Mostre per ottobre

Ciao! Anche ad ottobre vi consigliamo mostre molto interessanti, un po’ ovunque.

Fateci un giro!

Ciao

Anna

WILLY RONIS. FOTOGRAFIE 1934-1998

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Dal 6 settembre 2018 al 6 gennaio 2019, la Casa dei Tre Oci di Venezia rende omaggio al grande fotografo francese Willy Ronis (1910-2009).

La mostra, la più completa retrospettiva del grande fotografo francese in Italia, presenta 120 immagini vintage, tra cui una decina inedite dedicate a Venezia, e documenti, libri e lettere mai esposti prima d’ora.

L’esposizione, curata da Matthieu Rivallin, coprodotta dal Jeu de Paume di Parigi e dalla Médiathèque de l’architecture et du patrimoine, Ministry of culture – France, con la partecipazione della Fondazione di Venezia, organizzata da Civita Tre Venezie, presenta 120 immagini vintage, tra cui una decina inedite dedicate a Venezia, in grado di ripercorre l’intera carriera di uno dei maggiori interpreti della fotografia del Novecento e protagonista della corrente umanista francese, insieme a maestri quali Brassaï, Gilles Caron, Henri Cartier-Bresson, Raymond Depardon, Robert Doisneau, Izis, André Kertész, Jacques-Henri Lartigue e Marc Riboud.

Pur non essendo un movimento codificato da un manifesto programmatico, quello umanista dimostrava il suo interesse verso la condizione umana e la quotidianità più semplice e umile, per scoprirvi un significato esistenziale universale. Attraverso le sue immagini, Ronis sviluppa una sorta di micro-racconti costruiti partendo dai personaggi e dalle situazioni tratte dalla strada e dalla vita di tutti i giorni, che lo portano a estasiarsi davanti alla realtà e a osservare la fraternità dei popoli.

Se è vero che le sue fotografie corrispondono, in una certa misura, a una visione ottimista della condizione umana, Ronis non ne cela l’ingiustizia sociale e s’interessa alle classi più povere. La sua sensibilità nei confronti delle lotte quotidiane per la sopravvivenza in un contesto professionale, familiare e sociale precario, rivela che le sue convinzioni politiche, militante comunista, lo conducevano a un impegno attivo, attraverso la produzione e la circolazione di immagini della condizione e delle lotte operaie. Sebbene la maggior parte delle sue immagini più riprodotte siano state scattate in Francia, sin dalla sua giovinezza Ronis non ha smesso di viaggiare e fotografare altri luoghi. Il suo stile resta intimamente legato al suo vissuto e al suo modo di intendere la fotografia. Non esitava, infatti, a rievocare la sua vita e il suo contesto politico e ideologico. I suoi scatti e i suoi testi raccontano un artista desideroso prima di tutto di esplorare il mondo, spiandolo in segreto, aspettando pazientemente che esso gli sveli i suoi misteri. Ai suoi occhi è più importante ricevere le immagini che andarle a cercare, assorbire il mondo esteriore piuttosto che coglierlo e, da qui, costruire la sua storia.

06.09.2018 > 06.01.2019 – VENEZIA/TRE OCI

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Tokyo Tsukiji – Nicola Tanzini

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L’esposizione, aperta ufficialmente dal 5 ottobre al 4 novembre 2018, è curata da Benedetta Donato, col patrocinio dell’Istituto Giapponese di Cultura di Roma, e documenta il reportage che ho realizzato all’interno del mercato ittico più grande al mondo.

Tra quelle del libro, ho selezionato 30 fotografie che costituiscono un vero e proprio racconto per immagini di una delle mete più visitate dai turisti di tutto il mondo.
Un luogo ritenuto sacro dai ristoratori giapponesi che ora rischia di perdere per sempre la sua identità a causa del trasferimento il prossimo 11 ottobre a Toyosu, nella zona orientale della città, in vista delle Olimpiadi del 2020.

Dal 5 ottobre al 4 novembre – Leica Store Milano

Le mostre del Festival della Fotografia Etica

Come al solito numerose e di altissimo livello le mostre proposte dal Festival della Fotografia Etica, giunto alla sua IX edizione.

