Keiichi Tahara, autore davvero interessante.

Oggi vi presentiamo questo artista giapponese definito dalla critica “genio della luce”, che purtroppo ci ha lasciato molto recentemente.

Date un’occhiata e diteci cosa ne pensate.

Ciao

Anna

Keiichi Tahara, nato il 20 agosto 1951 e deceduto il 6 giugno 2017, era un fotografo giapponese.

Tahara era nato a Kyoto. Apprese le teceniche fotografiche in giovane età da suo nonno, che era un fotografo provessionista.

Nel 1972 in Francia, mentre viaggiava in Europa con il Red Buddha Theater, con cui collaborava come tencico delle luci, si imbattè in una luce tagliente, dura e intensa che non aveva mai sperimentato in Giappone. Da allora, rimase a Parigi per i successivi 30 anni e cominciò la sua carriera come fotografo.

La sua prima serie di lavori “Ville” (città ndt) (1973-1976) catturò questa luce particolare in bianco e nero. La sua serie successiva “Fenêtre (Finestra ndt) (1973-1980) gli valse il premio come miglior nuovo fotografo all’ Arles International Photography Festival nel 1977 e gli dischiuse le luci della ribalta. L’anno seguente, inizio a lavorare alla sua serie successiva “Portrait” (1978), poi “Eclat” (1979-1983) e “Polaroid” (1984) e ricevette numerosi premi, tra cui il Ihei Kimura award (1985).

Il suo approccio morfologico alla luce si è poi esteso alla scultura, alle installazioni e ad altre varie forme d’arte, superando il genere della fotografia. Nel 1993, nel fossato del Castello di Angers (1993), venne allestita la prima scultura di luce in Francia, “Fighting the Dragon”.

Il suo lavoro più rappresentativo è “Garden of Light” (Eniwa, Hokkaido, 1989) dove le sculture di luce sono allestite in uno spazio pubblico che è coperto da un emtro di neve per 6 mesi dell’anno. La luce cambia in base alla musica e conferisce allo spazio una dimensione poetica. Basato sullo stesso concetto, nel 2000 venne allestito Echos du Lumières enla Canale Saint-Martin, un progetto per uno spazio pubblico commissionato dalla città di Parigi. I riflessi di colore dei prismi illuminano il muro di pietra, in sincromismo con i suoni.

Altre sono installazioni permanenti  tra cui “Niwa (Giardino ndt)” al Photography Museum di parigi ( Maison Europeenne de la Photographie) nel 2001, l’installazione“ Portrail de Lumiere” ni concomitanza con l’evento di Lille 2004, capitale della cultura e “ Light Sculpture” mostra al museo Tokyo Metropolitan nel 2004.

Nel 2008 l’edificio Ginza 888 venne costruito su sua produzione, direzione artistica del Museum of Islamic Art e Tahara pubblicà un libro fotografico.

Tahara ha poi continuato a produrre installazioni di luce in spazi urbani.

Fonte: libera traduzione da Wikipedia

Questo è il suo sito.

Qui trovate un’intervista concessa a France Fine Art

Keiichi Tahara, born 20 August 1951, died 6 June 2017, was a Japanese photographer.

Tahara was born in Kyoto. He learned photographic techniques at an early age from his grandfather, who was a professional photographer.

In 1972 in France, he encountered a sharp, harsh and piercing light that he had never experienced in Japan while he was traveling Europe with Red Buddha Theater, where he was a lighting and visual technician. Since then, he remained in Paris for next 30 years and started his career as a photographer.

His first series of work “Ville (City)” (1973–1976) captured the unique light in Paris in black-and-white photography. His next series of work “Fenêtre (Windows)” (1973–1980) awarded the best new photographer by Arles International Photography Festival in 1977 and he moved into the limelight.The following year, he started the new series “Portrait” (1978), then “Eclat” (1979–1983) and ”Polaroid” (1984) and received number of awards such as Ihei Kimura award (1985).

His morphological approach to light has extended to sculpture, installations, and other various method crossing over the genre of photography. In 1993, in moat of the Castle of Angers (1993), the first light sculpture in France, “Fighting the Dragon” (1993) was installed.

His representative work is Garden of Light (Eniwa, Hokkaido, 1989) where light sculptures are installed in a public space that is covered by a meter of snow six months of the year. The light changes in response to music and presents a space of poetic dimensions. Based on the same concept, in the year 2000, Echos du Lumières was installed in the Canal Saint-Martin, commissioned as a public space project by the City of Paris. The spectacle colors from the prisms illuminate the stone wall synchronizing with the sounds.

Others are permanent outdoor installation “Niwa (Garden)” at the Photography Museum in Paris ( Maison Europeenne de la Photographie) in 2001, “ Portrail de Lumiere” installation as a part of European Capital of culture event “ Lille 2004” in 2004, and “ Light Sculpture” exhibition at Tokyo Metropolitan Teien Art museum in 2004.

In 2008, Ginza 888 building was built by his total produce, art direction of the Museum of Islamic Art and he published a photography book.

Tahara continues to produce a number of light installation projects in urban spaces.

Source: Wikipedia

Here is his webiste

5 pensieri su “Keiichi Tahara, autore davvero interessante.

  1. Kakkio! I paesaggi urbani sono strepitosi…mozzafiato!!
    Grazie Anna per le tue ricerche e le tue proposte!

    • Grazie a te!
      Il suo utilizzo della luce è davvero ottimo e gli permette di creare delle atmosfere molto particolari.
      Anna

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