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Che palle ‘sto orizzonte storto.

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Buongiorno a tutti, vorrei svelarvi un segreto.

Le fotografie con l’orizzonte storto non sono sbagliate! Siiii…

Non so dove abbiate letto, su quale fantastico manuale che una foto leggermente inclinata è una foto sbagliata.

Mi è capitato ultimamente di postare un articolo accompagnato da una fotografia mia, che aveva l’orizzonte leggermente storto. L’articolo parlava di tutt’altro, ma sotto i commenti descrivevano la caratteristica sopracitata, come un errore fotografico.

Ho visto molte foto di grandi autori che avevano questa caratteristica e nessuno si è mai sognato di andare a dir loro: A Bressonne (Henri Cartier Bresson in Romano) e raddrizzate sto orizzonte!

Le seguenti fotografie che allego, non sono fotografie di Figuccio Carmelo ma di ben noti autori già affermati nella storia della fotografia.

©Henri Cartier Bresson

©Henri Cartier Bresson

©Elliot Erwitt

©William Klein

 Mi chiedo da dove provenga questa fantasiosa regola.

Non sto affermando certamente che le fotografie con l’orizzonte storto siano meglio di quelle con l’orizzonte dritto o viceversa, sto solo dicendo che in qualche caso l’orizzonte storto è secondario rispetto al contenuto della fotografia, che passa in primo.

E gli orizzonti sono storti e i toni sono squilibrati e non rispetti i terzi, ma alloraaaa?
Quali sono le regole da seguire nella fotografia?

La regola vera, in fotografia, è che non ci sono regole e che se prendi una cosa al volo e ha l’orizzonte storto va bene, cavolo…va bene. Intanto comincia a scattarla una foto dove ci sia un contenuto, poi parliamo all’orizzonte.

La capacità  di un fotografo è quella di intuire quando è il momento di scattare, quando è la frazione di secondo in cui ti viene regalata una fotografia.

Non esistono regole. Esistono foto che funzionano e foto che non funzionano.  Se la foto funziona e ha l’orizzonte storto, il soggetto è centrato, un piede tagliato, è perché il suo contenuto è più potente di qualsiasi regola legata alla sezione aurea o alla questione dei terzi. In qualche caso rimango davvero colpita da come ancora oggi ci sia gente che invece di badare al messaggio e alla forza evocativa di un’immagine possa basarsi sui gradi a cui abbiamo spostato la nostra personale ‘bolla’.

 Vi lascio affermando che mi capiterà di nuovo di scattare foto con l’orizzonte storto e se le giudicherò buone foto, le metterò tutte quante in un’unica mostra, per farvi venire il vomito. Buona Giornata

Sara

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