Torna Fotografia Europea

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Dal 6 maggio al 12 luglio, come di consueto Reggio Emilia ospiterà l’XI edizione di Fotografia Europea, tradizionale appuntamento con la fotografia internazionale.

Quest’anno il tema del festival è La via Emilia. Strade, viaggi, confini, a riprendere il lavoro di collettivo a cura di Luigi Ghirri a distanza di 30 anni.

A 30 anni da Esplorazioni sulla via Emilia, progetto espositivo del 1986 che univa con una pluralità di approcci fotografia, letteratura, musica e cinema intorno alla storica strada che va “dal fiume al mare”, Fotografia Europea avvia, da quelle stesse suggestioni, una nuova riflessione per immagini che partendo dalla via Emilia arrivi alle strade del mondo.

Con La via Emilia. Strade, viaggi, confini il festival riflette su quanto siano cambiate la pratica e la teoria fotografica, su come sia possibile raccontare le “strade” oggi, su come si possano raccontare gli spostamenti, le vie, le strade nel mondo contemporaneo.
Mantenendo vivo il rapporto tra immagini e scrittura, caratteristica essenziale diEsplorazioni sulla via Emilia, la strada diventa quindi un testo sul quale esercitare il proprio sguardo e la propria capacità di riattivare i circuiti dell’attenzione, un punto di partenza tramemoria e attualità, tra individualità e collettività, tra identità e differenza.
La riflessione della kermesse evidenzia anche come negli ultimi tre decenni siano cambiati tanto il mondo quanto i modi di rappresentarlo: al mutare della pratica e della teoria fotografica ha corrisposto una mutazione del linguaggio attraverso il quale si esprime oggi chiunque utilizzi uno strumento fotografico.
Le “strade” sono dunque anche quelle della fotografia, i suoi confini, le sue frontiere e i suoi transiti, nella consapevolezza che i processi diglobalizzazione e digitalizzazione stanno cambiando non solo la nostra capacità di osservare il mondo ma anche la sua rappresentazione.
Una mutazione epocale, quella avvenuta degli ultimi 30 anni, che però può ancora trovare chiavi di lettura valide nelle riflessioni di chi ci ha preceduto, provando ad immaginare il futuro oltre a leggere il presente.
In programma una ricca offerta espositiva anche per l’edizione 2016, grazie a una consolidata sinergia con realtà culturali come la Fondazione Mast (Manifattura di Arte, Sperimentazione e Tecnologia) di Bologna, ilCentro Studi e Archivio della Comunicazione(CSAC) di Parma e Linea di Confine (Rubiera-RE), ognuna della quali ospiterà una mostra legata al tema del festival.

Fotografia Europea si riconferma un importante palcoscenico internazionale per la fotografia moderna e contemporanea.

Come sempre ricchissimo il programma delle mostre. Solo per citare quelle di maggio richiamo, vi segnaliamo l’attesissima mostra di Walker Evans a Palazzo Magnani (Qua un approfondimento su di lui pubblicato tempo fa su Mu.Sa.) e una collettiva dei fotografi Magnum ai Chiostri di S. Pietro.

Foltissima anche la presenza dei fotografi italiani, con Luigi Ghirri (qua un articolo di approfondimento su questo maestro della fotografia italiana e qua sul suo libro Lezioni di Fotografia) e Paolo Gioli, Olivo Barbieri (avevamo già parlato di lui qua), Gabriele Basilico (Due recensioni di suoi libri le trovate qua e qua), Guido Guidi, Mimmo Jodice, Paolo Pellegrin (qua un’intervista al fotoreporter Magnum) e Paolo Ventura (qua un recente articolo su di lui).

Non mancano poi giovani artisti emergenti come come Lorenzo Vitturi e Ziad Antar oltre a fotografi espressione del territorio come Paola de Pietri.

Qua il programma completo.

Una visita è d’obbligo!

Anna

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