National Geographic Photo Ark. Mi piace questo utilizzo della fotografia.

Ho letto di questo progetto di Joel Sartore, storico fotografo di National Geographic e, da amante degli animali quale sono, mi ha subito incuriosito e appassionato.

In pratica Sartore, in collaborazione con National Geographic,  sta utilizzando la fotografia per creare una banca dati mondiale sulla biodiversità, appunto un’Arca di Noè fotografica.

In 11 anni ha inserito nella più grande arca fotografica della biodiversità globale i primi piani di 7.407 specie animali. Lo scopo è di immortalare tutte quelle che vivono in cattività, prima che molte di esse si estinguano. Parliamo di circa 15.000 specie.

Come spiega Sartore, il progetto è nato nel 2005, quando la moglie si è ammalata di cancro. La sua carriera di fotografo di National Geographic ha subito un drastico stop, poichè Joel ha dovuto rimanere a casa per occuparsi dei figli.

Ora sono passati oltre 10 anni e la moglie è guarita, ma Sartore ammette che in quel periodo ha sviluppato una maggiore consapevolezza sulla fragilità e precarietà della vita.

Vita, non solo a livello di esseri umani, ma anche delle migliaia di specie animali che ci circondano e che stanno andando verso un’estinzione di massa.

Il suo scopo è innalzare il livello di consapevolezza e di attenzione dell’opinione pubblica nei confronti di quella che gli esperti deinifiscono la “sesta estinzione di massa” delle specie animali.

I suoi ritratti sono semplici, dei primi piani su sfondo bianco o nero, in cui gli animali sembrano gardarci negli occhi.

E’ possibile, per chi lo desidera, sostenere questo progetto comprando libri, stampe, facendo donazioni, o anche sostenendo lo zoo che ci sta più vicino.

Se vi interessa approfondire, sul sito di Sartore, trovate tutte le informazioni su di lui e sul progetto Photo Ark, comprese le fotografie che finora ne fanno parte.

Ciao

Anna

Tutte le immagini contenute in questo articolo sono di proprietà di Joel Sartore.

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