Be the bee body be boom (bidibibodibibu)

Buongiorno a tutti, scrivo con la febbre, quindi scusate gli strafalcioni e gli errori.

Ho finito il mio lavoro nell’est Europa. A breve arriverà il libro, o qualcosa del genere. Ci sto pensando.

Qui sotto il lavoro, ma solo una parte perché il progetto è composto da molte più foto, sono 8 anni che ci lavoro. Anche se le prime foto le ho scattate, da inconsapevole, nel 2006. Grazie per il tempo che dedicherete al mio lavoro. Baci a tutti, Sara

 Le foto che vedete nel video sono una piccola parte del lavoro. Il lavoro completo lo presenterò, ma ho bisogno di tempo…
Per Bidibibodibibu mi sono ispirata sia alle favole del folklore dell’est Europa, sia alle leggende urbane che soffiano su questi territori. Un incontro tra sacro e profano, suoni sordi che ‘dialogano’ tra di loro permettendomi di interpretare la voce degli spiriti dei luoghi. Ogni immagine è una piccola storia indipendente che tenta di esprimere rituali, bugie, malinconia e segreti. l’est Europa offre uno scenario ai miei occhi impermeabile, un pianeta in cui è difficile camminare leggeri, la bellezza spettrale da cui è avvolta dove convivono tristezza, bellezza e stravaganza: un grottesco simulacro della condizione umana. A est, in molti dei paesi che ho visitato, non ho trovato atmosfere particolarmente familiari, in tutti questi luoghi ho percepito una forte collisione tra passato, spesso preponderante e presente. Sono anni che viaggio a est, forse il mio sguardo è visionario e legato al mondo dei giovani, a quella che presuppongo possa essere la loro immaginazione.

 

 

 

 

 

 

 

54 pensieri su “Be the bee body be boom (bidibibodibibu)

  1. Cara Sara,
    Intanto pronta guarigione,
    poi le foto sono veramente buone, mi hanno colpito molto prer lo stile, le inquadrature che hai scelto e le storie che racconti negli scatti.
    Brava, non vedo l ora di avere il libro da sfogliare.
    In bocca al Lupo.

  2. Sara.. cosa dire… chapeau!
    Vedo citazioni artistiche importanti e lo stile mi affascina. Un po’ le tue lezioni mi stanno servendo, visto che sto iniziando a capire i legami tra le foto, ma è il risultato finale ad assorbirmi: la tua fotografia smette le vesti di documento e indossa quelle della pura emozione. Sto male anche io ma non ho la febbre! Non vedo l’ora di avere il libro!

    Marco Brioni

  3. Bel lavoro, molto suggestivo e lascia quella sensazione di “sospensione sognante” che mi fa impazzire. Molta forza su come è messo inseme e nella sequenza. Abilità questa, della quale devo imparare molto. Complimenti 🙂

  4. complimenti sara, immagini potenti e suggestive. Credo che le rivedrò e poi le rivedrò ancora e ancora :D. Spero che arrivi anche il tempo, in cui condividerai anche gli aspetti tecnici del progetto, sono curioso di sapere come sei riuscita a realizzare questi scatti.
    Grazie per la preziosa condivisione

    • Ciao, intanto grazie per aver guardato, poi di tecnico c’è poco. Tutte con una piccolina Olympus pe e qualcuna in foro stenopeico, sempre con la pen, che manco scatta perché ho rotto il pulsante!! E’ una lotta!!!

  5. Varamente belle, immagini che mi hanno colpito, un lavoro splendido. Che bello, aver creduto, sofferto, creato, immaginato tutto questo. Complimenti.

  6. Salve! Non conosco i tuoi lavori, sto seguendo il tuo blog perché parteciperò ad un tuo workshop organizzato da InPhoto a Brindisi (Mario Capriotti) in marzo. Ebbene, queste foto mi sono piaciute moltissimo, soprattutto il movimento, lo sfocato, i contrasti forti, il bianco e nero assoluto…davvero forti, dinamiche, “infectious”..contagiose.
    Mi piace il tuo sguardo, molto, e cercherò di conoscerti meglio… Bella lezione di fotografia.

