Telex Iran, il reportage diventa da collezione

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Nel 1984 veniva pubblicata la prima edizione di questo volume che avrebbe decretato la consacrazione definitiva dell’autore, Gilles Peress, come uno dei più importanti reporter contemporanei.

Le immagini sono state catturate da Peress, nelle cinque settimane a cavallo tra il 1979 ed il 1980, quando l’ambasciata statunitense a Teheiran, venne presa in ostaggio dai rivoltosi. Il fotografo non aveva in previsione questo viaggio nella capitale iraniana, ma colpito dalla “caricatura” dei fanatici in televisione, sentì il bisogno comprendere personalmente l’apparente follia, che i media occidentali non riuscivano a capire e quindi a spiegare.

Non è ne uno studio ne un’analisi, ma quello che affiora da questo racconto fotografico, è un quadro completo e probabilmente per la prima volta, il flebile confine tra oggettivo e soggettivo viene meno.Si sa di chi si parla ed a proposito di cosa

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Ripubblicato rispettando la versione originale francese “Telex Persian” , dopo alcuni anni in cui era rimasto fuori catalogo, Il libro è la chiara dimostrazione di come le fotografie di Gill Peress che documentano questa crisi del secolo scorso, hanno superato l’esame del tempo.

Il libro è reperibile in alcune librerie che trattano pubblicazioni che ormai fanno parte del mercato per collezionisti o nel catologo dei grandi distributori via web; i prezzi, seppur spesso si tratti di copie usate, partono da circa 250 euro, fino a sfiorare i 7000 euro per una prima edizione limitata e firmata dall’autore.

Telex Iran, in the name of revolution (Gilles Peress)  Prima edizione: Aperture 1984; seconda edizione: Scalo, 1997

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Gilleg Peress è un fotoreporter francese, noto per la sua documentazione di conflitti; tra gli altri, quelli in Irlanda del Nord, Jugoslavia, Iran e Ruanda; i suoi lavori sono stati pubblicati sulle maggiori testate: New York Time Magazine, Paris Mach, Stern, Du, Geo, The New Yorker. Dal 1971 fa parte di Magnum Photo dove per due volte ha rivestito la carica di presidente e vice presidente per tre.

Peress è professore di fotografia al Bard College (NY) e Senor Fellow presso il Centro per i diritti Umani di Berkeley.

“Non mi interessa molto avere una buona fotografia, sto raccogliendo prove per la storia”   (Gilles Peress) http://www.magnumphotos.com/C.aspx?VP3=CMS3&VF=MAGO31_10_VForm&ERID=24KL53ZNTZ

Postato da Angelo

3 pensieri su “Telex Iran, il reportage diventa da collezione

  1. Ho visionato le foto sul sito, e ne sono rimasto ‘frastornato’ sia per la (indispensabile) crudezza delle immagini, sia per l’efferratezza della guerra! non ci sono parole! siamo una razza ‘ostile’ per definizione.
    I reportage sono realizzati e condotti in modo che dire ‘perfetto’ e dir poco, da brivido.
    Ringrazio per l’opportunità e non rimpiango il fatto di non possedere una copia.
    Giuseppe

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