Il percorso è idealmente suddiviso in 4 sezioni:

  • Spazio tematico: Uomo-animale: quale futuro?
  • Spazio approfondimento: dedicato ad una mostra, al fine di approfondire una tematica
  • Uno sguardo sul mondo: uno spazio dedicato agli eventi che hanno caratterizzato al cronaca mondiale dell’ultimo anno.
  • Spazio no profit: dedicato alle organizzazioni senza fini di lucro, sui territori e sulle tematiche sulle quali operano.
  • World Report Award: sezione dedicata ai vincitori del premio internazionale organizzato dal festival.

Qua trovate tutto il programma, che include anche letture portfolio, conferenze e molto altro.

Dal 6 al 28 ottobre – Sedi varie Lodi

Elliott Erwitt – Personae

Dal 27 settembre al 24 febbraio 2019 le Sale dei Paggi della Reggia di Venaria ospitano la grande mostra di Elliott Erwitt, uno dei fotografi più importanti e celebrati del Novecento.
Elliott Erwitt Personae è il titolo della prima retrospettiva delle sue fotografie sia in bianco e nero che a colori. I suoi scatti in bianco e nero sono ormai diventati delle icone della fotografia, esposti con grande successo a livello internazionale, mentre la sua produzione a colori è quasi del tutto inedita.

Con oltre 170 immagini, il percorso espositivo mette in evidenza l’eleganza compositiva, la profonda umanità, l’ironia e talvolta la comicità del grande fotografo americano: tutte caratteristiche che rendono Erwitt un autore amatissimo e inimitabile, considerato il “fotografo della commedia umana”.

Dal 27 settembre al 24 febbraio 2019, Sale dei Paggi – La Venaria Reale (TO)
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Mare Omnis – Francesco Zizola

Il festival Riaperture apre con la mostra inedita di Francesco Zizola, che torna a Ferrara con un nuovo progetto, Mare Omnis. Una produzione 10b Photography in collaborazione con Riaperture: la mostra infatti sarà ospitata all’interno della Chiesa di San Giuliano, una delle sede più affascinanti dell’ultima edizione di Riaperture, che riapriremo ancora una volta grazie alla fotografia. Mare Omnis, evento all’interno del programma di Internazionale a Ferrara 2018, inaugura venerdì 5 ottobre, e sarà visitabile nei weekend di ottobre (sabato e domenica) fino al 4 novembre 2018. Francesco Zizola sarà ospite a Ferrara per raccontare il suo progetto venerdì 5 ottobre, con una visita guidata alle ore 19.30.

Omnis come tutto ciò che è parte della natura marina, uomini e tecniche di pesca compresi, colti dallo sguardo di Francesco Zizola per una serie fotografica che ricostruisce la relazione organica, simbiotica tra uomo e natura. Acqua che diventa paesaggio astratto, volti di esseri umani e di animali sotto la stessa luce, utensili, mani e reti che sono il punto di contatto tra i pescatori e le loro prede, su cui si tesse un rapporto ancora personale, non mediato dalle tecniche di pesca intensive e industriali. Pescatori e pesci nella stessa antichissima rete governata dal mare.

Dal 5 ottobre al 4 novembre – Chiesa di S. Giuliano – Ferrara

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C’era due volte…Como – Davide Bordogna

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Francesco Corbetta Studio è lieto di presentare la mostra personale del fotografo Davide Bordogna: C’era due volte…Como .

La mostra, che si preannuncia suggestiva ed arricchente per la profonda ricerca storica, è il risultato di un lavoro che nasce e fonda le proprie radici nel testo del professor Giorgio Luraschi “Storia di Como Antica” e vuole raccontare, una volta, quanto la città di Como sia stato un importante centro nella sua fase pre-romana che la vuole collocata sulle montagne prospicienti la convalle, allora inospitale terreno paludoso, evidenziando la modernità di un impianto proto urbano che la rese unica in tutto il territorio transpadano, fino a sottolineare, due volte, la forza dell’ancora oggi assai evidente impianto romano della città che conosciamo, centro nevralgico di scambi e commerci, fortemente voluto da Giulio Cesare, grazie alla posizione strategica e del suo lago, vera via d’acqua verso i Grigioni ed il centro Europa.

