone. Quando andai nell’appartamento di John e Yoko per mostrarla a Yoko, era sdraiata a letto nella stanza buia, era contenta di quello che avevamo fatto.

Qui un video, dove la fotografa parla dello scatto.

Le immagini hanno scopo didattico, non vanno riprodotte o utilizzate e rimangono di proprietà della fotografa, o di chi per lei le gestisce.

Lucia Mugnolo ‘Lo spazio condiviso’, segnalata Premio Musa donne fotografe

Buongiorno, ecco alcuni lavori dalle fotografe segnalate durante la giuria del Premio Musa per donne fotografe, perché particolarmente interessanti.

Lo spazio condiviso

Lo spazio condiviso. Diario di una quarantena con i miei figli adolescenti e due gatti, in 45 mq di un B&B, nell’attesa che finissero i lavori di ristrutturazione della nostra nuova casa.
Non avrei mai creduto fosse possibile rimanere chiusi in un monolocale di 45 mq per così tanto tempo, senza che un raggio di sole e di speranza potesse attraversare la nostra mente…
Io e i miei due figli, Ludovica, 19 anni e Carlo Andrea, 17 e due gatti, Amèlie e Dalì. Il distacco dalla casa di sempre e l’acquisto della nuova. I lavori di ristrutturazione e l’attesa che finissero… sfociata nella realtà surreale di una pandemia inaspettata.
All’improvviso il lockdown cambia le nostre vite, le abitudini, le consuetudini. Gli abbracci e i baci negati, il tempo condiviso sono un lontano ricordo. È la paura che domina tutti e toglie ore, tempo, giorni alla condivisione, alle risate, alle lacrime, all’amicizia che sarebbe accaduta, agli incontri, alla scuola.
Il tempo è immobile e dilatato e il mondo virtuale sostituisce e sostiene i legami, privati del calore e della vicinanza.
Nonostante questo, i ragazzi sono riusciti a riempire il tempo sostituendolo con dirette online, chat di gruppo, mantenendo sempre viva la condivisione.
Sono stati bravi e hanno saputo rinunciare a un pezzo di vita che gli sarà negato per sempre ma che loro hanno fatto proprio a modo loro, uscendo da questa esperienza più forti di prima. Hanno conosciuto la paura, la rinuncia, l’adattamento a una nuova realtà impensabile fino a pochi attimi
prima. E hanno rafforzato gli affetti, la comunicazione. Noi eravamo insieme e questo è quello che conta. Insieme abbiamo atteso e superato il peggio.
Noi siamo molto fortunati.
Noi siamo uniti.
Ho voluto documentare questo tempo sospeso come uno scrigno che racchiude il nostro amore, quello che ha rafforzato gli affetti e ci ha fatto sentire forti in un momento in cui tutto vacillava… soprattutto le certezze.

Biografia

Dopo la laurea in Lingue e Letterature Straniere, si impegna nell’insegnamento per vari anni per poi fondare e gestire “Casa Mugnolo Home Gallery”.
Dal 2010 si dedica alla fotografia a tempo pieno.
Dal 2016 segue molti workshop fotografici in diverse città italiane con importanti fotografi come: Toni Thorimbert, Francesco Zizola, Alan Marcheselli, Angelo Ferrillo, Stefano Cerio, Kadir Van Lohuizen, Pep Bonet, Yuri Kozyrev, Marco Zanta, Pietro Masturzo, Mario Laporta, Laia Abril, Aaron Shuman, Nicolas Pascarel, Marco Tortato, Fiorenza Pinna, Nausicaa Giulia Bianchi, che la portano ad accrescere le sue esperienze nei linguaggi fotografici e ad esporre le sue fotografie in collettive di Gallerie d’Italia, dedicate ai temi di Salvatore Fergola curata da Mario Laporta e in quella della Fondazione Real Monte Manso di Scala sulle Moderne Vestigia – Pompei 2.0.
Consegue il diploma di fotografo commerciale, il Master di Fotografia con Lina Pallotta alle Officine Fotografiche di Roma.
Segue anche i corsi di camera oscura tenuti da Luca Anzani e ha ospitato presso la sua Home Gallery, workshop di Storytelling tenuti da Federica Cerami.
Ha esposto il suo progetto fotografico sul lockdown “Lo spazio condiviso” ai Magazzini Fotografici di Napoli in Spazio Fotocopia, curato da Ivonne De Rosa e alla rassegna “Un altro sguardo sulla fotografia” al Museum a Napoli, curata da Mario Laporta.

