Mata Hari, fotografia di una spia.

Mata Hari (nome che le diede una sacerdotessa o un collezionista di oggetti di arte orientale, che significa “occhio dell’alba”, o “sole” in malese), archetipo della donna spia, seducente e bella, era una ballerina professionista che divenne una spia per la Francia durante la prima guerra mondiale. Sospettata di essere una doppiogiochista, fu giustiziata nel 1917 con l’accusa di spionaggio.
Mata arrivò per la prima volta a Parigi nel 1905 e divenne famosa per le sue danze esotiche di ispirazione asiatica. Ben presto iniziò a fare tournée in tutta Europa, creando un po’ di scompiglio perchè il suo spettacolo conteneva parti di “nudo”. In realtà, Mata Hari nacque in una piccola città nel nord dell’Olanda nel 1876, il suo vero nome era Margaretha Geertruida Zelle.

Mata Hari 1914.

Poiché la maggior parte degli europei all’epoca non conoscevano le Indie, Mata Hari era considerata esotica e veniva definita così: “è così felina, estremamente femminile, maestosamente tragica, le mille curve e movimenti del suo corpo che tremavano in mille ritmi”. Un giornalista di Vienna ha scritto, dopo aver visto uno dei suoi spettacoli, che era “snella e alta con la grazia di un animale selvatico e con i capelli blu-neri” e che il suo viso “ha una strana impressione straniera” (?).

La carriera di Mata Hari andò in declino dopo il 1912. Il 13 marzo 1915, si esibì iper l’ultima volta.

Ha avuto rapporti con ufficiali militari di alto rango, politici e altri in posizioni influenti in molti paesi. Dopo lo scoppio della prima guerra mondiale, il suo catalogo di amanti includeva ufficiali militari di alto rango di varie nazionalità.

Nel febbraio 1917, le autorità francesi la arrestarono per spionaggio e la rinchiusero nella prigione di St. Lazare a Parigi. Fu accusata di rivelare dettagli segreti e fu condannata e condannata a morte.

Immagine dopo il suo arresto

Il 15 ottobre fu fucilata a morte da un plotone di esecuzione a Vincennes. Rifiutò la benda sugli occhi e guardò in faccia gli esecutori. Degli undici colpi sparati contro di lei, otto la mancarono, uno la colpì al ginocchio, uno al fianco, il terzo al cuore. Moriva così, a 41 anni, la prima spia donna del Novecento, il cui nome era destinato a diventare sinonimo di fascino e mistero.

Ci sono prove che Mata Hari fosse spia tedesca, e per un periodo, anche agente per i francesi. L’attività di spionaggio, spregiudicatamente condotta sui due fronti, l’ha portata quindi alla morte.

Mata Hari è stata spesso ritratta come una “femme fatale”, la donna pericolosa e seducente che usa la sua sensualità per manipolare gli uomini, ma in realtà era nelle parole alcuni storici americani, tra cui Norman Polmer e Thomas Allen definirono quegli uomini “ingenui e facilmente ingannabili”. Ah! La debolezza degli e per gli uomini in uniforme!

In una fotografia colorata a mano sa Klimbim

Qui il trailer di “Mata Hari” del 1931, con Greta Garbo nei panni dell’agente agente segreto, film girato solo 14 anni dopo l’esecuzione.

Ciao Sara