Anche le stampa fotografica e la scelta di un intenso bianco e nero, vuole sottolineare la forza degli elementi architettonici ed evidenziarne le caratteristiche.

Davide Bordogna, muove i primi passi in fotografia grazie al fotografo Francesco Corbetta nell’autunno del 2012. Da allora scrivere con la luce è diventata una necessità. Partecipa a mostre collettive in Italia e a New York, alcuni suoi lavori sono stati pubblicati su riviste di settore e libri.

dal 22 settembre al 13 ottobre 2018
Francesco Corbetta Studio | Via Rodari 8 22100 Como

#18 esplorazioni – Nuove mappe per la fotografia

Dal 2018, anno che vede Palermo protagonista del panorama italiano come capitale della cultura, ÉGLISE presenta ÉGLISELAB, un vero e proprio luogo creativo interamente dedicato alla ricerca, ideazione e produzione di progetti fotografici. A due anni dalla sua fondazione, ÉGLISE inaugura il laboratorio delle idee in cui verranno coinvolti diversi autori per realizzare progetti autoprodotti.

#18esplorazioni
Nuove mappe per la fotografia

#18esplorazioni è il primo progetto di ÉGLISELAB a cura di Benedetta Donato.
17 autori + 1 curatore.

Il percorso sarà articolato in due mostre che vedranno protagoniste le produzioni di diciassette fotografi siciliani, selezionate e poste in dialogo dalla curatela.
Le esposizioni presenteranno le esperienze fotografiche, le ricerche visive, le riflessioni e i contributi del gruppo di autori partecipanti, con lo scopo di proporre nuovi scenari per la fotografia contemporanea.
Al termine della fase espositiva, i lavori confluiranno nella pubblicazione editoriale in lavorazione, che sarà presentata nel 2019.

Inaugurazioni

– 21 Settembre 2018
– 16 Novembre 2018
DAL 22 SETTEMBRE AL 16 DICEMBRE 2018 – Eglise Palermo

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Sarah Moon – Time at work

Milano rende omaggio a Sarah Moon, artista e fotografa che abita i territori dell’arte e della fotografia, con due mostre che avranno luogo presso la Fondazione Sozzani e Armani/Silos. La Fondazione Sozzani con la mostra “Sarah Moon. Time at Work” mette in evidenza il percorso artistico dell’artista, dal 1995 al 2018. Circa novanta opere, accompagnate da uno storico film documentario di Sarah Moon su Lillian Bassman (“There is something about Lillian”, 2001) e dal cortometraggio “Contacts” (1995), saranno esposte negli spazi della Galleria Carla Sozzani. In parallelo, Armani/Silos espone “From one season to another”, una raccolta di oltre 170 opere – a colori e in bianco e nero – che offre uno sguardo trasversale sul lavoro di Sarah Moon, accostando opere inedite e meno conosciute alle sue evocative immagini di moda. Scrive Sarah Moon: “Time at Work. Questa è la storia del tempo che passa e cancella. Qui e ora, la storia che racconto non è completamente mia, è la storia di queste fotografie prima che scompaiano. È il tempo al lavoro. Per caso ho ritrovato queste immagini in positivo da polaroid che non ho terminato;; alcune erano inaspettate, altre solo rovinate, molte sbiadite poco a poco. Le ho raccolte e unite con alcuni lavori recenti.”

19 settembre 2018 – 6 gennaio 2019 – Galleria Sozzani Milano

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Mondiale – Giancarlo Carnieli

Si inaugura giovedì 20 settembre la mostra “Mondiale” di Giancarlo Carnieli, in mostra fino al 12 ottobre presso SpazioRaw a Milano.