Eventi Musa da non perdere a Novembre

Serate a tema con autori fotografi, autori di libri o case editrici presentano i propri progetti. Questi eventi sono GRATUITI e non serve prenotazione.

Date:

8 novembre 2019 ore 19.00

Premio Musa Inaugurazione mostra e premiazione vincitrice, Mariagrazia Beruffi con “Chinese whispers”

Fotografia di Mariagrazia Beruffi

29 novembre 2019 ore 19.00

Federico Montaldo Presentazione del libro “Manuale di sopravvivenza per fotografi”

Montaldo
Copertina del libro di Federico Montaldo, editore Emuse

Come fotografare il cibo, trucchi e consigli.

Ciao, non è proprio il mio settore ma provo a darvi qualche consiglio per fotografare al meglio il cibo. Ciao, baci Sara

Rendere bellissimo il cibo che fotografate.

La fotografia di cibi fa parte dello still life o fotografia di natura morta. Proprio come per qualsiasi altro genere di fotografia, ci sono alcune regole che devi seguire.

Nel fotografare il cibo, dovrete portare molta attenzione a diversi aspetti:

  • Impiattamento: come si posiziona il cibo sul piatto.
COLORI
La cosa bella della fotografia del cibo è che ti dà la possibilità di giocare con i colori. I colori hanno un grande impatto sulla composizione e possono influenzare la sensazione generale dell'immagine.
I toni caldi della terra creano una composizione armoniosa, che evoca sentimenti di comfort e tranquillità. L'uso di colori contrastanti nella composizione tende ad avere l'effetto opposto. Se invece si crea un'immagine vibrante, dinamica ed eccitante si stimolano le emozioni dello spettatore.
POSIZIONE
Il modo in cui organizzi il tuo cibo avrà un grande impatto sull'immagine finale. La composizione è la chiave per una buona fotografia di cibo e la posizione di ogni elemento nella scena dovrebbe essere attentamente pensata.
Non c'è niente di peggio di una foto di una cena disordinata su un piatto.
Dopo aver creato la disposizione delle cose sul piatto, assicurati di non aver versato cibo o salsa sul bordo del piatto o sullo sfondo.
  • Illuminazione: utilizzo delle luci corrette. La luce è la chiave per creare bellissime foto di natura morta. Il colore è estremamente importante nella fotografia alimentare in quanto il colore del cibo, i piatti e gli elementi di sfondo devono apparire veritieri.
COLORI
I colori proiettati dalla luce artificiale potrebbero rovinare la bellezza naturale del soggetto, la luce diurna fornisce un tono molto più neutro. Il miglior tipo di luce per la fotografia food potrebbe essere quindi la luce naturale soffusa, diffusa e naturale, o un utilizzo estremamente attento di quella artificiale.
OMBRE
A volte le ombre migliorano una foto, aggiungendo profondità e interesse, ma altre volte possono rovinarla dominando troppo all'interno dell'inquadratura. L'intensità delle ombre dipende dal tipo di luce con cui stai scattando. Una forte luce solare proietterà ombre scure, mentre un giorno nuvoloso crea una luce più diffusa, rendendo le ombre molto più morbide.
Se stai scattando in interni e il sole splende luminoso attraverso la finestra, utilizza una tenda bianca semitrasparente per diffondere la luce. In alternativa puoi provare a spostare il cibo più lontano dalla finestra, o usare una finestra diversa su un altro lato della casa.
  • Inquadratura: saper bene cosa riprendere e come.
FONDO 
Quando si scatta una foto a cibo, lo sfondo è molto importante. Se lo sfondo è troppo confuso o colorato, l'attenzione dello spettatore verrà spostata dal centro di interesse che deve rimanere il cibo. L'utilizzo di uno sfondo abbastanza neutro consente di porre la massima enfasi sul cibo nella scena. Uno sfondo neutro non significa che debba essere completamente chiaro o completamente omogeneo, piuttosto dovrebbe accompagnare il soggetto senza passare in primo piano.
Esistono tre tipi principali di sfondi che funzionano molto bene per la fotografia di food: sfondi chiari, sfondi scuri e sfondi in legno. (marrone). Il cibo scuro di solito ha un bell'aspetto su uno sfondo scuro e il cibo di colore chiaro sembra buono su uno sfondo chiaro. Gli sfondi in legno, come tavoli e taglieri, tendono ad andare bene con qualsiasi tipo di cibo.
Ci sono molti oggetti che puoi usare come sfondo. Un tavolo di legno è un ottimo sfondo, in particolare se è vicino a una finestra in modo da poter utilizzare la luce naturale. Anche gli strofinacci e le tovaglie funzionano bene. Il tessuto bianco tende a funzionare meglio, ma i colori brillanti possono adattarsi bene con alcuni alimenti.

