Censura….ma dai!

Questa è forse una delle fotografie più controverse di sempre.
Lui, Andres Serrano è famoso in tutto il mondo per questa opera che risale al 1987: s’intitola Piss Christ, letteralmente “Il Cristo di piscio”. Serrano ha immerso la fotografia nella pipì. Ancora mi chiedo quanta se ne debba fare per immergerci una foto di queste dimensioni!

Il copyright dell’immagine che segue è di Andres Serrano

Piss_Christ_by_Serrano_Andres_1987

L’opera aveva già dato problemi uno o due anni fa, non ricordo, quando venne esposta ad Ajaccio, qui vicino vicino, tutti incazzati.

Tenete presente che mi è sempre sembrato abbastanza da circo mescolare l’espressione artistica con volgarità, religione, sesso scemo (lo chiamo così perché dal vero non assomiglia a quello che vedo nelle foto),

MA,

a prescindere da questo (che ritengo privo di senso anche se mobilita le masse in tutti i sensi, a favore e contro), possibile che ancora si parli di Serrano con sta foto?

Ma si può censurare un’immagine che in questi giorni avrebbe dovuto essere esposta a Lucca, al Photolux, scattata nel 1987 (continuo a colorarlo apposta)?

L’immagine circola tranquillamente in internet da sempre, in tutte le salse, come tutta la fotografia del mondo.

Enrico Stefanelli, direttore del festival ha deciso di non esporla e ha spiegato bene qui i motivi.

A parte che fossi stata in lui mi sarei incazzata come una iena e avrei cominciato a starnazzare come una papera, pisciando nuda davanti alla foto. Ma lui è un signore, non lo farebbe mai. Rispetto moltissimo la sua scelta.

Ci sono altre opere su Cristo che hanno destato scalpore, anche se meno:

MUSEI: RANA IN CROCE RESTA ESPOSTA AL MUSEION DI BOLZANO
 La rana in croce, la contestata opera dell’artista tedesco Martin Kippenberger
maxiart-Paul-FryerPaul Fryer Cristo sulla sedia elettrica.

maurizio-cattelan-meteorite

La Nona Ora (1999) di Maurizio Cattelan

Potrei andare avanti ore…

Qui il punto, non è la foto, è la censura.

Ma siete seri?

Ho visto la mostra al festival, la foto mancava. In quella foto non c’è niente. In quella foto non c’è niente, se non la voglia dell’autore di trovare una modalità che portasse al “parlare di lui” a lungo, quasi 30 lunghi anni. Il Festival è comunque ricco e pieno di bellissime mostre. Ve lo consiglio.

Ma possibile che siamo in ritardo anche con la censura???

Un’istituzione pubblica non può e non deve censurare. Una volta accettata la prima esposizione della fotografia, quell’immagine è del mondo.

Ostia! (per restare in tema)

Ciao Sara