The Restoration Will, una poesia

Come già avrete capito da alcuni miei post, adoro artisti e fotografi asiatici, soprattutto giapponesi. Oggi vi vorrei parlare di Mayumi Suzuki, una fotografa giapponese, e del suo bellissimo libro The restoration will. Spero vi colpisca, come ha colpito me, con la sua delicatezza e sensibilità. Mi ha commosso. Anna

Il libro è composto da una serie di immagini scattate da Mayumi con la fotocamera del padre ritrovata tra le macerie, sommersa dal fango e dall’aqcua di mare, scure e sfuocate, evocano il ricordo dei dispersi. Poi ci sono una serie di immagini della città di Onagawa, con cui Mayumi documenta la distruzione della sua città. Distruzione che si ritrova anche nelle foto di famiglia, salvate da Mayumi tra le macerie della sua casa e dello studio fotografico dei genitori, immagini che portano le cicatrici causate dal fango e che ritroviamo nell’anima dell’autrice. The Restoration Will diventa quindi un tentativo di preservare la storia della famiglia e i ricordi personali dell’autrice .

Nelle prime pagine Mayumi riporta l’ultima conversazione telefonica avuta con i suoi genitori, poco dopo le prime scosse di terremoto, avvenute il 9 marzo 2011, quando ancora la situazione non si era manifestata in tutta la sua gravità. Sembrava uno dei tanti terremoti che frequentemente colpiscono il Giappone.

L’11 marzo però un altro sisma colpisce la costa pacifica del Giappone, magnitudo 9. Mayumi apprende la notizia dai media e prova a chiamare diverse volte i genitori, senza successo. Decide infine di inviare un messaggio, avvertendo i genitori dell’allerta tsunami ed esortandoli a scappare verso la montagna.

L’ultima parte testuale include una serie di messaggi scambiati da Mayumi con la sorella, sopravvissuta al terremoto, che si sta recando a Onagawa per cercare di ritrovare i genitori ma, arrivata sul posto, trova la distruzione e si rende conto che i genitori non possono essere sopravvissuti.

Ho provato a tradurre l’introduzione di Mayumi a questo lavoro, presa dal suo sito:

I miei genitori, che possedevano uno studio fotografico, sono scomparsi in seguito al grande terremoto che ha colpito la costa est del Giappone e al conseguente tsunami del 2011. La nostra casa è andata distrutta. Era un luogo di lavoro, ma anche di vita. Io sono cresciuta lì. Dove una volta c’era il loro studio non era rimasto che un cumulo di macerie.  Ho riportato alla luce quanto rimaneva della camera oscura ed ho quindi ritrovato la fotocamera di mio padre, coperta di fango. E’ stato in quel momento che ho cominciato a rimpiangere il fatto di non aver rilevato lo studio fotografico dei miei genitori.

Un giorno ho provato a scattare una fotografia di paesaggio con l’obiettivo infangato di mio padre. L’immagine venne scura e sfuocata, come una visione di morte. Scattando quella foto, ho sentito di poter connettere questo mondo con quel mondo. “Quanto gli era dispiaciuto morire’” “Come avrebbe visto la nostra nuova città ricostruita se fosse stato vivo?” “Cosa pensa di me, ora che sono cresciuta come fotografa?” Queste domande mi danno la motivazione per scattare fotografie. Mi sentivo come se potessi avere una conversazione con i miei genitori, pur sapendo che era impossibile.

Inoltre, ho raccolto alcune delle immagini della mia infanzia, scattate da mio padre. Stanno cambiando colore, perdendo parte dell’immagine. I ritratti scattati da mio padre erano chiazzati e scoloriti. Queste ferite sono simile ai danneggiamenti della mia città, simili ai miei ricordi che sto lentamente perdendo.

Spero di riuscire a trattenere i miei ricordi e la storia della mia famiglia attraverso questo libro. Sistemando queste foto, ho cercato di recuperare la sua volontà.

Biografia

Mayumi è nata nel 1977 a Onagawa, nella prefettura di Miyagi e ora risiede a Tokyo. Lavora come fotografa e storyteller, creando delle narrazioni personali. E’ nata e cresciuta in una famiglia che gestiva uno studio fotografico fondato da suo nonno nel 1930 nella città di Onagawa. Ha studiato alla Nihon University,Scuola d’Arte, Dipartimento di Fotografia

L’11 marzo del 2011 è il giorno che ha cambiato la vita di Mayumi: la sua città natale viene distrutta dallo Tsunami e i suoi genitori risultano tra i dispersi. Dopo la tragedia, Mayumi prende in mano la macchina fotografica del padre, ritrovata tra le macerie e inizia a realizzare una serie di immagini come tributo alla perdita della famiglia e a tutti gli abitanti della città colpita.

Nel 2017, ha realizzato questo libro, che si è aggiudicato diversi premi, tra cui il PhotoBoox Award 2017, il Kauna Photo Star ed è stato finalista all’Aperture Paris Photo First Photobook Award.

Di seguito un video del libro.

鈴木麻弓アーティストブック『THE RESTORATION WILL』ご予約受付中|MAYUMI SUZUKI ARTIST BOOK AVAILABLE NOW! from REMINDERS PHOTOGRAPHY STRONGHOLD on Vimeo.

Qua il link al sito dell’autrice

Concorsi e premi fotografici in scadenza a luglio.

ncorsoBuongiorno a tutti, eccovi la selezione dei bandi e concorsi in scadenza per il mese di luglio.

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EPSON International Pano Awards

Scadenza: 9 luglio 2017 Early-bird (23 luglio 2017)
Premi: Valore montepremi oltre i $ 50.000
Fee: da $16 a $22 per immagine (-20% earlybird per 5 foto o più)

L’8° EPSON International Pano Awards è dedicato alla fotografia panoramica. I progressi nella fotografia digitale e i software di editing hanno comportato un aumento crescente della popolarità delle immagini ‘stitching’, soprattutto nel formato panoramico. Anche le fotografie panoramiche analogiche rimangono vive e vegete.
EPSON International Pano Awards mette in mostra il lavoro di fotografi di tutto il mondo ed è il più grande concorso per la fotografia panoramica.
Le categorie sono: Nature / Landscapes – Built Environment – Open VR / 360

Link thepanoawards.com

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