Giancarlo ha trascorso due anni e mezzo viaggiando da Milano verso un piccolo paese della Puglia per fotografare la nonna afflitta dal morbo di Alzheimer. Con il progetto di “Mondiale”, Giancarlo ha voluto raccontare la malattia della nonna, la fatica e il sacrificio delle figlie che hanno seguito la propria madre nel percorso della malattia, ma soprattutto ha voluto mettere in evidenza una storia d’amore.

Giancarlo descrive Mondiale così: “Mondiale” è il termine con il quale mia nonna descriveva qualcosa di unico. La pizza fatta in casa appena sfornata è “mondiale”. La mozzarella consegnata fresca dal fattorino del caseificio è “mondiale”, così come lo sono le arance mature raccolte dall’albero della casa di campagna. “Mondiali” sono i sorrisi dei nipoti o il vestito nuovo per la festa. Il termine “mondiale” non l’ho mai associato ad altro, se non a mia nonna. Basta una notte per non esser più se stessi e risvegliarsi nel passato; una caduta o una lieve ischemia possono essere l’inizio della malattia, un viaggio a ritroso, un percorso fatto di visioni, voci, ricordi, associazioni confuse alternate a momenti di estrema lucidità e forza. Viaggi in ambulanza, cadute notturne, pianti e notti insonni. All’interno dei cassetti i medicinali prendono il posto dei vestiti, il giorno si scambia con la notte e viceversa. Ecco allora affiorare i fantasmi, legami di una vita passata che all’improvviso si fondono e confondono con gli affetti della vita presente; le figlie diventano madri, ma anche nonne e sorelle e solo raramente ritornano ad essere figlie. La casa, luogo di un’intera vita, sembra svanire all’improvviso per cedere il posto al ricordo e al desiderio di ritrovare la dimora d’infanzia. Ho trascorso quasi tre anni a fotografare mia nonna e l’Alzheimer; mia madre e sua sorella, come due angeli, hanno continuato a seguirla, proteggerla e a prendersi cura di lei. “Mondiale” è mia madre che ha dedicato gran parte della sua vita a sua madre”

Dal 20 settembre al 12 ottobre – Spazio Raw – Milano

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Una selezione

L’esposizione ripropone una raccolta di opere di Antonio Biasiucci, Christopher Broadbent, Daniele Cascone, Davide Monteleone, Paolo Pellegrin, Malick Sidibé e Paolo Ventura, già proposte nell’arco dei primi cinque anni di attività, a partire dalla mostra Passaggi del 2013, che ha dato il via all’attività della galleria.

Trasversali per generazione, contenuti e stili degli autori, le opere stabiliscono un dialogo tra loro sulla base di accostamenti tonali, di formato, di impostazione seriale.

21.9 > 21.10.2018 – Galleria del Cembalo – Roma

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Giuliana Traverso: L’eclettismo come stile”

Spazio Tadini Casa Museo apre la stagione 2018/2019 con la mostra fotografica antologica di Giuliana Traverso, una delle figure più rappresentative della fotografia contemporanea. A cura di Fondazione 3M.

Dal 18 settembre fino al 15 ottobre 2018. Una selezione di 80 fotografie a documentare l’impegno e il carattere di una fotografa interessata alle idee, all’identità, alla società domestica e al quotidiano tanto quanto al suo mondo di sentimenti interiori. Attenta e determinata nell’affermare il ruolo della donna come protagonista della società, e a sollecitare la coscienza pubblica.

La mostra antologica propone un percorso che muove attraverso i ritratti di personaggi più o meno famosi, indagini su luoghi lontani (come Chicago e la Cina) e vicini come la sua Genova, ricerche sul teatro, per evidenziare l’eclettismo caratteristico di Giuliana Traverso, e che invita a soffermarsi sulla sua capacità di documentazione che va oltre gli accadimenti e il sociale, per comporsi anche in una profonda ricerca introspettiva quanto estetica.

