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Finalmente qualcosa di nuovo in Fotografia!

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Mi sembra di capire che ci sia ancora molto interesse per la fotografia analogica, molti sforzi  vengono rivolti verso questo strumento, (operazione impossible project, ricerca ancora apertissima verso nuove emulsioni, chimica e strumentazione), la sperimentazione e gli sforzi personali, per proseguire con la produzione di un determinato supporto o prodotto,  sono in molti casi rivolti alla fotografia argentica.

Da utilizzatore, tutto questo  non può che rendermi felice, e nello stesso tempo curioso di campirne il motivo.

La mia personalissima idea è che probabilmente per le generazioni più giovani, nate in piena era digitale, sia la fotografia analogica la vera novità… in alcuni casi un limitatore all’approccio compulsivo e un ottimo motivo per essere costretti a realizzare un’immagine stampata (personalmente l’unico modo per apprezzare appieno  la fotografia), senza “accontentarsi” di un file.

Sicuramente la voglia di riuscire a gestire tutto il processo (dalla ripresa alla stampa finale) continua ad essere un elemento caratteristico e prezioso. Per quello che mi riguarda, l’aspetto “manuale” delle lavorazioni e sperimentazioni in camera oscura, per ottenere il risultato finale, suscita un fascino notevole.

Non nascondo inoltre che l’utilizzo del supporto analogico, soprattutto nel mio caso, impone inoltre un certo rigore e concentrazione in fase di definizione e realizzazione dello scatto, oltre ad una serie di scelte che devono essere fatte molto prima dello scatto, trovo l’approccio analogico una sorta di catalizzatore di concentrazione, necessaria a mantenere sotto controllo tutta la catena di eventi.

Nel mio caso influisce anche l’età anagrafica, trovo nella fotografia argentica un collegamento con il passato,  collegamento con quello che in parte è stato motivo della nascita della passione per la fotografia.

Ho avuto anch’io il periodo di distacco dalla fotografia analogica, attratto dall’innegabile “praticità” dello strumento digitale…mi sento in questo caso fortunato a non dovermi confrontare con la committenza, che probaibilmente (almeno nella maggioranza dei casi) non mi permetterebbe di utilizzare il supporto analogico, credo sia un’esperienza veramete motivante, la  trovo un’approccio artigianale, dove il controllo di tutte le fasi del lavoro, dal concetto alla stampa, sia davvero un’esperienza impagabile e in alcuni casi, anche un valore aggiunto al proprio lavoro!

Vorrei che fosse chiaro, questo non vuole essere un confronto/scontro con la tecnologia digitale, ma solo uno spunto per cercare di capire e raccogliere idee sul vostro approccio alla fotografia analogica, troppo giovane e oltremodo valida,  per essere considerata morta…

Grazie

Giovanni

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