DECORA LA SCENA
Il cibo e lo sfondo sono entrambi elementi vitali, ma per rendere le tue foto più interessanti dovresti anche considerare di decorare la scena con altri oggetti più piccoli.
Un'ottima opzione è quella di includere alcuni degli ingredienti secchi che hai usato durante la cottura del cibo. Oltre ad aggiungere interesse alla composizione, questo può aiutare a creare una sorta di "ricetta visiva".
Le spezie di solito vanno bene come decorazione. Alcune altre ottime decorazioni alimentari che è possibile utilizzare sono bacche, pezzi di frutta, noci, pezzi di cioccolato ed erbe fresche.
Posate e utensili da cucina funzionano bene perché hanno forme e linee forti che è possibile utilizzare per costruire la composizione.
Considera sempre in che modo i colori delle tue decorazioni interagiranno con i colori del cibo e dello sfondo.

ANGOLO DI RIPRESA
Scattare dall'alto è spesso la scelta migliore, soprattutto quando il cibo è disposto su un piatto o una ciotola. Le riprese dall'alto hanno diversi vantaggi. Ti permette di includere tutti i dettagli del cibo e dello sfondo, e sottolinea le forme audaci dei piatti, posate e altri oggetti all'interno della scena ed è anche molto più facile creare una composizione forte ed equilibrata.

Scattare da un lato invece, è una buona scelta quando vuoi mostrare i dettagli di una fetta di pane, torta, muffin, ecc. Assicurati di scattare su uno sfondo neutro.
  • Ritocco: saper ritoccare le immagini al meglio. Puoi facilmente regolare i colori dopo aver scattato la foto utilizzando un’app o un programma di fotoritocco.

Qui sotto trovate i trucchi più semplici per far comparire al meglio il cibo nelle fotografie, buona visione, Ciao Sara

Inaugurazione Musa Fotografia, let’s rock and roll!

Buongiorno a tutti,

ecco il momento che abbiamo tanto atteso, Musa apre al pubblico…inauguriamo insieme la sede!

Vi aspettiamo a Monza, portate parenti, amici, tartarughe, pesci rossi e nonne!

Se prenoti un corso la sera dell’inaugurazione potrai ottenere un buono di benvenuto del 10% da spendere per un corso di fotografia da Musa!
Lo sconto è valido solo per la sera dell’evento.

Piccolo omaggio per tutti gli invitati.

Ciao Sara

Indirizzo: Via Mentana, 6 – Monza

Orario: dalle 19.00

Mappa Musa

Let’s rock and roll!

4° Concorso ridicolo: ecco i risultati!

Ciao,

eccoci qua ad annunciarvi il risultato della quarta edizione del piccolo concorso ridicolo.

Abbiamo ricevuto davvero tante immagini e più d’una ci ha strappato un sorriso.

La scelta è stata combattuta, ma alla fine abbiamo decretato la foto vincitrice che ci ha inviato Paolo Galli, dal titolo Dio c’è:

1 Paolo Galli

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