  7. Buongiorno Sara. Questo tuo lavoro mi è piaciuto moltissimo, comunichi perfettamente quel filo d’angoscia che ti viene quando visiti quei paesi, ma soprattutto dalle immagini traspare anche la tua grande empatia, e direi anche “pietas”, per le persone che incontri. Non concedi nulla agli “estetismi”, anzi, sembra quasi che tu le voglia “sporcare” le tue immagini, come nel caso di quelle evidenti macchie da sensore sporco che credo tu abbia evitato di proposito di “ripulire” con i soliti programmini. Premesso che sono l’ultimo a poter esprimere giudizi, mi limito a ribadire i miei complimenti.

  8. Ciao Sara, un lavoro che mostra tutta la sua passione e ricerca. Resta la voglia di vedere di piu’ e di gustare queste immagini su stampa e in galleria, speriamo presto. Complimenti.

  9. Bello, intenso, come un romanzo del resto la fotografia è un altro modo di scriver storie senza la penna… quando sarai sfebbrata e riposata, alla prossima lezione magari ci racconterai qualcosa di questo lavoro. Nerella

  10. Buongiorno……Guardando le tue foto viene voglia di……fare foto!
    L’intensità, la sensibilità e la passione che hai messo in questo lavoro trapela in ogni immagine.
    Adoro il bianco, il nero, il grigio e tutte le sfumature – che poi se sono 50 o più chi può dirlo…ahahah –
    (battuta scontata ma stamattina mi sono svegliata così)
    Cmq tornando a noi……..ci sono immagini che lasciano il segno (il sacerdote fuori la chiesa, il ragazzo che si toglie la maglia, la signora appoggiata all’albero, il ragazzino in mezzo agli adulti, o ancora la signora che sposta la tenda, o quella “sfocata” della coppia “madre-figlia”)…..ne cito solo alcune ma ti assicuro che ogni immagine, per me, vale l’attesa del tuo libro!
    Complimenti davvero, buona giornata e……buona guarigione!!

  11. Ciao Sara e complimenti!!
    Mi sono preso qualche ora , dalla pubblicazione del tuo articolo,
    per rivedere il tuo lavoro e lasciarlo sedimentare un pò…forse sarebbe
    sto bello che scrivessi le mie impressioni di getto (come spesso faccio)
    ma stavolta non è andata così!
    Non sono di certo persona qualificata e competente per esprimere un giudizio
    sul tuo lavoro, ma di certo delle mie personalissime impressioni credo di poterle
    dare…
    Non sono mai stato in quei luoghi e pertanto mi fido della tua ispirazione e del
    tuo modo di vedere ed interpretare l’est Europa. Le ho guardate più volte e mi
    piacciono molto, forse non tutte sono legate tra loro è vero, ma come dici tu “..ogni immagine
    è una piccola storia indipendente….” comunque nel suo complesso, amio avviso, risulta molto
    gradevole ed interessante da vedere.
    Forse ho scritto troppo e non sono abituato a farlo…ti rinnovo i miei complimenti e ti dico
    nel mio piccolo BRAVA….continuo a seguirti come sempre!
    Buon lavoro
    Adriano

    • Ciao Adriano, credo effettivamente, che i luoghi fossero un pretesto….sono felice che ti trasmettano qualcosa, grazie anche per averle riguardate con calma! Ciao Sara

  12. Ciao Sara.
    Non scrivo quasi mai, ma dopo aver visto le foto è doveroso da parte mia.
    Un tipo di fotografia di questo genere non se ne vedono tante. A parte la bravura ed il colpo d’occhio, il messaggio ti affascina, trasmettono sensazioni profonde ed una atmosfera unica per ogni foto che ho guardato.
    Complimenti.

  13. Non ne sono in grado e non mi permetterei di giudicare, mi accontento soltanto di averti come prof.A me, e credo valga per tanti a quanto pare, dai forti motivazioni e tanta voglia di fare, fare bene. Ah che usassi il foro stenopeico non lo sapevo.

    • Ciao Raoul, grazie mille per aver scritto. Certo che puoi giudicare, anzi, prima impari a parlare delle fotografie degli altri con coerenza e prima saprai “criticare” le tue. Sono felice di esservi d’aiuto e spero di stimolarvi ad iniziare questo cammino nel mondo della Fotografia con leggerezza, ma senza alcuna superficialità. Baci
      Sara

  14. Pingback: Be the bee body be boom (bidibibodibibu) – raoulvenphotographer

  15. Bellissimo lavoro Sara!
    Ottima scelta della musica che accompagna la sequenza di immagini dove chiarissima è la tua impronta e la staticità non trova dimora.
    Qualsiasi cosa diventi…non vedo l’ora di ammirarla integralmente!
    In bocca al lupo e pronta guarigione 🙂

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