Edward Curtis, “Uomo che non ebbe mai tempo per giocare”

« Secondo l’uso degli indiani il mio nome sarebbe quello di “Uomo che non ebbe mai tempo per giocare” »
(E. S. Curtis, Memorie non pubblicate)

ecurtis

Mi capita raramente, di fronte ad un ritratto, sia esso fatto ad un uomo o ad una donna, di rimanere bloccata. Con questo uomo mi è successo.

Son rimasta un po’ inebetita a cercare la storia nei suoi occhi.

Oggi ho aperto il suo libro, me lo aveva regalato Grazia Neri durante uno stage fatto da lei, molti anni fa. Le sue foto mi emozionano molto, in parte per i soggetti, che mi hanno sempre affascinata,  in parte per la potenza delle immagini ed in parte per la sua storia (dell’autore) che fino alla fine ha creduto in questo colossale progetto.

Edward Curtis, nato a Whitewater il 16 febbraio 1868, muore a Los Angeles il 19 ottobre 1952.

Esploratore e fotografo, è mosso dalla necessità di fotografare i nativi americani, consapevole della prossima scomparsa, quasi definitiva.

Documenta onestamente e con un lavoro di “quasi catalogazione”, usi e  costumi, ormai in via di estinzione, del popolo degli Indiani d’America.

 La sua opera, The North American Indian, termina solo nel 1930. Venti volumi e “portfolio” rilegati a mano in pelle,  1.500 fotografie e 4.000 pagine di testo.

Curtis stesso ha stampato 272 set completi  del lavoro.

Il suo primo ritratto di una nativa americana è del 1895 e si intitola“Princess Angeline” (1800-1896). La donna era conosciuta anche come Kickisomlo ed era figlia di Capo Sealth di Seattle.

Da qui comincia l’avventura. Curtis viene aiutato da un finanziere americano che gli offre 75000 dollari. Sarà in perdita per l’enormità del suo progetto per sempre.

Il primo volume dell’opera, è su prenotazione, l’ultimo della serie ben ventitré anni dopo, risale al 1930.
Nel 1914 gira un film sulla vita degli indiani del nord-ovest, per trovare altri fondi per continuare la sua ricerca, il film gli frutta 1.500 dollari ma ha un costo di oltre ventimila. Uno stoico sognatore, insomma…mi piace molto!

Curtis muore il 21 ottobre 1952 a causa di un infarto.

Questo il necrologio:
«Edward S. Curtis, esperto mondiale di storia degli indiani nordamericani, è morto a 84 anni nella casa della figlia, Mrs Bess Magnuson. Dedicò la sua vita alla compilazione di una storia degli indiani [d’America]. Le sue ricerche furono condotte sotto il patrocinio del defunto finanziere John Pierpont Morgan. La presentazione della sua monumentale opera editoriale è opera del presidente Theodore Roosevelt. Mr. Curtis era famoso per la sua attività di fotografo.»

QUI altre notizie su di lui

QUI altre notizie su di lui in inglese

Ciao a tutti, spero vi sia piaciuto, Sara

7 pensieri su “Edward Curtis, “Uomo che non ebbe mai tempo per giocare”

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