Torna Cortona On The Move!

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Opening: 14-17 Luglio / Mostre: 14 Luglio – 2 Ottobre

Cortona On The Move, festival internazionale di fotografia, festeggia i suoi primi cinque anni. In così poco tempo Cortona OTM è diventato un evento da segnare in rosso nei calendari di fotografi, giornalisti, appassionati e amanti della fotografia di tutto il mondo. Un riconoscimento importante alla qualità e alla ricerca dei contenuti, arricchiti dalla magia delle location che li ospitano.Il viaggio come percorso reale o ideale, dirompente e rivoluzionario, scoperta di sé e dell’altro, è l’anima del festival. La bellezza dei luoghi storici di Cortona, antichissimo paese toscano, è la cornice per decine di mostre dei più importanti fotografi italiani e stranieri e per i workshop con i professionisti della fotografia contemporanea. Cortona OTM si rivolge anche ai talenti emergenti a cui offre l’opportunità di esporre accanto ai colleghi più famosi grazie al Circuito Off, e di avere un giudizio autorevole sui propri lavori con le letture portfolio. Ogni anno una giuria di qualità elegge il vincitore di Happiness On The Move, il premio internazionale legato al festival.

Nella sesta edizione il festival internazionale della fotografia Cortona On The Move propone le eccellenze del panorama fotografico mondiale in un contesto bellissimo e accogliente come quello di Cortona.
Vi aspettano decine di mostre e di eventi, i workshop, le letture portfolio con i maggiori esperti del settore, il Circuito OFF per i talenti emergenti, il premio HAPPINESS ONTHEMOVE e molto altro ancora.

Segnaliamo, tra le altre, le mostre di:

LARRY TOWELL | THE LARRY TOWELL SHOW

La prima retrospettiva europea del grande fotografo canadese Larry Towell della celebre agenzia Magnum. Dai lavori più intimi e personali, sulla sua bucolica famiglia e la vita dei Mennoniti, ai reportage nelle zone di conflitto percorse dal fotografo con il suo stile originale: tra questi, Afghanistan, El Salvador, Palestina.

LYNSEY ADDARIO| IT’S WHAT I DO

L’inarrestabile e tenace fotogiornalista americana Lynsey Addario ci porta in giro per il mondo alla scoperta dei problemi e dei conflitti di cui meno si parla sulle prime pagine dei giornali. Il Darfur e le conseguenze della guerra civile e della fame, il Congo e l’uso dello stupro come strumento di guerra, la vita dei militari americani in guerra, le donne in quella parte di Afghanistan comandata dai talebani, sono tra alcuni dei temi da lei trattati nel corso della sua carriera.

DARCY PADILLA | FAMILY LOVE

Il progetto a più lungo termine di Darcy Padilla, Family Love, si è sviluppato a partire dai suoi reportage sull’Aids. Nel 1993 Padilla stava documentando le storie dei tossicodipendenti affetti da questa malattia che vivevano nei Single Room Occupancy hotel (strutture dove spesso vivono indigenti o ex senzatetto) di San Francisco. È lì che ha incontrato Julie Baird, una neo madre di 19 anni che aveva appena scoperto di avere l’Aids. Padilla ha fotografato Julie e la sua famiglia per i successivi 21 anni. Julie è poi morta a causa della sua malattia, in un luogo sperduto in mezzo alla natura in Alaska. Lo scopo del progetto è stato e continua ad essere quello di analizzare le tematiche sociali in relazione alla tossicodipendenza, la povertà, la previdenza sociale e gli abusi sessuali, attraverso la vita di una persona

PAOLO WOODS e GABRIELE GALIMBERTI | THE HEAVENS

I paradisi fiscali non sono solo spiagge bianche ombreggiate da palme. Sono luoghi inafferrabili e strategici per il mondo della finanza globalizzata. Woods e Galimberti sono andati in 13 Paesi su 4 continenti per documentare questo fenomeno, esplorando i meccanismi e raccontando le conseguenze. Per farlo hanno strutturato il lavoro come il rapporto annuale di una immaginaria compagnia, The Heavens, che hanno realmente incorporato nel Delaware, Stati Uniti. il risultato è che hanno reso visibile, e comprensibile, uno dei fenomeni contemporanei più oscuri.

LUCAS FOGLIA | FRONTCOUNTRY

Tra il 2006 e il 2013, Lucas Foglia ha esplorato le zone rurali di Idaho, Montana, Nevada, New Mexico, Texas e Wyoming, tra le regioni meno popolate degli Stati Uniti. Frontcountry è la testimonianza fotografica che racconta di chi vive il boom dell’industria mineraria e dello sviluppo energetico che sta trasformando la parte occidentale dell’America contemporanea.

DAESUNG LEE| FUTURISTIC ARCHAEOLOGY

Il cambiamento climatico rischia di essere il dramma più importante della nostra generazione. Con Futuristic Archaeology il fotografo sudcoreano Daesung Lee ha precorso i tempi. Cosa succederà se il processo di desertificazione in Mongolia non dovesse arrestarsi? Daesung Lee ha inserito i ritratti delle popolazioni nomadi che storicamente vi abitano in dei diorama museali: li ha ritratti con alle spalle paesaggi in avanzato stato di desertificazione. Le persone e la loro cultura diventano quindi una collezione da museo, un reperto del passato cancellato dalla desertificazione. Con questo grido d’allarme Daesung Lee ha vinto il premio HAPPINESS ONTHEMOVE 2015.

Qua trovate il programma completo del festival

Fateci un salto!

Anna

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