Chi vincerà il World Press Photo of the Year 2018?

Ciao,

quest’anno c’è una novità al WPP. A febbraio sono stati resi noti i nomi dei finalisti del concorso per il premio considerato più importante, la World Press Photo of the Year, ossia la foto singola vincitrice di uno dei concorsi più importanti nel mondo della fotografia di reportage.

Quindi al momento sono state rese note le nomination, per usare un termine in voga oggi, ma per la prima volta fino all’ultimo ci sarà suspense. Il vincitore verrà  proclamato in una cerimonia che si terrà ad Amsterdam il 12 aprile.

Quest’anno le fotografie presentate alla giuria presieduta da Magdalena Herrerasono state 73.044, inviate da 4.548 fotografi di 125 paesi diversi. Numeri ben diversi da quelli del 1955 della prima edizione con poco più di 300 foto.

Qua sotto trovate tutte le foto in nomination.

Che dite? Chi vincerà? Lanciamo un piccolo sondaggio.

Anna

Patrick Brown – Rohingya Crisis

L’immagine ritrae alcuni corpi di Rohyngia stesi nel prato dopo che la barca sui cui tentavano di fuggire dal Myanmar si è capovola a circa 8 km da Inani beach, vicino a Cox Bazar, in Bangladesh. Sulla barca c’erano circa 100 persone prima del capovolgimento. Solo 17 i sopravvissuti

28 Settembre 2017 – Commissionata da Panos Pictures/Unicef

Adam Ferguson – Boko Haram Strapped Suicide Bombs…

Aisha (14 anni) posa per un ritratto a Maiduguri, Borno State, Nigeria. Dopo essere stata rapita da Boko Haram, ad Aisha era stata assegnata una missione suicida, ma è riuscita a fuggire e cercare aiutoinvece che far detonare la bomba.

21 Settembre 2017 – Commissionata da The New York Times

Toby Melville – Witnessing the immediate aftermath…

Un passante soccorre una donna ferita dopo che Khalid Masood  aveva investito dei pedonai con un auto sul Westmnister Bridge a Londra, uccidendo cinque persone e ferendone numerose altre.

22 Marzo 2017 – Commissionata da Reuters

Ivor Prickett – The Battle for Mosul

Civili che erano rimasti a Mosul Ovest dopo la battaglia per prendere la città, in coda per la distribuzione di aiuti umanitari nei dintorni di Mamun.

15 Marzo 2017 – Commissionata da The New York Times

Ivor Prickett – The Battle for Mosul

 

Un bambino non identificato, tenuto in braccio da un soldato delle forze speciali irachene che è stato tratto in salvo da un probabile militante.

12 Luglio 2017 – Commissionata da The New York Times

Ronaldo Schemidt – Venezuela Crisis

 

José Víctor Salazar Balza (28)  in fiamme durante i violenti scontri con la polizia a Caracas in occasione delle proteste contro il presidente Maduro

3 Maggio 2017 – Commissionata da Agence France Presse

Tutte le info sul concorso 2018, sui finalisti e sulle categorie le trovate qua

21 pensieri su “Chi vincerà il World Press Photo of the Year 2018?

    • Ciao Cesare, essendo un premio legato al fotogiornalismo, è facile che i temi trattati siano ‘crudi’. Un po’ difficile da reggere, in effetti, ciao Sara

      • Si può fare ottimo fotogiornalismo anche con argomenti più “leggeri”. Purtroppo è un luogo comune che più una fotografia è scioccante più è valida.

      • Non penso affatto che più sia scioccante e più sia valida. Ci sono pochi esempi di reportage (a meno che non si tratti di viaggio, antropologico o sulla natura) nei quali la vena pesante non esca, soprattutto nel fotogiornalismo in senso stretto. Basti guardare la proposta del festival Lodi, che si occupa solo di reportage. Difficile trovare lavori differenti. Ho visto cose belle sulla malattia o su stati d’animo particolari, ma anche se le foto non erano crude, il tema era tragici! Ciao

  1. Questa immagine ci fa notare che esistono fortunatamente delle persone che incuranti del pericolo e con grande senso civico, aiutano altre persone, in questo caso ferite da un’azione terroristica..
    Toby Melville – Witnessing the immediate aftermath…

  2. Avete notato che la foto della ragazza rapita da boko haram di adam ferguson è stata schiarita in viso rispetto alla versione pubblicata sul NYT? (https://www.nytimes.com/interactive/2017/10/25/world/africa/nigeria-boko-haram-suicide-bomb.html)
    Nella pubblicazione originale i visi erano stati scuriti per poroteggere i soggetti, ma visto che il WPP non ammette questo tipo di postproduzione il viso è stato schiarito per evitare squalifiche… così, una riflessione…

    • Marco, non lo sapevo e non mi stupisce molto. Certo che va fatta una riflessione su cosa sia etico più che lecito in base alla destinazione. Hai ragione! Quanto il partecipare a premi influisce sulle scelte di un fotografo?

  3. Concordo sul fatto che le foto ormai ritraggono situazioni “pesanti” ma questo purtroppo è la realtà del nostro tempo. Per le fotografie finaliste quella che mi piace di più e che esce dal contesto citato è quella di PrimaIvor Prickett – The Battle for Mosul (i civili in fila) che raccoglie tutte le situazioni di fuga dalla guerra che in questo momento affliggono il nostro pianeta.

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