“Ci sono autori che si specializzano in un genere e risultano così ritrattisti, reporter, paesaggisti, ricercatori” – scrive Roberto Mutti – “Giuliana Traverso ha preferito la strada dell’eclettismo: questa è la ragione per cui questa sua antologica indaga sulle più diverse direzioni privilegiando il bianconero ma concedendosi digressioni nel colore, usando un linguaggio classico non privo di qualche audacia, dando altrettanto valore alle persone e ai segni”.

< Con la fotografia si indaga e si interpreta la realtà esteriore, ma ciò che più conta è quello che si scopre di noi stessi – Giuliana Traverso >

“Il percorso qui offerto, dunque, non scorre su una sola linea ma chieda all’osservatore di soffermarsi su diversi temi che appaiono come capitoli di un unico discorso”. – continua Roberto Mutti – “L’interesse per le persone che l’ha indotta a dedicare una parte considerevole del suo lavoro ai ritratti di persone famose e non è frutto di un’attenzione rivolta agli altri che si ritrova in una parte importante della sua attività, quella didattica. Con le sue allieve di “Donna fotografa”, il corso tenuto per un lungo periodo, addirittura cinquant’anni, rivolto al solo mondo femminile, Giuliana Traverso ha stabilito un rapporto empatico di grande intensità e il suo eclettismo è stato la chiave di volta per far emergere le potenzialità di tutte, per dare loro consapevolezza (il famoso progetto sull’autoritratto a questo mirava), per lanciare proposte mai costrette in confini troppo netti né espressivi né tanto meno tecnici. E’ la stessa filosofia che l’ha guidata nel suo cercare sempre qualcosa o qualcuno che valesse la pena di fermare in un fotogramma per farlo diventare un istante di vita”.

Giuliana Traverso, con AFI Archivio Fotografico Italiano, lo scorso maggio 2018 ha presentato alla Biblioteca Sormani di Milano la sua autobiografia – “Io sono qui” – frutto del lavoro di Giuliana Calvenzi e Orietta Bay, e sarà disponibile per tutto il periodo della mostra antologica, sia in visione che per l’acquisto.

Il giorno di apertura al pubblico della mostra, martedì 18 settembre ore 18:30, saranno presenti Roberto Mutti e Claudio Argentiero. Giovedì 20 settembre, alle ore 18, ci sarà invece l’incontro con l’autrice Giuliana Traverso.

Dal 18 settembre al 14 ottobre – Spazio Museo Casa Tadini

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EXTRAORDINARY REBELS

From the 19th of September until the 9th of October 2018, Fiorentini + Baker presents Extraordinary Rebels an inaugural, Milan based exhibition of photographs by legendary photographer Janette Beckman. A carefully curated selection of her prolific work from the 1970s to the 1990s will be on show. Beckman is famed for her documentation of youth and musical movements, from British punk to American Hip Hop, capturing some of the most celebrated faces of the music world including the Sex Pistols, Debbie Harry, Dee Dee Ramone, Public Enemy and the Beastie Boys.

The show will also include an exhibition of the campaign “Extraordinary People who wear Fiorentini + Baker” the ongoing collaboration between the photographer and the brand which portrays talented people from different backgrounds, ages and professions wearing their favourite pair of shoes or boots. Visual design studio Karmachina – will produce a video installation featuring Beckman’s iconic images.

Janette Beckman

“I am so thrilled to show my “Extraordinary Rebels” in Italy. The show tracks my history of photographing rebels from The Clash and Sex Pistols to Run DMC and Public Enemy. I am now so excited to be photographing today’s ‘Extraordinary People’ (all rebels in their own rights), artists, musicians, actors, models, writers, and more, who wear Fiorentini and Baker boots and shoes.” Janette Beckman

Londoner Janette Beckman began her career at the dawn of punk rock working for The Face and Melody Maker. She shot bands from The Clash to Boy George as well as three Police album covers. Moving to New York in 1982, she was drawn to the underground Hip Hop scene. Her photographs of pioneers such as Run DMC, Slick Rick, Salt’n’Pepa, Grandmaster Flash, Big Daddy Kane are in the permanent collections of the Smithsonian Museum and the Museum of the City of New York.

