Vi svelo un segreto. Non si scatta in bianco e nero perché ci piace di più o perché le fotografie hanno un non so che di poetico e lontano nel tempo. Almeno, la scelta non dovrebbe essere legata a questo se si
tratta di un racconto, di un progetto che si è deciso di intraprendere.
Il bianco e nero e il colore hanno finalità differenti.
Il bianco e nero resta una scelta di molti fotografi, anche dopo l’entrata nel mondo della fotografia del colore.
La fotografia a colori, quando è nata, ha fatto presupporre a molti che fosse una ripresa più veritiera della realtà. I colori delle immagini dovrebbero corrispondere ai colori dei soggetti fotografati. I dati del
mondo vengono quindi rispettati.
Siamo sicuri sia così?
La fotografia rimane, a colori o in bianco e nero, un’illusione. Diciamo che il bianco e nero ha minor presunzione di assomigliare alla realtà, ecco. Entrambe le scelte restano astrazioni della realtà.
Per molti anni, il bianco e nero è stato considerato lo strumento documentale più valido. Scattando in bianco e nero, effettivamente l’occhio dello spettatore non è distratto dagli impulsi ai quali i pesi tonali
delle differenti “parti cromatiche” lo sottoporrebbero.
Per il piacere di produrre immagini siete liberi di non considerare le informazioni che seguono. Siete liberi di scattare a colori, tornare a casa e dire a voi stessi: “Oh, che bella, questa la porto in bianco e nero
perché sta meglio!”.
In generale, però, un fotografo con le idee chiare sa, prima di uscire di casa, se scatterà in bianco e nero oppure a colori, perché l’approccio al lavoro cambia totalmente.
Se osserviamo la fotografia che segue, non possiamo sperare di ottenere lo stesso effetto se la scattiamo in bianco e nero.


Non fraintendetemi, la lettura dell’azione che si svolge all’interno della fotografia non cambia.
Togliendo il colore dall’immagine, togliamo parecchie informazioni sul soggetto e questo provoca una lettura parziale della fotografia. Per questo si sceglie di scattare a colori.
Questa foto creerebbe la stessa tensione in bianco e nero? Sicuramente no.
Quello che sostengo è che in una fotografia a colori, il colore deve diventare parte dell’informazione che la fotografia vuole trasmettere. Questo succede a prescindere dal fatto che vi sia un messaggio effettivo a livello connotativo. Vale anche se la fotografia si basa su presupposti esclusivamente estetici.
Trovo la fotografia a colori decisamente più complicata della fotografia in bianco e nero. Gli aspetti di cui ci si deve occupare, negli scatti a colori, sono sicuramente maggiori rispetto al bianco e nero. Una fotografia a colori, scattata senza rispettare l’equilibrio tra i pesi tonali, potrebbe distrarre l’attenzione con elementi dell’immagine non funzionali, o addirittura inutili per il messaggio che si vuole far passare.
Scattare a colori è più complicato e ci mette nelle condizioni di dover prestare attenzione a molteplici fattori che con uno scatto in bianco e nero passerebbero in secondo piano.
Potete disapprovare affermando che: “Ci sono fotografie che stanno meglio a colori, altre in bianco e nero”. E io rispondo così.
Questo vale solo se ipotizzate che il vostro progetto non abbia finalità particolari, ma come ho ripetuto tante volte, tutte le scelte che potete fare da fotografo sono dettate dalle vostre necessità comunicative.
Che finalità ha il vostro portfolio?
Torniamo al portfolio, sì, perché non riesco a immaginare una fotografia sola, buttata lì, mi riferisco sempre a progetti ben strutturati che abbiano un target, una motivazione precisa, una finalità necessaria.
Sono mille le motivazioni per cui un fotografo sceglie la fotografia a colori, piuttosto che il bianco e nero e viceversa. L’importante è che non facciate questa scelta senza un criterio preciso.
Nella fotografia in bianco e nero potrete costruire immagini che si basano sulle tonalità di grigio presenti, oltre al bianco e al nero.
Il bianco e nero ci dà l’opportunità di far percepire bene i contrasti, oppure di estendere al massimo la scala tonale dei grigi e rafforza il peso dell’azione dei soggetti, che non vengono messi in secondo piano, da nessuna informazione legata al colore.
Sono due scelte molto diverse che avranno ricadute su molti aspetti della vostra fotografia. Sono tutti fattori di cui tenere conto a livello comunicativo e su cui ragionare in termini di necessità e consapevolezza da parte del fotografo.
Ciao
Sara