Janette has published four books: ‘Rap, Portraits & Lyrics of a Generation of Black Rockers’, ‘Made In The UK The Music of Attitude 1977-1983’, ‘The Breaks, Stylin’ and Profilin’ 1982-1990′ and ‘El Hoyo Maravilla’.

Her photographs have most recently been exhibited at: The Museum of the City Of New York, HVW8 LA, Le Salon Paris, Morrison Hotel Gallery NYC, Paul Smith London, Tower Records Tokyo, Blender Gallery Sydney. Janette lives and works in New York City. She is the New York editor for the British style magazine ‘Jocks&Nerds’.

Karmachina

Karmachina is a studio of visual design conceived in 2013 in Milan from the combination of the different experiences gained in the visual and multimedia arts field by the three founders, Vinicio Bordin, Paolo Ranieri and Rino Stefano Tagliafierro.

It develops multimedia projects with the ability to turn image and sound experimentation and the research into contents and narrative techniques into video narrative environments, video mapping operas, installations and films characterized by a strong and original artistic identity.

September 19th – 9th October 2018 – And’studio – via Pietro Colletta, 69 Milano

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Officine fotografiche per Life Framer

Life Framer has become a world-renowned platform for discovering and celebrating contemporary photography from amateur, emerging and professional artists around the globe. It hosts an independent award, supported by a growing community of creative photographers, designed to champion creative culture on and offline.

This travelling exhibition marks the culmination of the fourth edition of the Life Framer Photography Prize, with further shows taking place in Tokyo and New York. The exhibitions will showcase stunning contemporary photography from 24 winning photographers, each chosen by globally acclaimed judges across twelve months of diverse themes. Each theme is consciously abstract in order to create freedom and encourage creativity, and the resulting selection of varied, challenging and meaningful photography is testament to that.

From 20.09 to 12.10 – Officine Fotografiche Milano

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The Silent City – Paolo Ventura

Flatland is keen on showing the new exhibition of Italian artist Paolo Ventura,
THE SILENT CITY

In the gallery space Paolo Ventura will create his surrealistic city, ad randomly. Evoking an atmosphere of 1940s and 1950s Italian Neorealism film, presenting alienating yet nostalgic cityscapes Ventura envisions the impossibility of creating a city, knowing that in each of these houses different scenes take place. Since the concept of the architect as the curator of daily life has been undercut by the search of expedient expansionism –of cut-and-paste solutions – Ventura feels the loss of human presence. The sound of human voices has become distinct. Displaying 30 cardboard houses and the same number of works in individual frames, works that Ventura photographed, painted, stamped, typed, and drew over, an intriguingly cryptic image of the city arises that could be a painted memory of a desolate abandoned city, but just as well, an image of a futuristic city.

Because of his technique the distinction between reality and surrealism becomes often unclear. Ventura makes most of his work with minimal materials to convey his mystic narratives. Applying usually three to four colours, predominantly grey, green, black and white his works make rather monochromatic and atemporal. T H E S I L E N T CI T Y seems a rather gloomy microcosm, filled with piercing silence.

Paolo Ventura studied at the Accademia di Belle Arti di Brera in Milan. In 2011 Ventura was selected by the curator Vittorio Sgarbi for the Italian national pavilion at the 54th Venice Biennale. Ventura received solo exhibitions in numerous institutions, such as the Forma International Center for Photography in Milan, The Hague Museum of Photography, Italian Academy at Columbia University in New York, Museum Het Valkhof in Nijmegen, the Atlas Gallery in London, the Museum of Modern and Contemporary Art of Trento and Rovereto and recently in 2018 a large solo show at Armani Museum in Milan.

His work belongs to the public collections of the Boston Museum of Fine Art, Library of Congress in Washington, D.C., Lowe Art Museum in Miami, MACRO Museo d’Arte Contemporanea di Roma, Maison Européen de la Photographie in Paris, Museo Palazzo Fortuny in Venice, Istituto Centrale per la Grafica in Rome and many private collections. In 2014 he collaborated with the celebrated director and prestigious award winner Rob Ashford on the creation of the scenography for the Lyric Chicago Opera Theatre.

His photographs have been studied in four monographs: War Souvenir (Contrasto, 2006), Winter Stories (Aperture and Contrasto, 2009), The Automaton (Peliti Asociati, 2011) and Lo Zuavo Scomparso (Punctum Press, 2012). Other publications have appeared with his Italian publisher Danilo Montanari Editore.

Work of Ventura has been published in The Independent, Art News, the New Yorker, the Art Economist, The New York Times, Wall Street Journal, Modern Painters and by many other media agencies.

15 September – 20 October, 2018 – Flatland Gallery – Amsterdam

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Like a Bird – Johanna-Maria Fritz

l Reportage e Officine Fotografiche Roma hanno il piacere di presentare “Like a Bird”, la prima personale italiana della fotografa tedesca Johanna-Maria Fritz, vincitrice de Il Reportage Photojournalism Award 2018.

Tra i 210 progetti ricevuti da 34 differenti Paesi e 25 finalisti selezionati, la giuria, composta da Elisabetta Buffa (Presidente di Phos – Centro Fotografia Torino), Claudio Corrivetti (Fondatore della Postcart Edizioni), Riccardo De Gennaro (Direttore di Il Reportage), Emilio D’Itri (Direttore di Officine Fotografiche), Giulia Ticozzi (Photoeditor La Repubblica), Riccardo Venturi (Fotografo), ha decretato vincitore assoluto del concorso il progetto fotografico di Johanna-Maria Fritz con la seguente motivazione:

“Per l’originalità del tema trattato, l’attività circense in tre Paesi islamici (Palestina, Afghanistan e Iran), fonte di emancipazione e di libertà. Per il suo stile caratterizzato da una notevole identità e omogeneità visiva. Per avere saputo leggere e indagare la complessità di aree di conflitto evitando ogni forma di sensazionalismo a favore di uno sguardo puntuale su un microcosmo simbolico che rivela aspetti meno raccontati di queste società.”.

Un percorso espositivo dato dagli scatti a colori in medio formato realizzati dalla Fritz a testimonianza di differenti realtà circensi. Uno sguardo autoriale e inconsueto su Paesi dove repressione e guerra sono espressione dell’ordinario. Un confine ossimorico tra il mondo fantastico del circo e una quotidiana ricerca di evasione. Un punto di vista che mantiene sempre una certa distanza dai soggetti – di cui quasi mai incrociamo lo sguardo – che sembrano confinati in un limbo sospeso tra realtà e sogno.

dal 5 ottobre al 12 ottobre – Officine Fotografiche Roma

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Metallo bianco lucente – Le età dell’argento

La Galleria Anna Maria Consadori inaugura mercoledì 12 settembre 2018 la mostra “Metallo bianco lucente – Le età dell’argento” in Via Brera, 2 a Milano.
La mostra sarà visitabile dal 13 settembre al 20 ottobre 2018.

Gli astri, intorno alla bella luna, nascondono la luminosa immagine, quand’essa, piena, più brilla su tutta la terra …argentea.

In questo frammento di Saffo si sprigiona la forza magica della luce argentea. Anche molti artisti moderni e contemporanei, colpiti dalla sua qualità luminosa particolare, hanno fatto dell’argento il protagonista di loro opere.
Tale riferimento è proseguito anche nell’uso di cromo e acciaio lucenti.

Ed è proprio l’argento l’elemento che collega opere e artisti presenti in questa mostra.
Sono presentati artisti italiani come Franco Grignani, Arturo Vermi, Turi Simeti, Clino Trini Castelli, scultori come Carmelo Cappello e Pietro Consagra, designer come Gio Ponti, Lino Sabattini – che usano l’argento per oggetti più classici, come servizi da tavola – ma anche per elementi di arredo come le lampade, anche di dimensioni importanti, per sedie, tavoli, pannelli in cui viene unito a materiali trasparenti e per l’epoca innovativi da artiste come Carla Venosta e Nanda Vigo.

13 settembre – 20 ottobre 2018 – Galleria Anna Maria Consadori, Via Brera 2, 20121 Milano

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